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Anche Mino Izzo bacchetta Nunzia De Girolamo

28/02/2013
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Le elucubrazioni di Nunzia De Girolamo, coordinatrice provinciale del P.d.L , sul risultato elettorale delle elezioni Politiche 2013 per certi versi fanno sorridere ma, anche piangere e lasciano profondamente perplessi per la inconsistenza e superficialità dell’analisi, dice Mino Izzo.

Mino Izzo

Ella, continua il senatore, che non ha mai potuto godere per una propria elezione diretta, si attribuisce la paternità dei voti del Popolo della Libertà, blocco politico-sociale di centro-destra da un ventennio pienamente radicato nel Sannio per merito di tanti di noi, prima di lei, e del suo Presidente Berlusconi che certo non poteva scomparire, ma che è riuscito in maniera straordinaria a resistere attestando la coalizione al 30%. Ella non si sofferma sui dati elettorali, ma come il gatto nella favola del <>, che si appropria di risorse altrui spacciandole per proprie, cerca con le proprie insinuazioni, presunzioni, invettive anche offensive, di rifarsi una verginità politica e far dimenticare come e chi l’ha nominata coordinatrice provinciale giovanile e comunale di Benevento nonché le ha consentito, solo con un accordo imposto dai dirigenti nazionali di essere << nominata>> con un congresso <> appunto coordinatrice provinciale ed ancora di come fu candidata alla Camera nel 2008. Ella ossessionata dall’idea di essere attaccabile ed attaccata da alleati e non, in delirio di onniscienza e onnipotenza contrattacca ed inveisce contro tutti immaginando di poter dare lezioni, quasi dovendosi convincere di valere, politicamente ed elettoralmente, non avendolo mai potuto dimostrare, appunto ed ahimè per Lei, con una propria elezione con la espressione della preferenza. Ella avrebbe dovuto approfondire e spiegare come e perché il P.d.L. nel 2013 ha preso 40.677(28,38%) contro gli 80.548 (49,33%) del 2008 con una perdita secca di ben 40.000 voti, la metà in termini assoluti, nonchè il dato che nel Sannio il centro-destra passa da cinque parlamentari ad uno solo. Per mera deduzione aritmetica si potrebbe azzardare l’ipotesi che tale risultato è frutto della mancata candidatura dei senatori uscenti Izzo e Viespoli, ma certamente non è solo questa la chiave di lettura. Purtroppo, questo è il dato che è impietosamente chiaro: la coordinatrice provinciale ed i dirigenti che sorridono a questi dati, brindando al successo o ad una forte tenuta, fanno solo una becera ed ingannevole propaganda, sottovalutando i problemi ed immaginando che con le parole si possano confondere e nascondere i dati. La constatazione è amara ed ancor di più se si pensa che ella ricerca affannosamente in maniera palese o subdola, con illazioni ed accuse, senza farsi carico delle proprie responsabilità o di quelle del partito di restare sola dichiarando di volersi liberare dei pesi morti (forse si riferisce a sè stessa ) e di essere pronta a “cacciare” ora questi ora quelli, a cominciare dal sottoscritto, così da non doversi confrontare se non con qualche cortigiano di occasione. La sua idea patronale del Partito, come fosse un lascito paterno, al quale far accedere solo i suoi prescelti la porta ad una analisi del risultato elettorale distorta e finisce di scambiare fischi per fiaschi o lucciole per lanterne. Voglio ricordare alla coordinatrice provinciale del Popolo della Libertà in conclusione, che le decisioni di orientamento ed appartenenza politica di ciascun cittadino sono sempre personali, libere, disciplinate da uno Statuto di Partito e non certo imposte o decise da un “ re travicello” qualunque. Pertanto, prenderò le mie decisioni come sempre con serenità e trasparenza, sostenuto ed accompagnato dal conforto di tanti amici disinteressati, senza spinte altolocate o obiettivi di sopravvivenza personale avendo io vissuto da sempre di altre fonti lavorative e non certo di quelle politiche. Continuerò, perciò, ad interessarmi ed impegnarmi per il mio Sannio e per i Sanniti con il sacrificio, la modestia, l’umiltà ed il rispetto verso gli altri: qualità che hanno sempre contraddistinto il mio lungo impegno politico, sperando che esse possano essere fatte proprie da ciascuno di noi per poter offrire un contributo fattivo per uscire dalla crisi epica e politica che vive il Paese.

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