Intanto il sindaco Fausto Pepe ha convocato una riunione con l’Asl e i dirigenti degli istituti scolastici per il 31 marzo al fine di trovare una soluzione rispetto all’attuale sospensione precauzionale.
Il dirigente comunale Giuseppe Moschella, con una lettera inviata alla Ristorò e al sindaco, ha comunicato che il Settore Servizi al Cittadino ritiene opportuno procedere ad ulteriori accertamenti. Non può essere dunque accolta l’istanza di revoca/annullamento in autotutela del provvedimento di sospensione presentata dall’azienda lo scorso 27 marzo: il servizio sarà sospeso fino al prossimo 3 aprile. Moschella ha anche provveduto ad inoltrare al Servizio Territorio Ambiente la nota della Ristorò con l’intento di conoscere se effettivamente l’autocertificazione allegata è esaustiva per il riconoscimento dell’agibilità dei locali dove si effettuano le lavorazioni per il servizio mensa.
Il Comune ha incaricato il nutrizionista Quirino Tirelli per esaminare la nota inviata dall’Aia per ciò che riguarda la questione dei Nagghy di pollo. “Il nutrizionista – si legge nella lettera di Moschella – dovrà svolgere tutti gli accertamenti ritenuti utili al fine di verificare se i bocconcini di filetto di pollo Nagghy marca Aia, con indicazioni di “surgelato già cotti”, rinvenuti nel corso di sopralluogo dalla Polizia Municipale in data 26 marzo 2015 nei depositi frigoriferi della ditta Ristorò, con sede operativa in via Ponte Valentino Zona ASI Z5, è un alimento da ritenersi precotto surgelato o semplicemente surgelato, in quanto se fosse un precotto surgelato sarebbe espressamente vietato dall’art.7 del capitolato speciale di appalto che dispone: ” non è consentito l’uso dei prodotti congelati e di precotti surgelati … L’utilizzo dei quali comporta la risoluzione ispo facto del contratto”.
“Lo stesso professionista dovrà accertare, inoltre, se il prodotto Nagghy è lo stesso prodotto a cui fa riferimento l’etichetta di bocconcini di pollo allegata ad un comunicato stampa dell’associazione Altrabenevento datato 28 marzo 2014, verificandone l’effettiva provenienza da codesta ditta e relativo ad un pasto del servizio mensa scolastica.
Il nutrizionista dovrà, infine, relazionare sull’idoneità di tali prodotti per l’alimentazione dei bambini delle scuole primarie, siano essi precotti surgelati o solo semplicemente surgelati”.
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