Asse ferroviario Napoli – Bari.Le prescrizioni della Provincia per le conclusioni della Conferenza di Servizio

La Provincia ha approvato con prescrizioni le conclusioni della Conferenza di Servizio per il nuovo Asse ferroviario Napoli – Bari.

asse ferroviario napoli bari

Il Presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci  ha ratificato le conclusioni del lavoro degli Uffici dell’Ente.

Il progetto redatto a cura di R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana) S.p.A. e che rientra nel novero dei cantieri del cosiddetto “Sblocca Italia” (Legge n. 164 del 2014), consiste nel raddoppio della tratta da Cancello a Frasso Telesino, nonché nella variante Roma / Napoli via Cassino.

Nel corso della Conferenza di Servizio, svoltasi il 17 novembre scorso in Roma presso la sede di R.F.I. in piazza della Croce Rossa, i tecnici della Provincia avevano già espresso il proprio parere favorevole con prescrizioni per quanto ovviamente è di competenza dell’Ente stesso. Ora è giunta la ratifica dal Presidente Ricci con una sua delibera.

Questo il dettaglio delle indicazioni della Provincia:

A) Interferenze con le strutture provinciali:

1) Nulla osta per il Sovrappasso in località Cantinella sulla Strada Provinciale n. 121 “Caudina 1° tronco”, ma con la previsione di provvedere al miglioramento della viabilità dell’area di svincolo della strada provinciale con la Fondo Valle Isclero alla stessa località “Cantinella”.

2) Variante alla Strada Provinciale n.118 “Cinque Vie – Supportico – Presta – Casello ferroviario – Strada Statale Sannitica”, al km. 15, circa, della Fondo Valle Isclero Strada Provinciale n.115 (presso lo svincolo per la Strada Provinciale n.115b per S. Agata dè Goti – Ospedale località S. Pietro – Rusciano): la variante stradale, della lunghezza complessiva di circa ml. 600, prevede la realizzazione di un sovrappasso alla nuova linea ferroviaria in corrispondenza della progressiva chilometrica 13+282,730 di progetto. Si chiede di estendere l’adeguamento del tratto di strada provinciale n.118 previsto in progetto fino al sottopasso in corrispondenza della Strada a scorrimento veloce Fondo Valle Isclero in direzione località San Pietro (zona Ospedale).

3) Nulla osta alla Soppressione del Passaggio a Livello al km. 143 + 833, in via Calabroni in Comune di Dugenta.

B) Prescrizioni:

1) Gli interventi sulle infrastrutture provinciali dovranno essere oggetto di apposito rapporto convenzionale tra RFI e la Provincia di Benevento;

2) E’ necessario che il progetto preveda l’inserimento di barriere acustiche in prossimità degli edifici esistenti;

C) Comunicazioni:

1) La Provincia chiede che l’espropriazione riguardi anche frazioni residue di beni che non sono state prese in considerazione, per i quali risulta una “disagevole utilizzazione” da parte del proprietario;

2) La Provincia è subentrata nella proprietà degli immobili intestati catastalmente a “Demanio dello Stato” interessati ai lavori di costruzione della Fondo Valle Isclero I – II – III Lotto dell’Accordo di Procedimentale Quadro sottoscritto tra la Regione Campania, la Provincia di Benevento ed diversi Enti il 21/02/2002;

3) la Provincia chiede di ricevere la comunicazione del procedimento espropriativo per consentire a questo Ente di fornire ogni utile elemento per determinare il valore da attribuire all’area ai fini della liquidazione dell’indennità di esproprio;

4) resta sottinteso che le opere da realizzare sono a completo carico e spese di R.F.I.;

5) si intende infine che R.F.I. s.p.a. provveda ad eseguire, contestualmente all’esecuzione dei lavori, il recupero ambientale delle aree dismesse a seguito della esecuzione delle opere. Pertanto, la Provincia suggerisce a R.F.I. s.p.a. di inserire all’interno del progetto in appalto anche l’esecuzione degli interventi occorrenti per il recupero ambientale delle aree dismesse della vecchia sede della tratta ferroviaria da abbandonare. Nel caso R.F.I. s.p.a. vorrà valutare l’opportunità di inserire tale -onere nel bando di gara come proposte migliorative da parte delle imprese partecipanti alla gara. In tal modo verrebbe perseguita la doppia finalità della bonifica dei vecchi siti ferroviari e il contestuale inserimento ambientale di tale aree.

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