C’è chi lo rimpiange, chi lo sogna, chi lo desidera. Eppure ogni qual volta che arriva, ci coglie impreparati.
Nei periodi più caldi dell’anno, quando la colonnina di mercurio è in salita e le temperature si fanno bollenti, chi è costretto a rimanere in città deve fare i conti con i malesseri causati dall’afa.
Le ripercussioni sul fisico si fanno sentire sottoforma di inappetenza, cali di pressione di giorno e insonnia durante la notte.
I consigli degli esperti : vestirsi in modo leggero, evitare di uscire nelle ore più calde, dalle 11 alle 17, e bere di più per reintegrare i liquidi che si perdono con la maggiore sudorazione.
I maggiori nemici di questo periodo dell’anno sono : colpi di sole, crampi notturni, calo di pressione e insonnia.
IL COLPO DI SOLE- Si presenta con malessere generale, mal di testa, vertigini e nausea. La temperatura del corpo si alza. Si riesce a risolvere distendendosi in un luogo fresco e mantenendo le gambe più in alto . Può essere utile avvolgere la testa in un asciugamano immerso in acqua fredda.
I CRAMPI NOTTURNI – Compaiono con un dolore improvviso al polpaccio o alla coscia. In estate sono più frequenti perché il tessuto muscolare risente della carenza dei sali minerali dispersi con il sudore. Altra causa : una posizione scorretta assunta nel sonno per colpa dell’afa. I rimedi? Eliminare alcune sostanze che li favoriscono (alcol, nicotina, diuretici, cortisonici), mettere un cuscino sotto il materasso ai piedi del letto per migliorare la circolazione.
IL CALO DI PRESSIONE – Si avverte con un senso di instabilità e astenia. Se dovuto al gran caldo, possono bastare le stesse precauzioni che si adottano per il colpo di sole. Per prevenirlo, attenzione alla tavola: bere molto, consumare frutta e verdura. Un piatto ideale? Prosciutto e melone, perché abbina il sale all’acqua e al potassio.
L’INSONNIA D’estate colpisce anche chi abitualmente si addormenta senza problemi. La colpa è del nostro cervello, che con l’aumentare delle ore di luce produce meno melatonina (l’ormone principale responsabile del sonno). Ma un’altra indiziata è la temperatura del corpo: dovrebbe abbassarsi per favorire il riposo, ma non ci riesce .Che fare? Aerare bene la stanza, non dormire al pomeriggio, niente fumo prima di andare a letto.
Vediamo per i bimbi cosa fare.
I bambini, insieme agli anziani, sono i più esposti ai rischi maggiori quando il caldo è intenso. Per i più piccoli, le regole variano a seconda della fascia d’età.
Da 0 A 6 MESI – Divieto assoluto di esposizione al sole. La pelle del neonato è più sottile e delicata e qualunque stimolo che proviene dall’esterno è potenzialmente irritante: ciò vale anche per gli agenti fisici, come i raggi solari.
Da 6 MESI A 2 ANNI – Per questa fascia d’età, la protezione contro i raggi del sole deve essere più alta rispetto ai bambini più grandi. Se vogliono giocare sulla sabbia sotto il sole, diventano d’obbligo maglietta e cappellino. Attenzione a non commettere l’errore di bagnare la maglietta, perché la protezione dai raggi solari, in questo modo, si riduce.
Occhiali da sole, cappello e creme solari – Per piccoli e adulti sono d’obbligo occhiali da sole, cappello a falde larghe, e crema solare. In montagna e al mare si pensa di proteggere la pelle, ma troppo spesso si trascurano gli occhi senza considerare che il cristallino nei bambini è in fase di formazione e, se alterato dalla luce diretta dei raggi solari, può irritarsi e provocare infiammazioni e allergie. Se insegnato da piccoli, indossare un paio di occhiali dovrebbe diventare un gesto automatico anche quando si è più grandi, non soltanto un vezzo.
Cappelli – Devono essere di stoffa e a falde larghe, che riparino bene cuoio capelluto, orecchie, viso e nuca. Quando il bambino non ha il cappello, è bene bagnare ripetutamente i capelli e di tanto in tanto, farlo stare all´ombra.
Crema solare -Il filtro solare non deve avere un fattore di protezione inferiore a 15. In particolar modo vanno protetti i bambini con lentiggini o nei, con capelli biondi o rossi e con una carnagione chiara. I filtri devono essere resistenti all’acqua.E’ bene applicarli due o tre volte nel corso della mattinata.
Il caldo e le temperature molto elevate possono rappresentare un pericoloanche per gli anziani. Alcuni consigli.
Combattere la disidratazione – La disidratazione agisce in maniera subdola e dà segni poco evidenti come smarrimento e confusione. Non conviene però aspettare sintomi più evidenti, preveniamoli. Come? Il segreto è nel “numero dieci”, quanti sono i bicchieri d´acqua da bere ogni giorno e senza aspettare lo stimolo della sete
Mangiare alimenti digeribili- Per compensare la perdita di sodio dovuta all’aumentata sudorazione senza affaticare l’apparato digerente, è consigliabile tenersi leggeri e mangiare poco, preferendo le proteine più digeribili del pesce a quelle della carne e al formaggio stagionato quello fresco. No ai fritti, pasta solo una volta al giorno, evitare la mollica del pane perché ricca di grassi.
Bere spesso – La migliore bevanda resta l’acqua. In alternativa, tisane o tè non troppo concentrati.
Integratori – No grazie. Vanno presi solo se a consigliarlo è il proprio medico di fiducia.
Sì agli abiti giusti – Preferire quelli in fibre naturali come lino e cotone, perché il sintetico scalda e impedisce al corpo di liberarsi dal calore.
Sotto il sole con occhiali e cappello – Indossare entrambi quando si esce e il sole è alto.
Se fa male la testa – In caso di cefalea provocata da un colpo di sole o di calore, bagnarsi subito con acqua fresca, in modo da abbassare le temperatura corporea.