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Giovanni Cacciano precisa: nessuna opzione “pro-Barca”

16/04/2013
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Giovanni Cacciano, attuale reggente del Coordinamento dei Democratici Alto Sannio, precisa in una nota che ad oggi non ci è stata nessuna opzione «pro-Barca».

Nel documento politico approvato la scorsa domenica a Molinara, scrive Cacciano,  emergeva invece una spiccata esigenza di rimettere in campo a tappe forzate l’originaria «vocazione maggioritaria» del Partito Democratico, ovvero la possibilità, la volontà e l’ambizione di lanciare una proposta di governo autenticamente riformista che sia in grado di penetrare e di essere fatta propria dall’intero paese, sia nella sua accezione geografica che sociale e produttiva.
Dal manifesto politico di Barca venivano enucleate e condivise due riflessioni. La prima circa il significato del «coordinarsi», vale a dire: «raccogliere, confrontare, selezionare, aggregare e talora produrre conoscenza sul che fare dell’azione di governo locale attraverso un confronto, informato, acceso, aperto e ragionevole, nei luoghi del territorio, fra iscritti, simpatizzanti e altri singoli o membri di associazioni, genuinamente indipendenti». La seconda, ineriva il come organizzare un «partito nuovo che deve sviluppare e condividere una visione di medio-lungo periodo sullo stato della società, a livello globale, nazionale ed europeo, e sul ruolo dello Stato che tenga conto delle tendenze in atto nella tecnologia e nei comportamenti umani».
Si tratta di due sagge riflessioni che lo stesso Renzi non avrebbe difficoltà alcuna a sottoscrivere.
Il coordinamento Alto-Sannita interpreta l’aggettivo democratico che qualifica il nostro partito come «coscienza che le comunità umane possono esistere e convivere solo con la libertà individuale e collettiva, con la piena libertà delle idee e la libertà di intraprendere. Con la libertà intrecciata alla giustizia sociale e all’irrinunciabile tensione all’uguaglianza degli individui, che oggi vuol dire garanzia delle stesse opportunità per ognuno».
Non partecipiamo pertanto ad alcun gioco di sterile contrapposizione e men che mai prospettiamo scissioni che contraddirebbero l’originaria natura del PD.
Riteniamo invece Renzi e Barca due straordinarie risorse del nostro partito da valorizzare al meglio per prospettare ad una Italia ormai stremata dalla crisi e dall’inefficienza della vecchia politica ancora una «chance di futuro».
Bene ha fatto quindi il sindaco Cocca a rivendicare la sana dialettica interna quale condizione prima della buona politica. Si tratta di una condizione che egli stesso potrà misurare personalmente alla prossima riunione dei Democratici dell’Alto Sannio, conclude Cacciano, a  cui ci auguriamo al più presto aderirà insieme al circolo di S. Marco dei Cavoti.

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