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Il caldo è in arrivo..come difenderci nel giusto modo

17/06/2013
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C’è chi lo rimpiange, chi lo sogna, chi lo desidera. Eppure ogni qual volta che arriva, ci coglie impreparati.

 

Nei periodi più caldi dell’anno, quando la colonnina di mercurio è in salita e le temperature si fanno bollenti, chi è costretto a rimanere in città deve fare i conti con i  malesseri causati dall’afa.

Le ripercussioni sul fisico si fanno sentire sottoforma di  inappetenza, cali di pressione di giorno e insonnia durante la notte.

I consigli degli esperti : vestirsi in modo leggero, evitare di uscire nelle ore più calde, dalle 11 alle 17, e bere di più per reintegrare i liquidi che si perdono con la maggiore sudorazione.

I maggiori nemici di questo periodo dell’anno sono :  colpi di sole, crampi notturni, calo di pressione e insonnia.

 IL COLPO DI SOLE- Si presenta con malessere generale, mal di testa, vertigini e nausea. La temperatura del corpo si alza. Si riesce a risolvere distendendosi in un luogo fresco e mantenendo le gambe più in alto . Può essere utile avvolgere la testa in un asciugamano immerso in acqua fredda.

I CRAMPI NOTTURNI – Compaiono con un dolore improvviso  al polpaccio o alla coscia. In estate sono più frequenti perché il tessuto muscolare risente della carenza dei sali minerali dispersi con il sudore. Altra causa : una posizione scorretta assunta nel sonno per colpa dell’afa. I rimedi? Eliminare alcune sostanze che li favoriscono (alcol, nicotina, diuretici, cortisonici), mettere un cuscino sotto il materasso ai piedi del letto per migliorare la circolazione.

IL CALO DI PRESSIONE – Si avverte con un senso di instabilità e astenia. Se dovuto al gran caldo, possono bastare le stesse precauzioni che si adottano per il colpo di sole. Per prevenirlo, attenzione alla tavola: bere molto, consumare frutta e verdura. Un piatto ideale? Prosciutto e melone, perché abbina il sale all’acqua e al potassio.

L’INSONNIA D’estate colpisce anche chi abitualmente si addormenta senza problemi. La colpa è del nostro cervello, che con l’aumentare delle ore di luce produce meno melatonina (l’ormone principale responsabile del sonno). Ma un’altra indiziata è la temperatura del corpo: dovrebbe abbassarsi per favorire il riposo, ma non ci riesce .Che fare? Aerare bene la stanza, non dormire al pomeriggio, niente fumo prima di andare a letto.

Vediamo per i bimbi cosa fare.

I bambini, insieme agli anziani, sono i più esposti ai rischi maggiori quando il caldo è intenso. Per i più piccoli, le regole variano a seconda della fascia d’età.

Da 0 A 6 MESI – Divieto assoluto di esposizione al sole.  La pelle del neonato è più sottile e delicata e qualunque stimolo che proviene dall’esterno è potenzialmente irritante: ciò vale  anche per gli agenti fisici, come i raggi solari.

Da 6 MESI A 2 ANNI – Per questa fascia d’età, la protezione contro i raggi del sole deve essere più alta rispetto ai bambini più grandi. Se vogliono giocare sulla sabbia sotto il sole, diventano d’obbligo maglietta e cappellino. Attenzione a non commettere l’errore di bagnare la maglietta, perché la protezione dai raggi solari, in questo modo, si riduce.

Occhiali da sole, cappello e creme solari – Per piccoli e adulti sono d’obbligo occhiali da sole, cappello a falde larghe, e crema solare.  In montagna e al mare si pensa di proteggere la pelle, ma troppo spesso si trascurano gli occhi senza considerare che il cristallino nei bambini è in fase di formazione e, se alterato dalla luce diretta dei raggi solari, può irritarsi e provocare infiammazioni e allergie. Se insegnato da piccoli, indossare un paio di occhiali dovrebbe diventare un gesto automatico anche quando si è più grandi, non soltanto un vezzo.

Cappelli – Devono essere di stoffa e a falde larghe, che riparino bene cuoio capelluto, orecchie, viso e nuca. Quando il bambino non ha il cappello, è bene bagnare ripetutamente i capelli e di tanto in tanto, farlo stare all´ombra.

Crema solare -Il filtro solare non deve avere un fattore di protezione inferiore a 15. In particolar modo vanno protetti i bambini con lentiggini o nei, con capelli biondi o rossi e con una carnagione chiara. I filtri devono essere resistenti all’acqua.E’ bene applicarli due o tre volte nel corso della mattinata.

Il caldo e le temperature molto elevate possono rappresentare un pericoloanche per gli anziani. Alcuni consigli.

 Combattere la disidratazione – La disidratazione agisce in maniera subdola e dà segni poco evidenti come smarrimento e confusione. Non conviene però aspettare sintomi più evidenti, preveniamoli. Come? Il segreto è nel “numero dieci”, quanti sono i bicchieri d´acqua da bere ogni giorno e senza aspettare lo stimolo della sete

Mangiare alimenti digeribili-  Per compensare la perdita di sodio dovuta all’aumentata sudorazione senza affaticare l’apparato digerente, è consigliabile tenersi leggeri e mangiare poco, preferendo le proteine più digeribili del pesce a quelle della carne e al formaggio stagionato quello fresco. No ai fritti, pasta solo una volta al giorno, evitare la mollica del pane perché ricca di grassi.

Bere spesso –  La migliore bevanda resta l’acqua. In alternativa, tisane o tè non troppo concentrati.

Integratori – No grazie. Vanno presi solo se a consigliarlo è il proprio medico di fiducia.

Sì agli abiti giusti –  Preferire quelli in fibre naturali come lino e cotone, perché il sintetico scalda e impedisce al corpo di liberarsi dal calore.

Sotto il sole con occhiali e cappello –  Indossare entrambi quando si esce e il sole è alto.

Se fa male la testa –  In caso di cefalea provocata da un colpo di sole o di calore, bagnarsi subito con acqua fresca, in modo da abbassare le temperatura corporea.

Evitare il ventilatore –  Perché fa aumentare la disidratazione e il bisogno di consumare di acqua. Sì, invece, al deumidificatore e all’aria condizionata regolata su temperature non troppo basse.
Pressione alta – Non interrompere o sostituire di propria iniziativa gli eventuali farmaci antipertensivi, anche in caso di effetti collaterali, ma consultare sempre il proprio medico. Mangiare in modo adeguato  può aiutare a farci stare meglio. 
Fare il pieno di verdura di stagione, soprattutto cruda-  perché con la cottura si perde parte di acqua, sali minerali e vitamine. Ottimi “passe-partout” sono il succo di pomodoro, l’insalata di lattuga o indivia, un centrifugato di carote, una spremuta di arance e limoni. 
Conservare in modo appropriato gli alimenti –  specie se deperibili come latticini, carni, dolci con creme, gelati. Dal momento dell’acquisto a quello in cui li riporrete nel frigo o freezer, deve passare il minor tempo possibile in modo da non interrompere la catena del freddo.
Bere tanto –  almeno due litri di acqua al giorno, e preferire la frutta che contiene la maggiore quantità di liquidi (per esempio, il cocomero o l’uva). 
Dire no alle bevande gassate e a troppi caffè –  che causano perdita di liquidi.
Non bere alcolici: sono vasodilatatori e aumentano la frequenza cardiaca. Evitare anche le bevande ghiacciate perché possono provocare congestioni.Via libera a frullati, sorbetti e gelati alla frutta, non quelli alla crema, più pesanti da digerire

 

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