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Bio… è Facile. Il sapone amico nei secoli !

17/01/2013
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Ottava dispensa di Bio… è facile.

8.Il sapone amico nei secoli
Tra i tensioattivi completamente naturali annoveriamo il sapone. Il sapone si produce facendo reagire assieme acqua, grassi animali e vegetali e una sostanza fortemente basica che nella maggior parte dei casi si tratta di soda caustica (idrossido di sodio) o potassa caustica (idrossido di potassio). Il prodotto è un materiale più o meno solido, ceroso o perlaceo, di un colore che dipenderà dal tipo di grassi usati o da sostanze naturali come miche.
Il sapone è dotato di un forte potere sgrassante, perfetto sia per le pulizie domestiche che, in alcuni casi, per la pulizia della pelle. Il sapone puro, infatti, è troppo sgrassante e arriva a volte a rimuovere non solo lo sporco ma anche parte del MAI. Se l’acqua,poi, è particolarmente dura,ovvero particolarmente ricca di calcare, il sapone può reagire con il calcare formando un deposito grigiastro opaco, insolubile e un po’ untuoso, depositandosi sulla pelle e sui capelli. A molte persone può dar fastidio il lavarsi con il sapone in quanto può lasciare la pelle molto secca e può dare la sensazione che “tira” e in alcuni casi la pelle può screpolarsi e diventa indispensabile l’uso di creme.
In alcuni casi è preferibile il sapone di Marsiglia, da sempre noto e non contente coloranti, conservanti, opacizzanti, addensanti, profumi sintetici e altre sostanze, che presenti in altri prodotti,possono causare problemi alle pelli particolarmente sensibili.
Il sapone puro ricordiamo rispetta l’ambiente e ha un basso impatto ambientale sia in fase di produzione e sia in fase di smaltimento. Uno dei detergenti schiumogeni meno inquinanti.

9.Laviamoci senza tensioattivi
Lo sporco in eccesso sul nostro viso lo possiamo eliminare con un asciugamano di cotone bagnato e strizzato. Basterà semplicemente frizionarlo delicatamente sul viso: questo avrà anche l’effetto di rimuovere le cellule desquamate e di levigare la pelle(effetto scrubbante). Tutto ciò avrà gli effetti sperati se precedentemente ungiamo leggermente la pelle bagnata con l’olio extravergine d’oliva: si tratta della cosiddetta pulizia “per affinità”, perché l’olio grazie alle sue proprietà scioglie lo sporco grasso e il tutto viene assorbito ed eliminato tramite l’asciugamano, che ovviamente andrà lavato. Sicuramente richiede un po’ più di tempo, ma la natura è generosa e ripaga sempre i nostri sforzi.
In natura esistono anche altre sostanze per lavarci. Ad esempio molte farine di cereali sono ricche di sostanze emulsionanti, cioè sostanze capaci di far miscelare acqua e grassi. L’avena è molto conosciuta ed è ricca di potassio e di vitamine del gruppo B. Tra le sostanze minori al suo interno troviamo l’avenina, con proprietà tonificanti, e la auxina, una sostanza vegetale simile agli ormoni. La farina d’avena, comunemente utilizzata in cucina per la preparazione di dolci e di ottime zuppe, può avere altri numerosi utilizzi alternativi, oltre a quelli alimentari, che non sono comunque di poco conto. Essa ci può venire in aiuto nella creazione di rimedi di bellezza completamente naturali che, oltre a rispettare l’ambiente, costituiscono dei validissimi sostitutivi ai comuni prodotti per la cura del corpo. L’avena ha proprietà emollienti, lenitive e rinvigorenti che la rendono un vero toccasana per la pelle.
Se la pelle è irritata a causa di scottature solari o orticaria o dermatiti, o se è particolarmente secca ed avvertite una fastidiosa sensazione di prurito, si può preparare un bagno alleviante, distensivo ed emolliente alla farina d’avena. In un sacchettino d’organza, simile a quelli per confetti e bomboniere, si può mettere della farina d’avena. Chiudete ed immergetelo nella vasca in acqua tiepida poco prima del momento del bagno. Se al bagno preferite la doccia, utilizzate lo stesso sacchettino sulla pelle umida, passandolo con delicatezza sulle zone in cui la pelle è problematica. Si può realizzare anche uno scrub per il corpo unendo tre cucchiai di farina d’avena, un cucchiaio di sale marino integrale fino ed olio d’oliva (o semplicemente al posto dell’olio d’oliva il comunissimo miele). I granelli di sale e d’avena svolgeranno infatti un’azione esfoliante, mentre l’olio (o il miele) contribuirà ad ammorbidire la pelle. E’ ottimo da utilizzare dopo la doccia, quando la pelle è ancora umida.
Si può utilizzare anche quando compaiono dei brufoletti mescolando un cucchiaino di farina d’avena con uno di acqua tiepida fino ad ottenere una cremina da stendere delicatamente sul punto incriminato e lasciarlo agire per tutta la notte, applicando una garzina protettiva. Farà miracoli!
Se vi interessa qualche ricettina cosmetica fatemelo sapere e vedremo cosa ci serve per prepararle assieme.

10.Altre farine per lavarci
La farina di grano saraceno è detta anche bigia per il suo caratteristico colore grigio scuro. Un componente di cui la farina è ricca è la rutina, un composto in grado di prevenire la fragilità capillare. Nel grano saraceno sono anche presenti alcune vitamine del gruppo B e precisamente la vitamina B1, B2, B3, B5 e B6 ed anche la vitamina E.
Ha diverse proprietà : è remineralizzante ed energizzante, consigliato nei casi di affaticamento e deperimento. Grazie alla rutina, ha proprietà antiemorragiche e toniche dei vasi capillari, per cui è consigliato a persone ipertese.
E’ adatta per lavare le mani: ci si bagna le mani con acqua, si versa un cucchiaino circa di farina nel cavo della mano e si strofina la farina formando una crema; se necessario si aggiunge qualche goccia d’acqua. Massaggiare e sciacquare.
Possiamo farci anche la doccia o il bagno nello stesso modo sopraelencato.
È un modo di lavarsi insolito ma pulisce a fondo e lascia la pelle liscia e morbida. Va molto bene per le persone che devono lavarsi le mani molto frequentemente, perché non secca la pelle.
Se vi interessa qualche ricettina fatemelo sapere.

11.Farine in generale
Tutte le farine vanno bene per lavarci, oltre a quelle già elencate ricordiamo anche: farine di legumi (come ceci molto utile per lavare i capelli insieme ad altri prodotti,se volete scoprire questo shampoo ecobio fatemelo sapere), la farina di soia, la farina di riso(emolliente e nutriente per la pelle, si può utilizzare sia negli scrub che nelle maschere di bellezze,se volete saperle fatemelo sapere).
Ricordiamo anche la raffinata e profumata farina di cocco(uguale a quella riso ma con potere esfoliamte maggiore), ideale d’estate in quanto oltre a non essere eccessivamente aggressiva lascia la pelle perfettamente morbida in quanto a contatto con l’acqua dalla farina stessa uscirà qualche goccia di olio di cocco che idraterà la pelle e la lascerà piacevolmente profumata.
Lavarsi con le farine in genere non è difficile: basta strofinarle sulla pelle bagnata e risciacquare. La pelle sarà liscia e morbida e lavata a fondo.
Possiamo anche utilizzare farine di semi oleosi come mandorle, sesamo o girasole. Queste ultime sono particolarmente delicate e restitutive per la presenza di grassi sebosimili che idrateranno oltre a pulire la pelle.

12. Cosmetici in erboristeria
La naturalità è diventata un indicatore di qualità. Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una progressiva vegetalizzazione del cosmetico, per una riscoperta della fitoterapia, perché i prodotti di origine minerale (in realtà derivati dal petrolio) non sono poi così sicuri e quelli di origine animale (tipo shampoo al midollo di bue o alla placenta) fanno paura, in seguito allo scandalo della “mucca pazza” e altro.
Le erboristerie ormai commercializzano al 70% e oltre prodotti cosmetici.
Secondo alcune aziende produttrici, l’erboristeria tradizionale è per questo in estinzione e quindi si deve parlare di “profumeria naturale”.

Attenzione, però, non sempre il naturale è sinonimo di sicurezza, ci sono piante vietate nell’uso cosmetico dal Cosmetic Safety Act del 1989.
Per maggiori informazioni nella prossima puntata analizzeremo : l’INCI e il Biodizionario.

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