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Segregata da anni in un deposito a Castelpoto, denunciato il fratello

29/06/2013
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Una 56enne affetta da disturbi mentali, veniva “accudita” barbaramente dal fratello convivente.

Tre metri per due: queste le dimensioni della “stanza” in cui era costretta a  sopravvivere una donna di Castelpoto, da tempo affetta da disturbi gravi della psiche e costretta, perciò, a ricevere le “cure” del fratello minore, operaio, 56enne.

E’ una triste realtà constatata dai Carabinieri della Stazione di Vitulano, da tempo impegnati in una specifica e penetrante attività informativa, frutto di una costante e capillare presenza sui territori di riferimento (Vitulano, Foglianise e Castelpoto): all’arrivo degli uomini della Benemerita, la poveretta è stata trovata in uno stato di completo abbandono, letteralmente segregata in un locale attiguo all’abitazione principale, naturalmente destinato a deposito (ed in parte lo era ancora) ma, per la circostanza, adattato a “cameretta” dove la donna trascorreva il suo tempo su un letto, di piccole dimensioni e, ovviamente, sporco.

Il tutto per misere 770euro mensili: questa la somma che il maligno fratello percepiva regolarmente quale “tutore” – legalmente nominato – della sfortunata sorella: per l’uomo, finalmente, è scattata la denuncia per maltrattamenti in famiglia ed ora le sorti della donna sono nelle mani dei servizi sociali.

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