Con il patrocinio dell’ Istituto Italiano per lo studio e lo sviluppo del territorio
Giovedì 14 marzo 2013 ore 19.00 presso la Libreria Luidig sita al c.so Garibaldi 95 di Benevento, si terrà il terzo appuntamento dell’Istituto freudiano per la clinica, la terapia e la scienza con il patrocinio dell’ Istituto Italiano per lo studio e lo sviluppo del territorio. Si inserisce nella manifestazione dal titolo : Figure dell’Angoscia. Il cinema interroga la psicoanalisi.
L’invasione degli ultracorpi (Invasion of the body snatchers) del 1956 è diretto da Don Siegel. Interpretato da Kevin McCarthy, Dana Wynter, Larry Gates.
L’Istituto Freudiano per la Clinica, la Terapia e La Scienza, nell’ambito delle attività formative dell’anno 2013 , ha organizzato un cineforum dedicato al tema di approfondimento dell’anno : il Seminario X di Jacques Lacan intitolato : l’Angoscia.
Gli incontri in tutto sono cinque per interrogare attraverso l’opera cinematografica l’esperienza psicoanalitica secondo la modalità e la presentazione del funzionamento inconscio : non un sapere teorico applicato a delle opere ma la psicoanalisi che tenta di rispondere attraverso il film alle domande che si affollano intorno al tema dell’angoscia che secondo Freud è un Grundphanomen, un problema essenziale della vita psichica. Egli dice che l’angoscia è praticamente impossibile da erfassen, da cogliere.
Nella sua teorizzazione sull’angoscia Freud “la” vede come traduzione nelle sue coordinate energetiche, di liberazione della libido per effetto della rimozione ad una concezione dell’angoscia come segnale per l’Io di fronte ad un’esigenza pulsionale che, vissuta come pericolo esterno, da’ avvio alla rimozione e quindi alla formazione del sintomo.
Freud però non condivideva la visione filosofica dell’angoscia come apertura del soggetto al senso ed ebbe parole molto dure contro i filosofi del suo tempo e precedenti.
Lacan così riparte da Freud e da questa polemica per contestare al maggior teorico e filosofo dell’angoscia, Kierkegaard, che l’angoscia non è un concetto che apre alla metafisica ma un segnale del “reale”.
La funzione freudiana di “segnale” viene conservata ma è articolata all’Altro, così l’angoscia diventa un operatore che precede il desiderio, che è necessaria alla costituzione dell’oggetto del desiderio, quell’invenzione lacaniana designata oggetto piccolo a quella libbra di carne che il soggetto deve cedere nel momento logico di separazione dall’Altro e che continuerà per tutta la vita a dettare le condizioni del suo desiderio.
I film coprono un arco temporale di più di 50 anni, per cogliere come, nella diacronia delle modificazioni sociali e della mutevolezza delle cause fenomenologiche dell’angoscia, sia possibile rinvenire un nucleo strutturale invariato dell’uomo rispetto a quello che Lacan definiva “l’unico affetto che non mente”.
Presenti inoltre in sala che relazioneranno sul film ed esporranno come di consueto la serata :
– Dott.re Fulvio Sorge
Via Benedetto Croce – Napoli
– Dott.re Vincenzo Lago
Via Aldo Moro 31
San Giorgio del Sannio – Benevento