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Luigi Scarinzi chiarisce sulla questione del loculo cimiteriale n. 86, fila 2, corpo O/4 in merito a notizie stampa sulla concessione

In relazione alle notizie di stampa sulla concessione del loculo cimiteriale n. 86, fila 2, corpo O/4, l’assessore ai Servizi Cimiteriali del Comune di Benevento, Luigi Scarinzi, precisa quanto segue.

Luigi Scarinzi

“Con nota del 19 settembre 2011, prot. n. 83050, il Settore Servizi Sociali del Comune portò a conoscenza del concessionario il prezzo del loculo concesso, l’importo delle spese contrattuali e le modalità di formalizzazione del relativo atto di concessione.

Il concessionario non diede alcun seguito all’invito tanto che, trascorsi inutilmente 2 mesi, l’ufficio reiterò lo stesso (stavolta con raccomandata A.R. del 25 novembre 2011), che venne regolarmente ricevuta dal destinatario in data 29 novembre 2011 (come risulta dalla firma apposta sulla ricevuta di ritorno).

Ma nemmeno tale sollecito indusse il concessionario a formalizzare la pratica di concessione con il versamento delle somme previste e la sottoscrizione dell’atto di concessione, tanto che l’U.O. Contratti fu costretto in data 20 marzo 2012 (e, quindi, a distanza di ben 4 mesi dal precedente inevaso invito) a sollecitare nuovamente il concessionario a provvedere alla regolarizzazione della pratica, sempre con raccomandata A.R. Raccomandata che venne regolarmente recepita dal destinatario in data 2 aprile 2012 (come risulta dalla firma apposta sulla ricevuta di ritorno).

Dopo ben 4 mesi dalla ricezione della nota di cui sopra, e precisamente in data 1° agosto 2012, il concessionario si presentò negli Uffici dell’U.O. Contratti ma non per regolarizzare la concessione in parola, bensì per chiedere una rateizzazione del pagamento e con l’impegno a corrispondere il dovuto in 16 rate mensili di €. 100,00 cadauna.

Nella stessa giornata consegnò all’ufficio il cedolino attestante l’avvenuto versamento della prima rata di €. 100,00 nonché la ricevuta attestante l’avvenuto pagamento delle spese contrattuali pari ad €. 96,70 effettuato presso il Servizio Economato del Comune.
Successivamente, però, il concessionario non effettuò il pagamento delle ulteriori rate mensili, o, quantomeno, non consegnò all’ufficio i cedolini attestanti gli avvenuti pagamenti.

Inerzia che indusse l’ufficio a trasmettere l’incriminata nota di invito-diffida in data 16 aprile 2013 (e, quindi, ben 8 mesi dopo l’unico pagamento di cui si ha contezza) contenente la seguente dicitura: “Qualora la S.V. avesse nel frattempo già provveduto al pagamento di quanto sopra, è invitata a produrre le relative ricevute all’ufficio scrivente. Per eventuali comunicazioni telefoniche si prega di chiamare il seguente numero e chiedere del dott. Renato De Toma: 0824/772303”.

Corre l’obbligo di precisare a questo punto che nella redazione materiale degli inviti-diffida in parola (che vengono inoltrati quotidianamente in notevole quantità) vengono adottati schemi precostituiti in cui di volta in volta vengono sostituite le parti variabili per cui solo nell’ultima nota del 16/04/13, per un mero errore materiale, venne indicato il nome del defunto che in ordine alfabetico precedeva il concessionario in parola, mentre vennero correttamente indicati tutti gli altri dati quali il numero del loculo, la fila ed il corpo dello stesso, il nome ed il cognome del concessionario con il relativo indirizzo, ed infine la residua somma da corrispondere.

In definitiva, il concessionario a distanza di “soli” 20 mesi dalla notizia dell’avvenuta concessione si ritiene in diritto di contestare pubblicamente un mero errore materiale e non avverte il civico dovere di regolarizzare la concessione provvedendo al pagamento di un bene pubblico di cui detiene il godimento da quasi 2 anni!”