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Bencardino : “Ripartire con il rinnovamento dell’imprenditoria più che sulla promozione!”

17/01/2013
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“Sistema Turismo in Campania: Innovazione, Economia, Futuro” questo il workshop promosso dall’assessorato al turismo della regione Campania. 

 

L’incontro,  organizzato in collaborazione con l’Ept di Benevento, è avvenuto ieri alle 17 : 30 presso la Sala Vergineo del Museo del Sannio, in piazza Matteotti, a Benevento.

I relatori :  la docente dell’Universitaria degli Studi di Napoli “Federico II” Annunziata Berrino ,  il Rettore dell’Università del Sannio, Filippo Bencardino e   De MitaVicepresidente della Giunta Regionale della Campania con delega al Turismo e ai Beni Culturali

Un incontro utile per fornire un quadro completo delle azioni messe in campo e in via di definizione per lo sviluppo turistico del territorio e la valorizzazione dei beni culturali.

L’incontro è stato moderato da Gianni Colucci, giornalista della redazione di Benevento de “Il Mattino”.

L’appuntamento di Benevento  è il terzo del ciclo di workshop territoriali promossi dall’Assessorato al Turismo e ai Beni Culturali della Regione Campania.  L’obiettivo è  di fare il punto della situazione circa le attività, le azioni e gli interventi posti in essere per la promozione turistica e la valorizzazione dei beni culturali sul territorio regionale. Agli incontri, infatti, sono stati invitati operatori del settore, rappresentanti di categoria ed addetti ai lavori.

De Mita ci tiene a sottolineare : ” Dopo gli appuntamenti di Salerno ed Avellino, l’incontro di Benevento rappresenta l’occasione per un confronto sulle possibilità di sviluppo turistico di un’area, il Sannio, che si impone sulla scena regionale per alcune filiere, in particolare quella del turismo culturale, grazie anche alla presenza dell’ultimo sito campano entrato nel Patrimonio dell’ Unesco, del turismo religioso e di quello enogastronomico.”

 Colucci ha poi presentato i veri attori della serata, partendo dalla docente universitaria Berrino, la quale ha fatto una sapiente e magistrale disamina delle problematiche legate al turismo del nostro territorio, soffermandosi sul turismo balneare o del golfo di Napoli e Salerno fino a quello delle aree interne sempre meno affollate di flussi turistici.”Non bisogna dimenticare – puntualizza la docente – le due crisi che abbiamo avuto, intendo quella del ’29 ma anche quella degli anni 70,  che hanno generato un meccanismo difficile. Ma non solo la crisi, anche l’avvento di motori di ricerca sempre più efficientistanno sminuendo l’attività delle agenzie stesse. C’è crisi nei comportamenti di spesa, solo città d’arte mantengono numeri alti e costanti. Poli turistici considerati vecchi, standard di qualità non chiari, prezzi alti, motori di ricerca in sovraffollamento, formazioni inadeguate : queste le problematiche che hanno messo in ginocchio il turismo soprattutto al sud.”

“La problematica sostanziale – conclude la docente – sta nella disomogeneità turistica, dalle montagne alle pianure, il golfo di Napoli e Salerno attraggono il 90 % dei flussi turistici qui al sud; secondo alcuni dati della Camera di Commercio , Benevento ne attrae solo l’1%.

La differenza tra il Nord e il Sud sta proprio nell’efficienza tecnica e territoriale : Milano, Bologna, Torino hanno saputo creare basi forti per il turismo pur non avendo l’intero patrimonio culturale che ha Napoli ad esempio. Forza culturale, impegno e capacità devono essere le basi di un nuovo turismo”.

Per il rettore dell’Università del Sannio Filippo Bencardino :”Più che creare un’accademia o altri studi in questo settore ci vorrebbe imprenditorialità. Punto debole della società. Fare turismo è difficile e non deve essere solo una impostazione settoriale ma bensì un coordinamento di diversi punti di vista. L’Italia è al 5° posto in materia di turismo, un dato che potrebbe continuare a scendere. Come mai le risorse migliori le abbiamo al Sud?E come mai invece il turimo è al nord? Dove c ‘è più industria, dove ci sono più strutture e servizi adeguati è lì che si concentra il turismo. Più che sulla proposta dovremmo pensare all’imprenditorialità, creare strutture ricettive migliori e servizi utili per tutti”.

Filosofico e di alto spessore si è dimostrato anche l’intervento di De Mita che partendo dalla definizione di un fenomeno, ha ricalcato i due interventi sopracitati portando in essere la sua esperienza nel suo comune per cercare di rialzare le sorti del turismo meridionale.

Un turimo sempre più trainato da i 4 poli : Milano, Venezia, Firenze e Roma e il resto” è marginale. Espressione di un paradosso rappresentativo delle scelte fatte dal paese negli anni passati, anche in termini di fondi comunitari.”

“Da un turimo di massa del novecento si è passati ad un turismo di moltitudine. Punto di partenza dovrebbe essere una legge che metta al centro il turimo come fonte produttiva. La promozione dei flussi brevi la fa la Regione,  quella dei flussi lunghi il Governo.

Domani – conclude De Mita –  si discuterà il disegno di legge che abbiamo proposto con il Comune in cui vivo, sperando che il sistema proposto , un sistema più comprensivo possa diventare un sistema trainante ed inerziale per l’economia ma anche il turismo del mezzogiorno”.

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