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Ignazio Catauro: Decidiamo tutti insieme di “ordinare” all’organo amministrativo dell’Ente Camerale di coadiuvare e non ostacolare il processo di “migrazione del tesoretto”

31/07/2014
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Forte è la preoccupazione  del consigliere Catauro sulla sorte dei 17 milioni di euro.

Scrive Catauro: “A poco meno di 2 mesi dalle dimissioni del presidente Masiello  ricordo che la precedente Giunta e il Consiglio Camerale hanno condiviso le forti preoccupazioni sulla sorte di quei circa 17 milioni di euro costituenti il cosiddetto “tesoretto” della Camera di Commercio di Benevento. Le determinazioni del Consiglio camerale dello scorso 30 aprile esprimono forti preoccupazioni in merito.
Nel merito dell’interpellanza odierna ritengo che il compenso annuale di circa 250 mila euro al segretario generale risulti essere veramente eccessivo.
A fronte dei sacrifici dei nostri imprenditori che ci fanno gridare basta con la continua ed esasperante elencazione di note e quesiti a Banca d’Italia, Ministeri, Commissioni, busta A e Busta C, richieste di pareri, quesiti, opposizioni giudiziarie, ricorsi che servono solo ad ingenerare disagi e ritardi.
Sta di fatto che della questione, non essendo tra l’altro io un giurista, ne ho interessato le competenti Istituzioni di controllo e vigilanza che mi stanno fornendo rassicurazioni e riscontri in merito al ripristino del pieno ed incondizionato rispetto delle norme in coerenza, tra l’altro, con gli standard internazionali (Convenzione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite contro la corruzione, la legge 6 novembre 2012, n. 190, art. 1, comma 2). Per altro il rinnovo dell’incarico al medesimo segretario generale per un periodo, addirittura, di 5 mentre, in realtà, è prassi in uso nelle Camere di Commercio di rinnovarlo per un massimo di 3 anni, rappresenta una “grave inopportunità”.
Detto atteggiamento da parte della Giunta camerale, come già riferito, espone l’Ente al rischio di danno erariale (nel caso la Camera dovesse essere accorpata e la figura del segretario generale eliminata prima dell’aprile 2019) considerato che si è indotta una “vantaggiosa posizione risarcitoria” a vantaggio del segretario.
La volontà espressa dalla Giunta camerale in merito al rinnovo della figura del segretario generale, pertanto, è stata oggetto di segnalazione come meritevole di indagini ed approfondimenti.
Per quanto riguarda invece l’Istituto cassiere vorrei conoscere perché anni fa si è proceduto ad espletare le medesime scelte di oggi fra Istituti di credito dalle molteplici “origini” (scelti però tra una tipologia richiesta alla Banca d’Italia) mentre oggi si decide di eseguire delle scelte atte a “salvaguardare” il tesoretto camerale attraverso l’individuazione di sole banche “tra quelle primarie sul territorio nazionale” (che forse neanche tutte presenti nella nostra provincia); trattasi della costruzione dei “soliti incastri tra burocrazia ed interpretazione di leggi e regolamenti” che nascondono un’azione amministrativa poco trasparente non garante della buona gestione del denaro pubblico.
Decidiamo tutti insieme, ma oggi, di “ordinare” all’organo amministrativo dell’Ente di coadiuvare e non ostacolare il processo di “migrazione del tesoretto camerale” che dovrà avvenire entro 10 giorni e comunque prima del Ferragosto, affidandolo in mani sicure, quelle stesse mani che penso tutti noi siamo in grado di poter pensare e decidere assumendoci appieno le nostre responsabilità.
A tanto sono seguite le dimissioni del presidente Masiello colleghi amministratori, siete a conoscenza che l’Ente non provvedeva ad eseguire le liquidazioni a moltissimi imprenditori di svariati contributi sebbene concessi sin dall’anno 2010?
Ebbene, dopo una mia lettera dello scorso 3 luglio indirizzata al presidente camerale con la quale accusavo l’Ente degli enormi ritardi nella liquidazione di contributi concessi dall’Ente stesso per la partecipazione a Fiere e Mostre, per far sì che in poco più di 15 giorni si sia provveduto finalmente alla liquidazione di numerosissimi contributi vantati da imprese senza che il segretario generale avesse mai provveduto in alcun modo, negli ultimi anni, ad espletare in modo adeguato e sufficiente i compiti assegnatigli.
Tutto ciò è facilmente visibile dallo stesso sito Internet istituzionale dell’Ente che nella sezione dedicata all’”Amministrazione trasparente” riporta una enorme quantità di liquidazioni avvenute nel solo mese di luglio 2014!
Bene, “finalmente qualcosa si muove”!
Chiedo, pertanto, dopo anche una eventuale discussione in seno allo stesso Consiglio, di porre in essere ogni azione atta all’avvio di procedimenti ed azioni disciplinari nei confronti dei responsabili del “fallimento morale ed etico” della Camera di Commercio di Benevento e la definitiva soppressione di premi e riconoscimenti sin troppo “ricchi”; ed a solo danno delle imprese.
Occorre anche procedere senza alcun ulteriore indugio a rideterminare compiti, funzioni e retribuzioni del Segretario Generale che, tra l’altro, non può essere in alcun modo controllore di se stesso, sia direttamente che attraverso la costruzione programmata di regolamenti e vari atti che garantirebbero la legittimità solo agli occhi di chi “non vuol vedere”.

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