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Garanzia Giovani, Abbate e D’Amelio convocano Nappi

30/10/2014
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Le presidenti PD avvertono: “Evitiamo il rischio flop”

Il contrasto alla disoccupazione giovanile in Campania, tramite il programma europeo “Garanzia Giovani”, è stata al centro dell’audizione congiunta chiesta dalle Commissioni Politiche Giovanili e Trasparenza che si è tenuta stamattina in Consiglio regionale. Per la giunta regionale ha riferito Severino Nappi, Assessore al Lavoro. Ha presieduto l’audizione Giulia Abbate (PD), affiancata dalla vicepresidente Mafalda Amente (FI). Presenti i consiglieri regionali Carlo Aveta (la Destra), Lucia Esposito (PD), Antonio Marciano (PD), Lello Topo (PD), Gennaro Salvatore (Caldoro presidente), Ettore Zecchino (Caldoro Presidente).

La presidente Abbate ha introdotto i lavori sottolineando la forte preoccupazione manifestata dalle organizzazioni sindacali, in particolare dalla Cisl, rappresentata da Luca Barilà e Carmen Costagliola. “Il timore – ha sottolineato Abbate – è che la concentrazione delle azioni previste sui centri per l’impiego, che per l’attuazione assegna alla Campania un fondo di oltre 190 milioni di euro, rischi di tradursi in un flop. Dall’ultimo rapporto pubblicato il 30 settembre, infatti, si evince che, su oltre 30mila iscrizioni al portale regionale, sono circa 4mila i giovani tra 15 e 29 anni selezionati per l’occupabilità. L’inadeguatezza dei centri dell’impiego ad affrontare questa sfida rischia di allontanare le imprese per sfiducia”.

“Ci aspettavamo un confronto già qualche mese fa – ha dichiarato Barilà, rappresentante della Cisl – ma il nostro impegno resta quello di evitare che Garanzia Giovani diventi un buco nell’acqua. Troppe volte abbiamo assistito allo spreco di risorse pubbliche. Pertanto chiediamo che la spesa sia fatta non “a processo” ma “a risultato”, proprio per evitare di trasformare Garanzia Giovani in un corsificio. Nella cabina di regia annunciata da Nappi chiederemo il monitoraggio del reale inserimento lavorativo prodotto”.

L’assessore Nappi ha precisato che Garanzia Giovani non ha l’obiettivo di assunzioni dirette, ma serve a creare un incontro tra domanda e offerta di lavoro. “Ma – hanno commentato Abbate e D’Amelio – l’Assessore ha dovuto ammettere che c’è un problema di adeguata preparazione dei centri per l’impiego a gestire le richieste, al punto da annunciato un rafforzamento e la necessità di un coinvolgimento ampio degli attori locali, che possano contribuire all’incontro tra esigenze delle imprese e richiesta di lavoro. Le Commissioni Politiche giovanili e Trasparenza – hanno concluso le Presidenti – monitoreranno nei prossimi mesi affinché questa opportunità per i giovani campani non si traduca in una ennesima occasione sprecata”.

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