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Indagine Istat, consumi in calo e rinunce delle famiglie italiane per le Feste Natalizie

19/12/2012
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Un’indagine Adiconsum fotografa le alternative e i costi della cena di Vigilia, del Pranzo di Natale e del Cenone di San Silvestro, a casa e fuori casa.

La crisi può scalfire le abitudini più costose, abbattere la spesa per regali, decorazioni e abbigliamento da festa, far rinunciare alle vacanze natalizie: trattandosi di consumi legati a bisogni “secondari” e dunque comprimibili, risentiranno certamente del generalizzato calo della spesa delle famiglie, che secondo i dati Istat del rapporto “Commercio al dettaglio” del 23 novembre 2012 ha fatto registrare un ulteriore calo su base annua pari al 2,4% per i generi non alimentari e dello 0,6% sui generi alimentari.

Peraltro la diminuzione anche in senso qualitativo della spesa delle famiglie appare evidente dal dato (presente nel medesimo rapporto) sull’andamento dei canali distributivi: gli hard discount alimentari guadagnano in un anno il 3%, a discapito delle altre tipologie distributive. Anche la Fiducia dei Consumatori (Istat, 26 novembre 2012) continua il trend negativo già in atto dall’inizio della crisi, mostrando un indice dell’84,8 (base 2005=100): nello specifico, leggiamo a proposito delle varie componenti su cui viene misurato il clima di fiducia “Diminuiscono sia la componente riferita al clima economico generale (da 71,5 a 69,4 l’indice), sia quella personale (da 91,0 a 90,9)”. In sostanza gli italiani sono pessimisti nei loro giudizi e attese sulla situazione economica della famiglia (opportunità attuali e possibilità future del risparmio; opportunità di acquisto di beni durevoli; bilancio finanziario della famiglia), ma anche nei loro giudizi sul contesto esterno, con particolare riguardo alle aspettative sul futuro in termini di occupazione, situazione economica del Paese ecc.

Secondo la Confcommercio (6 dicembre 2012), quello del 2012 sara’ il Natale piu’ difficile degli ultimi anni: la consueta indagine dell’Associazione registra per il 95,4% degli intervistati sara’ un Natale dimesso (dall’80,9% del 2011) ed è prevista una diminuzione della spesa media pro-capite per i regali dai 181 € del 2011 a 164 €.  

Ritrovarsi insieme a tavola è però la tradizione “più forte” e sarà mantenuta anche nelle famiglie più colpite da cassa integrazione, disoccupazione, perdita del potere d’acquisto.

E’ naturale che qualche economia, in una rilevante quota delle famiglie, si farà: si sceglieranno prodotti meno pregiati e costosi, marche commerciali invece delle grandi marche, hard discount invece dei negozi e supermercati, prodotti in offerta invece dei prodotti preferiti, ma a tavola anche in tempi di crisi ci si siede comunque e il menù è come tradizione vuole “speciale”.

Per renderci conto dell’esborso che una famiglia media dovrà affrontare, abbiamo calcolato il costo del “carrello della spesa natalizio”: preparare in casa la cena della Vigilia, il Pranzo di Natale e il cenone di San Silvestro è ovviamente l’alternativa più “a buon mercato”.

Ipotizzando un menù semplice ma completo e basato su piatti che la tradizione italiana tipicamente prevede, abbiamo stilato una lista della spesa e abbiamo rilevato i prezzi su tutto il territorio nazionale, avvalendoci di due canali principali: il servizio di raccolta dati dei prezzi alimentari del progetto SMS Consumatori, che Adiconsum conduce con altre associazioni dei consumatori su incarico del Ministero delle Politiche agricole, e la rete dei rilevatori territoriali Adiconsum, per tutti i prodotti tipicamente natalizi presenti nella lista ma non rilevati nell’ambito di SMS Consumatori. I prezzi riferiti rappresentano la media dei canali di vendita considerati; mercato rionale, negozio di alimentari specializzato e Grande Distribuzione Organizzata (supermercati e ipermercati).

Il prezzo del carrello natalizio rilevato da Adiconsum, per i tre pasti tradizionali di festa, è stato poi raffrontato con il prezzo del medesimo carrello rilevato lo scorso anno. La variazione 2012/2011 è pari a:
· + 4,4% per la cena del 24 dicembre
· + 4,5% il pranzo del 25 dicembre
· +3,92% la cena del 31 dicembre

L’indice Istat per i prezzi al consumo dei prodotti alimentari e bevande indica una variazione del +2,4% da dicembre 2011 ad oggi: dunque il nostro carrello ha subito un incremento superiore all’inflazione.

IL CARRELLO DELLA SPESA DEL PERIODO NATALIZIO

CENA DEL 24 DICEMBRE        
PRODOTTO    Prezzo
2011 (€)    Prezzo
2012 (€)
Acciughe (500 g)    3,23    3,38
Vongole (1 kg)    10,35    10,14
Orata da allevamento (500 g)    5,88    6,17
Capitone (500 g)    6,89    7,10
TOTALE PRODOTTI ITTICI    26,35    26,79

Carciofi romaneschi (6 pz.)    5,40    5,22
Zucchine scure (500 g)    0,95    1,00
TOTALE VERDURE E ORTAGGI    6,35    6,22

Clementine (500 g)    0,90    0,97
Pere abate fetel (1 kg)    1,90    2,30
Noci e nocciole (500 g)     5,07    5,20
TOTALE FRUTTA    7,87    8,47

Pane (500 g)    1,38    1,50
Pasta (500 g)    0,65    0,83
Ricotta di latte vaccino (300 g)    1,79    2,02
Panettone (1 kg)    4,10    4,76
Torrone nocciolato (500 g)    4,71    4,83
Vino (75 cl)    1,88    2,00
Spumante (75 cl)    4,60    4,90
TOTALE ALTRI PRODOTTI    19,11    20,84

TOTALE GENERALE    59,68    62,32

Incremento in valore assoluto 2012/2011: € 2,64 sul totale della spesa.
Incremento percentuale 2012/2011: +4,4 %.

PRANZO DEL 25 DICEMBRE        
PRODOTTO    Prezzo
2011 (€)    Prezzo
2012 (€)
Bovino adulto (arrosto) (1 kg)    12,00    12,20
Bovino adulto (macinato) (500 g)    4,03    4,32
Agnello (2 kg)    23,03    24,00
TOTALE CARNI    39,06    40,52

Insalata cappuccina (500 g)    0,88    0,97
Pomodori insalatari (1 kg)    2,15    2,24
Pomodori rossi a grappolo (1 kg)    1,95    2,06
TOTALE VERDURE E ORTAGGI    4,98    5,27

Arance tarocco (1 kg)    1,50    1,65
Mele golden delicious (1 kg)     1,60    1,72
Noci e nocciole (500 g)        
TOTALE FRUTTA    3,10    3,37

Formaggio parmigiano reggiano (100 g)    1,72    1,86
Mozzarella fior di latte (500 g)    4,35    4,91
Pane (500 g)    1,38    1,50
Tortellini (800 g)    6,80
    6,97
Prosciutto cotto (100 g)    1,67    1,71
Prosciutto crudo comune (100 g)    1,89    1,91
Pandoro (1 kg)    4,71    5,03
Torrone bianco (250 g)    2,90    3,01
Vino (75 cl)    1,88    2,00
Spumante (75 cl)    4,60    4,90
TOTALE ALTRI PRODOTTI    17,65    18,56

TOTALE GENERALE    64,79    67,72

Incremento in valore assoluto 2012/2011: € 2,93 sul totale della spesa.
Incremento percentuale 2012/2011: + 4,52 %.

CENA DEL 31 DICEMBRE        
PRODOTTO    Prezzo
2011 (€)    Prezzo
2012 (€)
Maiale (lombo) (800 g)    6,76    7,36
Cotechino (800 g)    7,21    7,52
TOTALE CARNI    13,97    14,88

Funghi porcini (500 g)    5,96    6,08
Patate (1 kg)    0,90    1,01
Spinaci (1 kg)    2,25    2,37
Pomodori rossi a grappolo (1 kg)    1,95    2,06
Lenticchie (500 g)    1,93    1,98
TOTALE VERDURE E ORTAGGI    12,99    13,50

Ananas (1 kg)    1,80    1,76
Kiwi (500 g)    1,20    1,29
Noci e nocciole (500 g)    5,09    5,20
TOTALE FRUTTA    8,09    8,25

Pane (500 g)    1,38    1,50
Riso arborio (500 g)    1,10    1,17
Formaggio parmigiano reggiano (100 g)    1,72    1,86
Carciofini sottolio (250 g)    3,60    3,68
Salmone affumicato (250 g)    10,13    10,35
Salame (100 g)    15,11    15,43
Prosciutto crudo tipico (100 g)    2,56    2,66
Pandoro (1 kg)    4,71    5,03
Panforte (500 g)    6,17    6,32
Torrone nocciolato (500 g)    4,71    4,83
Vino (75 cl)    1,88    2,00
Spumante (75 cl)    4,60    4,90
TOTALE ALTRI PRODOTTI    57,67    59,73

TOTALE GENERALE    92,72    96,36

Incremento in valore assoluto 2012/2011: € 3,64 sul totale della spesa.
Incremento percentuale 2012/2011: + 3,92 %.

Le feste al ristorante o a casa con il catering

Volendo spendere un po’ di più ed avere piatti più sofisticati, o comunque preparati da un cuoco professionista, si può chiamare un catering o uno dei tanti ristoranti tradizionali che si sono organizzati per offrire il pasto delle feste “a domicilio”. O ancora si po’ andare in un ristorante: la maggior parte per i giorni di festa offrono un menù a prezzo fisso, che sorprendentemente si è rivelato abbastanza economico, riferito al costo “alla carta” dei medesimi locali, come dire che per le feste si cerca di sostenere la domanda.

Costo del pranzo di Natale e del cenone di san Silvestro preparati in casa, acquistati in catering o al ristorante (livello medio, con menù fisso), per 4 persone.

Menù    Preparato a casa    A casa con catering
Ristorante a Milano    Ristorante a Roma    Ristorante a Napoli
Pranzo di Natale    Antipasto,
2 primi,
1 secondo,
1 contorno, vino, acqua
dolce e caffè, spumante    € 17/pers.

€ 68    Medio: € 30/pers.

€ 120    Min: € 38/pers.
Max: € 75/pers.
Medio: € 49/pers

€ 196    Min: € 35/pers.
Max: € 75/pers.
Medio: € 44/pers.

€ 176    Min: € 30/pers.
Max: € 65/pers.
Medio:€ 41/pers

€ 164
Cenone di San Silvestro    Antipasto,
2 primi,
1 secondo,
1 contorno, vino, acqua
dolce e caffè, spumante
+ cotechino e lenticchie a mezzanotte    € 24/pers.

€ 96    Medio: € 30/pers.

€ 120    Min: € 40/pers.
Max: € 120/pers.
Medio: € 75/pers.

€ 300
    Min: € 50/pers.
Max: € 115/pers.
Medio: € 75/pers.

€ 300

Min: € 45/pers.
Max: € 100/pers.
Medio: € 68/pers.

€ 272

Il cenone di San Silvestro (31 dicembre) nei locali e nei ristoranti è notevolmente più costoso del pranzo di Capodanno, sia perché più richiesto, che per l’abbinamento a intrattenimenti musicali o spettacoli, per il brindisi aggiuntivo di mezzanotte, i cotillons ecc.

A differenza della spesa per il ristorante, il pasto preparato in casa, nel caso il numero dei commensali sia maggiore, beneficia di alcune economie di scala, ad esempio per l’acquisto di confezioni più grandi a prezzo più vantaggioso di quello che abbiamo considerato.

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