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La “Juana Major” inaugurata ieri sera alla Cattedrale dopo i lavori di restauro

19/12/2012
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Suggestiva cerimonia di inaugurazione della Porta di Bronzo del Duomo di Benevento ieri sera con S.E. Monsignor Mugione visibilmente emozionato.

Cattedrale di Benevento

Sicuramente non c’è stata la stessa folla della cerimonia di riapertura della Cattedrale ma l’evento è sicuramente di pari importanza. Ricollocare la “Juana Major” restaurata e dare la possibilità di visitare l’Ipogeo, ossia la parte sotterranea del Duomo, almeno in parte, doveva però essere un occasione di orgoglio per la città di Benevento ma così forse non è stato.
Presenti alla funzione le massime autorità istituzionali di Benevento e tre vescovi :monsignor Francesco Zerrillo, monsignor Serafino Sprovieri e monsignor Orazio Soricelli.
In una serata fredda, intorno alle ore 17,00, sul sagrato della Cattedrale è iniziata la cerimonia che, come annunciato, ha avuto due momenti distinti: l’inaugurazione all’esterno della Cattedrale con il saluto poi delle autorità all’interno con intervalli musicali, e la visita dell’ipogeo
sotterraneo la cui apertura ufficiale al pubblico avverrà dall’otto gennaio 2013 in avanti.
E, come dicevamo, visibilmente emozionato, S.E. monsignor Mugione ha detto prima di entrare in Cattedrale :”Quanti varcheranno la porta di Dio in una serata con una temperatura decisamente più fredda rispetto a quella delle serate precedenti ma per fortuna senza pioggia, segnano con docilità la voce di Dio che dice: Io sono la porta della vita eterna.I fedeli che varcano questa soglia saranno accolti dal Padre”.
All’interno della Chiesa, prima di andare all’altare con il saluto delle autorità, è stata scoperta una lapide ricordo di quanti si sono prodigati per l’evento.
Sull’altare poi hanno portato il loro saluto il sindaco Fausto Pepe, il Presidente della Provincia Aniello Cimitile, il vice prefetto vicario Rita Cirelli, il il rappresentante regionale della Conferenza Episcopale Italiana per i Beni Culturali, mons. Ernesto Rascato e poi Vega De Martini ed Adele Campanelli delle Soprintendenze e quindi per la “Domus Dei”, la società che ha realizzato la nuova Porta di Bronzo, suor Elisa Rossetti, amministratore e suor Agar Loche, direttrice artistica.
Il saluto iniziale è stato di don Mario Iadanza che nel porgerlo ha spiegato il perchè della scelta del 18 Dicembre quale giorno per l’inaugurazione, ricordando quando aveva già anticipato S.E. monsignor Mugione in conferenza stampa ad ottobre, e cioè che il 18 Dicembre si celebrava la Festa Mariana nel giorno ottavo prima della nascita di Gesù così come descritto nel manoscritto 18 conservato nella Biblioteca Capitolare.
Per Rita Cirelli Benevento è una piccola città ma ricca di storia alla quale fa eco il Sindaco Fausto Pepe che ricorda come si sono valorizzati i Beni Culturali con la collaborazione della Chiesa negli ultimi decenni. Oggi ha detto Pepe è un momento importante perchè la Cattedrale è il luogo di culto più importante e la Chiesa è importante per la città perchè la città stessa e la Chiesa si sono aiutati nei momenti più bui e difficili della nostra storia. A partire dai bombardamenti del 1943 che rasero al suolo il Duomo con i duemila morti che diedero alla citta la Medaglia d’oro al Valor Civile, all’opera di Pietrantonio, di Viespoli, dell’arcivescovo Sprovieri fino a giungere ai giorni d’oggi, al sindacato di Pepe appunto che è riuscito a far arrivare un contributo europeo che ha dato una mano determinante per il restauro di questa struttura sita in un’area nodale importante. E l’importanza dice Pepe, è testimoniata dal restauro di altri siti, come l’arco del Sacramento, area Teatro Romano, Santa Sofia, tutti incrocianti con i beni della Chiesa. Bisogno però concludere il percorso, chiudere il cerchio con il Museo Diocesano, il completamento dell’Ipogeo e le due Biblioteche, La Pacca e la Capitolare. Un grazie di vero cuore Fausto Pepe lo ha rivolto all’arcivescovo Andrea Mugione ed a mons. Mario Iadanza per il lavoro svolto.
Aniello Cimitile ha esordito dicendo: ” Siamo abituati a partecipare a tante manifestazioni ma alcune di esse vanno al di là del piacere di esserci. Qui stasera si avverte che sta avvenendo qualcosa di una importanza storica eccezionale. Forse in questo momento è questo l’avvenimento più importante dell’intero Mezzogiorno d’Italia. Quando non ci saremo più, tutto questo ci supererà e continuerà a vivere”.
E’ poi intervenuto mons. Ernesto Rascato che ha puntato il dito sul concetto del bello che può salvare il mondo, dove nel bello si richiamano tutte le arti, pittoriche, musicali, archeologiche etc.
Altra presenza di importanza “storica ” è stata quella di Lorenzo Daniele che subito dopo il bombardamento del 43′ recuperò le formelle, gravemente danneggiate, ferendosi ad una mano ed al quale è stata consegnata la riproduzione di una formella.
Quindi è stata la volta della rappresentante della Soprintendenza ai Beni Ambientali Vega De Martini, di suor Elisa Rossetti, amministratrice della Domus Dei, di suor Agar Loche,direttrice artistica delle Pie Discepole del Divin Maestro della famiglia Paolina e di Adele Campanelli della Soprintendenza Archeologica. Durante gli interventi ci sono state le esibizioni di Carmen D’Ambrosio all’organo, Alessandro Fusco alla Tromba e del Coro della Cattedrale diretto da monsignor Lupo Ciaglia.
A concludere gli interventi è stato proprio S.E. monsignor Andrea Mugione che, accortosi dell’ora tarda e del freddo pungente che si avvertiva in Cattedrale ancora senza riscaldamento, ha preferito demandare alla pubblicazione sul giornale della Chiesa il suo intervento e per premiare tutti i fedeli che erano rimasti in chiesa fino a quel momento ha consentito loro la visita dell’Ipogeo, inizialmente riservata solo alle autorità ed alla stampa.

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