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Del Basso De Caro: ” fanno esercizio di provincialismo per prendersi meriti che non hanno”

01/09/2014
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Come era facile prevedere, dopo che in molti hanno tentato di salire, a vario titolo, sul ” carro dei vincitori”, è arrivata la risposta del sottosegretario alle Infrastrutture on. Umberto Del Basso De Caro. Una sferzata dura  dimostrata con carte alla mano, com’è nel suo stile,  per far capire che nessuno vuole prendere in giro nessuno. Almeno su questa sponda!

Preciso, diretto al cuore del problema, scandendo bene ogni parola in modo da non creare confusione ma senza peli sulla lingua : ” se non si legge nemmeno un atto si è etimologicamente ignoranti. Se si son letti vuol dire che non si sono capiti. Se non è avvenuto niente di tutto questo vuol dire che si è in malafede”. E continuando per far chiarezza ” tutti a ringraziarmi per aver rimesso i 90  milioni. Già l’8 Luglio avevo chiesto a chi erano stati tolti e da chi. Altrimenti non si può parlare di rimettere. Nessuna risposta!”.

Ma andiamo per ordine. Nel Decreto  “Sblocca Italia” da qualcuno già ridefinito “Sblocca Sannio”  è previsto lo stanziamento di 6 miliardi e 700 milioni di euro per l’alta  velocità della Napoli- Bari. Per la verità ha chiarito Del Basso De Caro va oltre Bari e raggiunge Taranto e Lecce dopo essersi sdoppiata a forchetta ma, la cosa più interessante, è che oltre ad essere alta velocità, ossia che raggiunge i 400 Km/h è anche ad alta capacità cioè viaggiano anche le merci, dettaglio per niente trascurabile rivela il sottosegretario se, ad esempio, anche Ikea, all’epoca del possibile insediamento a Benevento, era interessata a tanto ed aveva interpellato anche le Ferrovie per poter avere un binario che potesse raggiungere direttamente i propri capannoni di stoccaggio. Dell’intera tratta, quella più costosa è quella che va da Apice ad Orsara di Puglia che costerà 2 miliardi e 774 milioni, complice anche il nostro territorio montano e nella quale bisognerà realizzare anche un galleria della lunghezza di ben 23 Km.

In relazione all’allungamento della Fortorina, Del Basso De Chiaro ha detto : ” non serve agli abitanti di San Bartolomeo in Galdo per farli venire a Benevento, si è stupidi se si pensa così, serve invece ad avvicinare il Sannio al Molise”.

Per l’opera, forse, più attesa, il raddoppio della cosidetta Telesina, è previsto  costo totale di  750 milioni. Di questi finanziati ne sono 450 e poichè questa somma supera il 50% del costo totale (siamo al 70%), la restante somma è sicuramente “bancabile” e quindi non dovrebbero esserci problemi. I problemi sono, dice Del Basso De Caro, gli 11 Km tra Benevento e Castel del Lago, già realizzati.

Quest’opera, a scanzo di equivoci, fu commissariata dal Governo Letta, “qualcuno dovrebbe saperlo visto che io non c’ero” dice Del Basso De Caro, ed in data 14 Gennaio 2014 fu individuaro nell’ing. Viviani il commissario.

“Non è vero che rientrava nelle competenze dell’Anas, continua il sottosegretario, perchè il soggetto che doveva farlo ha presentato il progetto nei termini. Se non lo avesse fatto allora la competenza andava all’Anas”.

Un chiarimento doveroso poi: i fondi di sviluppo e coesione sono in capo al Ministero delle Infrastrutture e sono destinati per il 70% alla 5 regioni del sud (Sicilia, Sardegna, Calabria, Puglia e Campania) e solo il 30 % al restante territorio.

A leggere bene le cifre ci si accorge che Benevento da solo ha ottenuto più delle altre 4 province campane messe insieme. Inoltre questo è il più grande investimento del Governo nel sud dal dopo guerra ad oggi!

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