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Cimitile : “Noi continuiamo a chiedere il ritorno alle urne per ripristinare la democrazia provinciale e restituire ai cittadini il diritto di scegliere direttamente i propri rappresentanti”

Torna sulla questione dell’abolizione delle province il prof.Aniello Cimitile.

Questa la sua dichiarazione:“Con il Disegno di Legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, non si contano
più i provvedimenti governativi sulle Province. Affrontare questo tema, d’altronde, è ormai diventata una moda per chi è chiamato a ricoprire cariche di Governo. La verità è che le Province servono soltanto a riempire le pagine dei giornali e i talk show politici nel furore demagogico e acritico che caratterizza il dibattito pubblico nel nostro Paese. E’ evidente che i provvedimenti del Governo sulle Province servono soltanto a nascondere i tagli che si stanno abbattendo sui servizi ai cittadini. Nessuno dice che non c’è più un euro per le sedi delle scuole che stanno diventando le peggiori d’Europa, soprattutto per quanto riguarda le norme di sicurezza. Si parla solo di Province per nascondere che con i tagli fatti è impossibile garantire la manutenzione e la sicurezza sulle strade. Vogliono nascondere che non ci sono più investimenti sull’ambiente ed in particolare per la cura dei fiumi, il dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza del territorio. Nascondono che, dinanzi all’incalzare della crisi, tutto il sistema del sostegno al lavoro è allo sfascio. Il rumore mediatico sulle Province serve a nascondere anche la recente sentenza del Tar che è stata significativa così come quella della Corte Costituzionale. I giudici amministrativi hanno sottolineato infatti che le Province sono state falcidiate nella loro capacità di erogare servizi ai cittadini. Francamente da un Governo che avrebbe dovuto occuparsi con maggiori sforzi di istruzione, infrastrutture, ambiente e lavoro ci saremmo aspettati molto di più.
Invece ancora una volta si preferisce percorrere la strada della demagogia senza neppure sapere dove si andrà a finire. Noi continuiamo a chiedere il ritorno alle urne per ripristinare la democrazia provinciale e restituire ai cittadini il diritto di scegliere direttamente i propri rappresentanti”.