- BnTv.it - http://www.infosannionews.it -

Consiglio Comunale alla presenza di un folto pubblico. L’Amts fa sentire la sua presenza e Nardone preannuncia che potrebbe lasciare il consiglio comunale

Unico punto, di fatto e non di convocazione,  all’ordine del giorno oggi, perchè sono  riguarda proprio la vertenza Amts. Questi comunque i due punti:

– Amts Spa – approvazione modifiche statutarie.

– Ricapitalizzazione Amts Spa.

Apre i lavori l’Assessore Coppola che spiega al consiglio come dal 1.1.2014 per legge bisogna effettuare il controllo analogo. Per l’Amts bisogna adeguare lo statuto affinchè possa avere i requisiti per poter applicare la norma, che prevede non solo il controllo economico ma anche l’amministrativo e così via. A maggio 2013 il comune in una delibera ha stabilito le regole per il controllo analogo per l’Asia ma non per l’Amts. Cosicchè oggi si invita l’Azienda Trasporti ad adeguarsi in applicazione della norma. Quindi l’Assessore chiede al consiglio di esporsi favorevolmente per potersi applicare perciò il controllo come richiesto dalla legge.

Prende la parola De Nigris che chiede se la delibera di cui è lui in possesso, e che risale ad Aprile 2013, sia quello che oggi è in discussione.

L’Assessore Coppola risponde che la delibera in discussione è quella del mese di Giugno ma che comunque nulla è variato.

De Nigris allora ribatte che nell’art.5 della delibera –  oggetto sociale, ed art.6 capitale sociale ci sono cifre diverse.

Si prende atto che in effetti c’è questa diversità di importi ma tant’è si va avanti.

Interviene allora Capezzone che nel mentre si rallegra che il consiglio lavori anche il 30 Dicembre dall’altra si rammarica che un punto così importante venga frettolosamente portato in discussione. Tra l’altro quanto c’è in atto una difficoltà nella maggioranza con le dimissioni di ben due Assessori per i quali non è corretto dare spiegazioni affidandole solo alla relazione del Sindaco e che non si porti in Consiglio. Questa vertenza dell’Amts è sempre stata una spina nel fianco dell’Amministrazione Comunale e questa accelerazione non è ben chiara, dice Capezzone, a meno che non nasconda qualche altra manovra. Tra l’altro qui c’è una malagestione conclamata e ciò nonostante si vuole salvare l’azienda ed allora perchè deve pagare sempre il cittadino? Ed allora, dice Capezzone, noi dobbiamo sempre riempire questo pozzo senza fine? Vi sembra possibile che con tutto ciò che è successo e succede nell’Amts anzicchè intervenire chirurgicamente ed individuare chi firma gli atti ci si fa fardello di una storia poco chiara. Tra l’altro la stessa sensibilità non si è avuto in altre situazione dove pure c’erano famiglie e padri di famiglia, come la questione dei consorzi. Quindi, dice Capezzone, vogliamo salvare una azienda che ha creato solo un danno di immagine alla città con un peso che rischia di diventare infinito.

Interviene Tanga che dice di essere in discordanza con Capezzone e dice che per lui l’Amts non è un pozzo senza fine e non ha rappresentato una spina nel fianco della città. Se si vuole rilanciare l’azienda lo si può fare solo attraverso l’housing e quindi la ricapitalizzazione. E’ un atto di irresponsabilità non votare le delibere perchè c’è un piano industriale che è una prospettiva per l’azienda e per i suoi lavoratori rispetto ai quali va fatto un atto di fiducia.

De Nigris attacca Tanga e dice che sta strumentalizzando il problema perchè non è irresponsabile chi vota contro ma la politica che da Aprile ad oggi non è stata capace di fare niente.

Nardone rincara la dose dicendo che questa questione andava studiata con calma, ciò nonostante voteranno a favore per lo statuto ma non sul resto dato che sono in perdita i parcheggi, porta rufina e altre questioni.

Quarantiello si dice d’accordo sul primo punto all’ordine del giorno ma, rispondendo a Tanga dice che in effetti non può esprimersi in questi termini perchè è stata la minoranza in tempi non sospetti ad interessarsi della questione.

Gli animi sono abbastanza riscaldati con diversi interventi anche dei lavoratori dell’Amts ma anche di scontri verbali fuori “microfono” tra minoranza e maggioranza con accuse reciproche di strumentalizzazione.

Interviene anche Molinaro che sottolinea come, malgrado le contrapposizione avute con l’azienda Amts in passato, oggi la maggioranza è  al fianco dell’azienda stessa perchè non si può abbandonarla.

Per Ambrosone però quando si adottano provvedimenti come questi di oggi non è bene fare distinzioni minoranza maggioranza perchè sono provvedimenti giusti. Però se si fosse stati più attenti oggi non si starebbe in queste situazioni.

Giuseppe Zollo ricorda ad Ambrosone che in Italia tante aziende dei Trasporti Pubblici sono fallite mentre a Benevento c’è una maggioranza che non lo vuole.

Mario Zollo accusa di aver avuto fino a questo momento la sgradevole impressione che si sta facendo a gara per mettersi in petto la medaglia per aver salvata l’Amts mentre bisognerebbe capire che la priorità assoluta sarebbe quella di salvare circa 100 famiglie. E bisognerebbe anche, dopo aver salvato l’azienda, mettere mano a chi, dagli anni 80 ha creato questa situazione.

La parola passa a Picucci che anticipa il voto favorevole per il controllo analogo con la speranza che ci sia proprio maggior controllo da parte dell’Amministrazione, questo perchè negli anni c’è stata una mala gestione manageriale che ha portato a questa crisi dell’azienda.

Trusio vorrebbe essere realmente convinto sulla bontà di questo percorso che si vuole intraprende e si dichiara disponibile ad votare a favore se qualcuno lo convinca che sia la soluzione maggiore, e ciò perchè lui ragione con la sua testa senza influenza. Ha voluto però evidenziare che è sbagliato convocare la conferenza dei capigruppo solo per ratificare, di fatto, un consiglio comunale per il 30 Dicembre, del quale gli stessi ne avevano appreso la convocazione già dalla stampa. Ritornando all’azienda Amts oggi si è in questa situazione perchè la stessa è sempre stata usata come sala di compensazione dei trombati della politica.

Interviene Cangiano che definisce equilibrismo pericoloso la problematica inerente al mega parcheggio con l’operazione spericolata e pericolosa che ne ha innalzato i costi ed esprime riserva sul trasferimento di beni all’Amts e che ciò possa essere realmente utile a risanare. Chiede poi Cangiano ai dipendenti che, a  fronte delle responsabilità che oggi i consiglieri si devono prendere con le approvazioni, anche loro si impegnino ad innalzare la redditività dell’Azienda. Relativamente al Parcheggio di Porta Rufina Cangiano chiede di intervenire conrro i costruttori perchè la struttura fa acqua da tutte le parti e quindi bisogna mettere le imprese davanti alle loro responsabilità. Riserve anche sul piano che non mette niente di nuovo nel cilindro.

Rinterviene Nardone che esorta affinche si vada nella direzione di  una sfida in cui si abbia un società in house competitiva.  Entrando poi nel merito del piano, dice Nardone, in esso si prevede un taglio di 32ooo Km di percorso e di oltre 1600 ore di straordinari come dire che sono le ore di straordinario che creano deficit aziendale, ma ciò non è vero. E’ previsto poi un passaggio, ad esempio, per alcune poste da un meno 190000 a più oltre 400.000 nel 2014: potrà mai essere possibile tutto ciò? Ed a fronte di un accordo firmato con Pietrelcina perchè non si fa alcun cenno ad esso nel piano stilato. E non c’è un parere delle associazioni sindacali in accompagno al piano. Ma come si concilia questo piano con i controlli analoghi?

E’ la volta di Lanni che invita il Sindaco a fare la scelta di puntare ancora sul trasporto pubblico facendo però una scelta diversa. Il Sindaco, che è in carico dal 2006, ha continuato però a fare scelte senza intervenire con un cambiamento, senza  scelte di investimento diverse come per esempio la comunicazione dei servizi per portarli a conoscenza degli utenti. E già il fatto che il consiglio di amministrazione di una azienda che ha difficoltà si pone il problema di nominare un addetto stampa è un fatto che non va. E non si fanno scelte adeguate come dotare i capannoni di pannelli solari, di trasformare le vetture in alimentazione a metano e così via. Sindaco, dice Lanni, se pensa che questa città si possa gestire come si è fatto da 7 anni a questa parte, sbaglia perchè la misura è colma.

La parola finale è del Sindaco Fausto Pepe che ribadisce che si è sempre scelto a Benevento un servizio pubblico che desse equità ed adeguatezza ma che tutto ciò si traduce in costi. E che nel giugno 2006 si è capovolto quanto deliberato dall’amministrazione precedente nel builancio preventivo andando nel senso della privatizzazione. Non è vero che sia l’Amts a non voler collegarsi con le altre realtà provinciale come Pietrelcina ma c’è una legge regionale che è molto stringente e ne la provincia si è mai mossa in tal senso. Ora si deve solo pensare a salvare l’azienda e poi domani ci si può creare il problema del prosieguo. Perchè come possiamo pensare di mettere nella città di Benevento, continua Pepe,  una azienda privata che ci garantisca oltre un milione di Km all’anno, con 100 dipendenti e con un incasso meno della metà dei costi. Quindi dobbiamo rifondare l’azienda e salvaguardarla con un piano industriale serio che nessuno oggi pensa che un domani non lo si possa collegare a progetti europei, alle smart city e cosi via. Oggi il nostro problema si chiama Porta Rufina che è quello che ha mandato in fibrillazione Sindaco, Amministratori ed azienda. E non è che siamo in ritardo ma è il Paese che è deficitario perchè ci ha portato ad approvare il bilancio previsionale non il 30 Giugno ma il 30 Novembre e quindi anzicchè parlare di ricapitalizzazione a Luglio si è arrivati a Dicembre.

Rispondendo poi a Lanni c’è da dire che il punto che riguarda l’individuazione di un addetto stampa è stato un errore e quel punto va ritirato e quindi è solo un errore di percorso che però di fatto non c’è.

Ritornando alla gestione vera e propria, l’Amts  deve avere il coraggio e la capacità di gestire i parcheggi in maniera che non siano in perdita ma siano possibilità di avere liquidità.

Per questo, conclude Pepe, dò il mio voto convinto. Quello che chiedo anche alla maggioranza e che non sia quindi un voto distratto.

Rinterviene Capezzone che chiarisce che la sua posizione è squisitamente politica perchè nessuno pensa di mandare a casa i dipendenti ma nessuno può dimenticare i problemi relativi ai concorsi all’Amts, agli ammanchi negli incassi e così via. Per questo, conclude Capezzone vado via e non voto.

Si passa ai voti relativamente alla richiesta di Ambrosone per le quote rosa in Consiglio di Amministrazione che viene approvata come pure il primo punto all’ordine del giorno.

Si passa al secondo punto. Apre la discussione l’Assessore Coppola che dichiara di pensare che l’Amts non sia una spina nel fianco dell’Amministrazione ne che si debba parlare di salvare l’azienda.
Per quanto riguarda la ricapitalizzazione,  si è deciso di trasferire all’Amts sia il Parcheggio di Porta Rufina sia il capannone ex Geripa sito in contrada Olivola.
Il Presidente Izzo informa che ci sono due emendamenti presentati. Il primo è illustrato da Floriana Fioretti che chiede di cambiare in delibera  la dizione di accertato con preso atto mentre quello presentato da Tanga, cambierebbe la delibera introducendo in luogo della verifica semestrale, una verifica trimestrale con una tempestiva informazione al consiglio comunale ed il bilancio non  più in base annuale ma bensì semestrale e sempre da portare all’attenzione del consiglio comunale. Si chiede poi all’Assessore di trasferire subito tutto ciò al Presidente dell’azienda.
C’è poi quello di Castiello Miceli relativo a Porta Rufina che chiedono di chiarire in delibera che il bene immobile di Porta Rufina è costituito solo dal sub. 1 e sub. 2 perchè il 3 è un bene collabente che è cosituito da beni archeologici ed ad esso va data solo una servitù di passaggio.
Ambrosone obietta che nel deliberato non c’è una somma precisa per quanto riguarda la struttura ex Geripa. Per Ambrosone occorre avere una cifra ben definita e non a definirsi.
Prende la parola De Nigris che espone la sua perplessità in merito al fatto che si vota una delibera subordinata al parere del giudice e ciò non è possibile. La delibera poi è una delibera di conferimento e difatto si delibera un conferimento con una perizia estimativa. C’è poi un secondo conferimento dove però manca una perizia estimativa perchè il valore è relativo ad una perizia del 2003 mentre la norma dice che deve essere redatta negli ultimi sei mesi. Il consiglio notariato dice però che è essenziale la perizia quando c’è un conferimento di bene.
Risponde Coppola che il parcheggio di Porta Rufina copre i debiti del 2011 e 2012 determinati con bilancio. I debiti 2013 sono ancora presunti per cui si potrà fare la perizia successivamente quando si saprà anche l’importo preciso della perdita a bilancio.
Il Presidente Izzo da la parola all’esperto Giordano che chiarisce che oggi si discute della presa d’atto di un piano fatto dall’azienda su richiesta del Tribunale, tra l’altro questa è una azienda sconosciuta perchè dal 1981 Benevento non è mai entrato nel piano nazionale, insieme con Castellamare di Stabia. Non si può però estrapolare dati dal Piano perchè sono tutti concatenati tra loro e lo stesso piano è stato illustrato alla Commissione Trasporti e ai Sindacati.

Prende la parola Castiello che si esprime dicendo che il Piano Industriale è un ottimo piano che permette all’Amministrazione di presentarsi ai creditori in maniera favorevole ma che però non può Giordano venire in Consiglio a dire che si deve solo prendere atto, perchè se il piano non fosse stato ottimo, si sarebbe rischiato di ritornare tra tre anni a dover ricapitalizzare di nuovo. C’è da dire però, continua Castiello, che il Piano Industriale prevede alcune cose che non si ritrovano nel Piano stesso.

Interviene Quarantiello che chiede al Sindaco se era stato lui che nell’Aprile del 2011 definì Porta Rufina il fiore all’occhiello della città mentre oggi parla d’inciampo? Ma è vero che c’è un pensionato che porta avanti l’amministrazione?

Pasquariello inizia il suo intervento con un richiamo al Presidente Izzo che, a suo dire,  non  garantisce la minoranza che viene trattata a discapito della maggioranza. Entrando nel merito del punto in discussione, c’è da dire che la delibera è scritta con i piedi e appare illegittima perchè non si può deliberare subordinando. Nel particolare è sbagliato l’oggetto perchè è una manifestazione d’intenti e non una ricapitalizzazione. Poi, relativamente al Piano Industriale per il quale si parla di accertato, o come emendato preso atto,. sembra il Piano dell’ovvietà, ridotto ai minimi termini e poco credibile. E comunque non appartiene a questo consiglio. Io credo che questa sia una delibera che si vuole fare solo perchè qualcuno si è impegnato  a tanto. Questa è solo una operazione di facciata.

E’ la volta di De Nigris che ricorda come quando lui esternò la sua perplessita sull’operato del prof. Coppola fu crocifisso, ora che l’ha fatto il Sindaco sul prof. Coletta non è successo niente, questo per chiarire le disparità di trattamenti e giudizi che esistono a Palzzo Mosti. Poi, sempre rivolto al sindaco, salvando l’Amts avete salvato voi stesso ha detto De Nigris. Questo perchè è un servizio pubblico che non può essere interrotto. Poi se i cittadini hanno espresso soddisfazione sul servizio vuol dire che i dipendenti operano bene. Ma noi, ha detto De Nigris, diciamo che la gestione politica dell’azienda è da contestare, i vari Presidenti che si sono succeduti. Commentando il Piano Industriale c’è da dire che 50 pagine su 100 trattano il servizio che effettua l’Amts. Per le altre 50 pagine trattano il Piano, entrando anche in giudizi sull’attività dell’Amministrazione e quindi politici e dicono che uno dei grossi problemi è l’assenteismo. Non fanno però una analisi effettiva dei costi senza però chiedersi perchè tra il 2011 ed il 2012 c’è un’aumento dei costi telefonici, assicurativi etc.

Ancora Nardone prende la parola attaccando il consiglio che ha permesso ad un tecnico di parlare questa sera in maniera che, per Nardone, non era consona e che dopo aver detto di aver aspettato anche troppo fa l’intervento e se ne va. Relativamente poi al protocollo d’intesa con Pietrelcina che non è stato posto in essere e licenziato dal Sindaco come un paragone banale perchè non  permesso dalla Regione, Nardone ha ricordato di non aver firmato lui il protocollo d’intesa ma bensì lo stesso Sindaco Fausto Pepe.Infine Nardone dice che vuole riflettere e che questo potrebbe essere il suo ultimo consiglio comunale

Dopo l’ultimo intervento di Ambrosone, la chiusura è affidata al Sindaco Fausto Pepe che in primis ringrazia sia l’assessore Abbate che l’assessore Coppola per l’impegno profuso. Risponde poi a Quarantiello relativamente al collaudo di Porta Rufina dell’Aprile 2011 definendolo un modo per dire alla città che li si stava operando. Non si sono fermati lavori, a continuato Pepe,  perchè non si conoscevano tutti gli atti della questione. La delibera che stasera si formalizza, dice il Sindaco, è un tentativo di ricapitalizzazione di una azienda, l’Amts, che parte da un Piano Industriale. E’ una delibera condizionata perchè non si da la ricapitalizzazione ad una azienda che l’11 Gennaio potrebbe essere dichiarata fallita. Per questo si da la disponibilità per evitare proprio il fallimento e farci dire di si dal Tribunale. E diventiamo anche più credibile agli occhi dei creditori. E non solo. Tenteremo anche di uscire dal concordato preventivo con la delibera di stasera.

Si votano i tre emendamenti che vengono approvati e, dopo le dichiarazioni di voto di Quarantiello e De Nigris, si approva anche il secondo punto all’ordine del giorno con 19 si e 6 no.