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Viespoli e l’insostenibile leggerezza.

Con la verve di sempre Pasquale Viespoli oggi in conferenza stampa ha toccato diversi punti “scottanti” rispondendo indirettamente a tante affermazioni fatte in questa campagna elettorale.

Tra i vari temi affrontati anche qualche riflessione sul Pit delle scorse elezioni amministrative, progetto non disconosciuto da Viespoli che prende atto però, dal percorso di Mastella, che forse l’errore è stato proprio di allargarlo all’Udeur, tenendo anche conto che la maggiore defezione è venuta dall’elettorato della sinistra e quindi di Carmine Nardone.

Ad una domanda a bruciapelo di un giornalista che vuole sapere se è sua intenzione candidarsi a Sindaco di Benevento, con un sorriso sornione Viespoli ha detto, che lo farà sapere non appena si dimette Fausto Pepe. Nel frattempo però, con nonchalance lancia ilsuo “Progetto per Bene Comune” fatto di gente perbene. E assicura che nei prossimi mesi si lavorerà per aprire discussione sulla politica, sullo sviluppo, sul welfare e sui problemi nei quali si dibatte la città di Benevento.

Nel frattempo Viespoli ironizza su questa sua insostenibile “leggerezza” dovuta alla non candidatura al Parlamento, che l’ho porta a ruota libera ad affrontare diverse problematiche che gli fanno ribadire ancora una volta che non è un problema non essere candidato nel mentre ha qualche difficoltà per via di una appartenenza che, dopo 40 anni, non è più, visto l’incertezza che è in giro. Perchè lui, che ha fatto politica da quando aveva 14 anni e che ha fatto opposizione,  ha capito e dimostrato che fare una buona opposizione non vuol dire fare un altrettanto buon governo.

Tra l’altro, ha detto Viespoli, l’opposizione non va fatta solo sul piano consiliare e,  “difetto di indignazione”  e di  “coscienza civica”  sono le cause dell’assenza di confronto e di dibattito in città, ed il salva Enti ne è la riprova. Bisognava, per Viespoli, così come dice la norma, rateizzare il debito concordandolo con i creditori per eliminare il contenzioso potenziale. Cosa che non è stato fatto e che quindi non esclude che si possano aprire comunque contenziosi.  Tra le molte cose definite “simpatiche”  ci sono anche alcune schede, sempre nel salvaenti, che riportano l’oggetto ma non riportano l’importo. E poi, dice Viespoli, ricordate la neve dello scorso Febbraio ? Non certo le bufere che sconvolgono New York. Eppure sono stati spesi, per somma urgenza, da riconoscere nei 30 giorni successivi, oltre 1 milione di euro!

Non volendo fare il giustizialista, continua, dico però che non si può essere leader se non si condividono le responsabilità, pur se non si hanno in prima persona, con i componenti della propria squadra. Se lo volessi fare, il giustizialista,  sarebbe troppo facile, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa. La verità è che il centro sinistra ha fallito sia al comune che alla provincia perchè occupa il potere e genera la desertificazione del dibattito.

Di cosa parlano, poi si domanda Viespoli: vogliamo parlare del depuratore? E qui attacca l’assessore Iadanza dicendo che non è vero quello che dice fa solo depistaggio, la verità è che si stanno perdendo i finanziamenti. E ancora: il caso Digep? Perchè non si parla del dopo Digep e della Giunta che da indirizzi ? E poi ancora su Piazza Duomo, Piazza Orsini, spina commerciale al Rione Libertà …

Un salto anche in provincia con il caso emblematico della Psaut di San Bartolomeo in Galdo dove a causa della logica della clientela non si compiono scelte giuste.

 Ad una domanda diretta se darà indicazioni per il voto di domenica prossima ha risposto che sarebbe squalificante farlo, significherebbe essersi attorniato da un gregge nel mentre le persone che gli sono intorno sono tutte persone intelligenti che non hanno bisogno di essere indirizzate. Certo, ha aggiunto, non è facile districarsi tra impresentabili ed invotabili presenti sia a destra che a sinistra.