Alle volte, nella mia più sfrenata immaginazione, che mi porta a superare i classici limiti dell’ordinaria esistenza, mi immagino il paese che vorrei, scrive Lucia Gangale.
Pago Veiano e la sua isola ecologica, trasformata in un centro polivalente, dotato di una struttura congressuale. E’ talmente grande, alle volte, la voglia di sognare, che mi immagino, nell’ordine: il Palazzo Polvere, da anni in completo decadimento, interamente ristrutturato ed adibito a qualche destinazione d’uso; il palazzo Casalbore – oggi ribattezzato dall’ignoranza dilagante con il brutto nome di “zona Occhio” (orrore!) – pieno di vita e restituito al suo antico splendore; il vecchio edificio delle scuole elementari, fatto costruire negli anni Cinquanta ed oggi abbandonato, adibito a scuola superiore o di Alta Formazione post-universitaria.
Già, e i soldi, si domanda Lucia Gangale ? Con tutti questi amministratori che pietiscono a destra e manca? Magari potrebbe darci cinque giorni della sua paghetta la signora Veronica Lario, che ora, dall’ex marito, di paghetta prende centomila euro al giorno. Bruscolini… per lei non sarebbero proprio nulla. E così il Cavaliere potrebbe vantarsi, per una volta in vita sua, di avere destinato i soldi ad opere di utilità pubblica, ma pubblica nel senso positivo e nobile del termine…
Ma torniamo a quella che è l’isola ecologica. Ci ho immaginato che vi venga costruita una sede congressuale ed un centro polivalente, giusto perché non si dica sempre che qui vecchi e giovani non sanno cosa fare e dove andare, e che in questo paese non c’è e non c’è rimasto nulla, mentre le emigrazioni continuano copiose e sono all’ordine del giorno. Come potete vedere, ho anche realizzato un fotomontaggio, prendendo a prestito il palazzo dei congressi di una nota località turistica italiana. Et voilà! Bell’effetto, vero?
Chissà che tra un centinaio d’anni, conclude Lucia Gangale, la cosa non diventi realtà. Allora, da polverose emeroteche e da archivi telematici si scoverà che qualcuno, la sottoscritta, questa cosa l’aveva già pensata e scritta, con largo anticipo sui tempi. Del resto, sognare non costa niente.