venerdì 29 Marzo 2024 Vito Fusco PD: una nota di chiarimento alle notizie diramate nei giorni scorsi sui fondi europei destinati al Mezzogiorno. | infosannionews.it venerdì 29 Marzo 2024
In evidenza

Strada Provinciale 55, Mauriello e Cormano: Immobilismo dell'Amministrazione comunale di Baselice

“Il sindaco di Baselice, Ferella, dovrebbe preoccuparsi di redigere un ...

Benevento, violazioni urbanistiche in contrada San Vitale: scattano i sequestri

In data 27/03/2024 Ufficiali ed Agenti del Corpo di Polizia ...

Riaprono le Piste ciclopedonali Paesaggi sanniti e Acquafredda di Benevento

Il Lunedì dell’Angelo 1° aprile 2024 riaprono le Piste ciclopedonali “Paesaggi ...

AIR Campania, consegnati altri 16 nuovi pullman

Continua il piano di rinnovo delle flotte aziendali delle società ...

Stampa articolo Stampa articolo

Vito Fusco PD: una nota di chiarimento alle notizie diramate nei giorni scorsi sui fondi europei destinati al Mezzogiorno.

03/09/2014
By

“Il Governo Renzi non ha tagliato risorse e non ha ridotto il cofinanziamento sui progetti europei destinati alle regioni obiettivo convergenza”.- afferma nella nota Vito Fusco Responsabile prov.le PD Dipartimento Economia e politiche europee –

Vito Fuscoo

Tali risorse resteranno nelle disponibilità degli stessi soggetti, temi e territori, come ha precisato il sottosegretario Delrio. Per velocizzarne la spesa – non solo per il Sud ma anche per molti progetti nazionali – una parte delle risorse confluiranno nel Piano di Azione e Coesione e sono disponibili immediatamente se si hanno progetti e capacità di spesa. Quindi, nessun taglio e nessun rinvio a data da destinarsi. Questa misura, adottata anche in altri paesi europei, come Belgio, Spagna e Francia, è stata concepita dall’ex ministro della coesione territoriale Fabrizio Barca nel 2011 in accordo con la Commissione Europea e le Regioni per evitare il disimpegno dei fondi europei che hanno procedure articolate e tempistiche strette. È noto (e non certamente da oggi) come l’Italia non riesca a spendere tutti i fondi europei. Questa misura, così come congegnata, eviterà di perdere circa 5/6 miliari di euro. Nelle regioni obiettivo convergenza restano da spendere ancora 26/28 miliardi della precedente programmazione a cui si aggiungeranno presto i fondi dell’agenda 2014/2020 che a loro volta dovranno essere rendicontati con una certa celerità.

Il vero tema non è l’ammontare complessivo delle risorse che resta, comunque, un indicatore importante, ma il livello generale della spesa e soprattutto la sua qualità direttamente legata alla capacità di pianificare in maniera strategica industria, agroalimentare, infrastrutture, logistica, innovazione e ricerca. Questa è la vera scommessa per i nostri territori. L’ottimo lavoro svolto dal sottosegretario De Caro relativamente alle grandi opere infrastrutturali dello Sblocca Italia che interesseranno in maniera corposa il Sannio nei prossimi anni serviranno a creare quelle condizioni di contesto senza le quali nessuna forma di sviluppo è possibile. A queste condizioni, dovrà aggiungersi, però, la capacità di programmazione prima e di gestione poi della filiera istituzionale per valorizzare al meglio nei prossimi anni il fiume di risorse a disposizione delle regioni obiettivo convergenza tra fondi strutturali e fondo nazionale di sviluppo e coesione. Dovrebbe farsi strada una governance multilivello con una forte cooperazione istituzionale basata su uno stretto rapporto di coordinamento tra tutti i livelli di governo, ma in modo particolare tra Governo Centrale e Regioni. L’agenzia di coesione territoriale potrebbe dare un fattivo contributo allo scopo, ma la cronica incapacità di spesa, si potrà superare solo con una nuova e adeguata governance territoriale con un deciso quanto mai necessario innalzamento della qualità dell’azione pubblica che dovrà puntare dritto a combattere il deficit di cittadinanza e il galoppante processo di desertificazione economica che sta interessando vaste aree del mezzogiorno.

Stampa articolo Stampa articolo

 

Tags: ,