La Uil ritiene che il governo Renzi continua a essere autoreferenziale, dimenticando che i danni a cui cerca di porre rimedio derivano dall’atteggiamento che Monti ha avuto a suo tempo, e che ora Renzi sta perpetuando.
La mancanza del dialogo genera problemi che poi si scaricano sui governi che seguiranno. Nello specifico della vicenda sulle pensioni, non siamo per nulla soddisfatti: aver definito una tantum o indicizzazioni senza criteri chiari comporterà solo confusione e ulteriori ricorsi.
Sulla “buona scuola” va detto che la riforma ci riporterebbe ai vecchi podestà, e questo non ci convince affatto. Noi vorremmo una scuola normale: pubblica, libera e democratica. Se il Governo vuole, c’è ancora tempo per assumere i precari e non penalizzare coloro che, pure avendo lavorato per 36 mesi, rischiano di essere licenziati.
“Noi siamo per fare un accordo anche all’ultimo minuto – dichiara Fioravante Bosco, segretario generale aggiunto della Uil Avellino/Benevento – , ma il governo Renzi si tolga dalla testa che, se fa una riforma non condivisa, quella riforma verrà poi applicata”.
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