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Io X Benevento: quali sono i risultati trasferiti sul territorio dai candidati al parlamento del Partito Democratico?

10/02/2013
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Dopo Ciro Vallone anche Io X Benevento, Associazionbe direttamente chiamata in causa da Umberto Del Basso De Caro ieri pomeriggio, risponde attaccando le accuse mosse circa le attività poste in essere relativamente alla richiesta di dimissione del Sindaco.

Scrive Schipani : “Al di là dell’inconcludente esercizio demagogico che autorevoli rappresentanti del Partito del mattone, dell’appartenenza, degli affari, poiché di Democratico ci sta ben poco, ancora si accingono a prestare per compensare probabilmente l’ attuale imbarazzo o l’inconsistenza derivata dalla loro pluriennale azione politica-amministrativa di governo della città e della provincia, durante la manifestazione che il Sindaco di Benevento, ha organizzato, ieri pomeriggio, per sostenere i candidati del PD per le prossime elezioni politiche, siamo stati tirati in ballo e definiti sciacalli e falsi moralisti.
Evidentemente, qualcuno si accorge tardi che nella nostra Città esistono anche persone libere, che, al di fuori dei loro affari e del loro esercito militare, rivendicano una moralità lineare, orizzontale, rispetto a ciò che l’evidenza non può più sottacere.
Caro on. Umberto Del Basso De Caro, noi non riceviamo alcun contributo pubblico, alcuna sede gratuita, alcun incarico, e quindi, non era nostra intenzione riempire la piazza, non serve almeno per il momento, riteniamo che una umile delegazione possa tranquillamente trasmettere una mortificazione abbondantemente condivisa. Daremo il nostro modesto contributo a coloro che intendono promuovere una petizione popolare mediante la raccolta di firme, al fine di poter richiedere un referendum.
Piuttosto, ci viene spontaneo chiedere a Lei e agli altri candidati del Partito Democratico, “Veri Moralisti e rispettosi del codice etico”, come si può accettare il sostegno elettorale da persone, ancora iscritte nel vostro partito che sono agli arresti domiciliari o che sono state prima allontanate in maniera cautelativa dalla propria città, poi costrette a firmare in questura, a cui sono stati sequestrati dalla magistratura circa sei milioni di beni e che a proprio carico pendono altri otto avvisi di garanzia? Sareste Voi i veri moralisti? E quali sono i concreti risultati trasferiti sul nostro territorio da Lei che appunto sostiene di possedere una carta d’identità ingiallita per la lunga militanza nelle istituzioni o da coloro che, insieme a Lei, oggi si candidano al parlamento?“.

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