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Anche Mario Villani (Udc) bacchetta duramente Oberdan Picucci ricordandogli i manifesti che lo ritraevano con la scritta traditore

14/07/2015
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Ricordo perfettamente quando un mese fa Picucci accusava i De Mita di aver fatto una scelta irresponsabile, poco partecipata e con metodi da lui non accettati, scrive Mario Villani.

mario villani

“Trovo davvero singolare ed originale le dichiarazione rese nell’ultimo periodo dal dimissionario vicesegretario provinciale dell’UDC, Oberdan Picucci, sull’esigenza di riorganizzare e rilanciare il partito in provincia di Benevento.”
Inizia così la nota del coordinatore cittadino dell’UDC, Mario Villani, in replica alle ultime dichiarazioni di Oberdan Picucci.
“Premesso che è sempre giusto entusiasmarsi per rilanciare le sorti di un’organizzazione politica territoriale a cui si partecipa, mi risulta però abbastanza strano che a fare tale rivendicazione sia chi ha ricoperto ruoli e funzioni di primaria importanza all’interno della stessa e che quindi bene avrebbe potuto già svolgere tale attività.
Dire poi che – prosegue Villani – le cose vanno male all’interno del partito senza assumersi nessuna responsabilità, oppure dimettendosi tardivamente da vicesegretario provinciale del partito e candidandosi il minuto dopo a guidare la riorganizzazione dello stesso lo trovo ancora più originale.
Così come trovo singolare la posizione di far finto di non aver partecipato ad alcune scelte. Io che ho sempre presenziato a tutte le decisioni e a tutte le comunicazioni fatte dal partito, ricordo perfettamente le posizioni espresse da Picucci quando ad esempio decidemmo di non presentare le liste dell’UDC nella circoscrizione di Benevento alle ultime elezioni regionali.
Ricordo perfettamente quando un mese fa Picucci accusava i De Mita di aver fatto una scelta irresponsabile, poco partecipata e con metodi da lui non accettati. Ricordo ancora meglio quando con sarcasmo in conferenza stampa Picucci, offendendo gli stessi De Mita, diceva che accordi dell’ultima ora, come quello sottoscritto in regione Campania, si potessero concepire solo in occasione di elezioni amministrative nell’ultimo sperduto Comune della provincia di Avellino come quello Nusco.
E allora mi chiedo cosa sia cambiato in cosi poco tempo da determinare una conversione così repentina di Picucci sulle vicende regionali e sulla conduzione del partito nella provincia di Benevento? E’ chiaro che tutto questo è frutto di un calcolo opportunistico, insomma è il classico tentativo di salire in corsa sul carro dei vincitori. Vorrei suggerire però a Picucci una maggiore prudenza e una minore disinvoltura in queste cose in quanto già in passato è stato tacciato di trasformismo e opportunismo.
Tutti ricorderanno quando lo stesso, tradendo il centrosinistra e il sindaco Pepe, si candidò con lo schieramento avverso al Comune di Benevento e i muri della città furono colmi di manifesti con il suo volto e la scritta TRADITORE. Noi come UDC di Benevento lo accogliemmo tra le nostre fila, in questo senso Santamaria ha avuto una grande responsabilità, e lo difendemmo in modo convinto da quegli attacchi.
E’ così che si fa quando si appartiene ad una comunità politica nella quale si sono condivise scelte e strategie. Non si tradisco gli altri per salvare se stessi rinnegando quanto si è fatto.
Ora è chiaro che in tutti noi, a partire da chi come me in questo partito ci sta dalla prima ora e non si è mai allontanato, c’è il desiderio di rilanciarlo e rafforzarlo ma questo va fatto senza emarginare nessuno, tenendo conto di ruoli e funzioni svolti e evitando sterili e strumentali e contrapposizioni.”

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