Figlia spirituale del frate stigmatizzato è stata la prima suora ad essere proclamata Beata. Madre Maria Crocifissa del Divino Amore è la zia dei fratelli viventi Angelo e Giuseppe Gargani (storico politico della Dc).
di Lino Santillo
Madre Maria Crocifissa del Divino Amore al secolo Maria Gargani. È stata la prima figlia spirituale di Padre Pio a diventare beata. La Chiesa la ricorda il 23 maggio. Ricordiamo che, Maria Gargani nacque a Morra Irpina (divenuta in seguito Morra De Sanctis (Av) il 23 dicembre 1892, da Rocco Gargani e Angiolina De Paola. Nel 1913 conseguì il diploma magistrale, diventando poi maestra, come il padre e le sorelle. Nel 1915 divenne figlia spirituale di Padre Pio, che incontrò nell’aprile del 1918, quando lui passò per il convento di San Marco la Catola, località dove lei insegnava. Ci è pervenuto il loro epistolario, con sessantasette lettere scritte dal Santo di Pietrelcina. Nel 1913 si era iscritta all’Ordine Francescano Secolare, e in seguito all’Azione Cattolica. Consigliata dai suoi direttori spirituali si dedicò all’apostolato, insegnando il catechismo ai bambini e assistendo i malati. Intanto maturava la sua vocazione e, ispirata durante la preghiera come racconta nel suo diario, comprese di dover avviare un nuovo Istituto di suore: l’11 febbraio 1936 monsignor Giuseppe Di Girolamo, vescovo di Lucera, autorizzò la costituzione della Pia Unione delle Suore Apostole del Cuore Eucaristico di Gesù nell’ex convento di Santa Maria della Sanità a Volturara Appula. La nuova famiglia religiosa si dedicava all’istruzione religiosa e all’istituzione di scuole materne per i bambini e professionali per le ragazze. Nel 1945, col benestare del cardinale Alessio Ascalesi, arcivescovo di Napoli, Maria trasferì la Casa madre da Volturara Appula a Napoli. Il 18 aprile dello stesso anno prese i voti, diventando suor Maria Crocifissa del Divino Amore. Il 20 giugno 1956 la Pia Unione divenne Congregazione religiosa di diritto diocesano, prendendo il nome di Suore Apostole del Sacro Cuore e diffondendosi in Campania, Puglia, Molise, Lazio e Sicilia. Suor Maria morì il 23 maggio 1973, a 81 anni, e il suo corpo è custodito nella cappella della Casa madre di Napoli, nel quartiere di Capodimonte. Il 12 settembre 1988 ebbe inizio la fase diocesana del processo di beatificazione, conclusa il 16 maggio 2002. La “Positio super virtutibus”, preparata nel 2007, fu sottoposta nel 2013 all’esame dei membri della Congregazione delle Cause dei Santi. Il 7 luglio 2017 papa Francesco autorizzò la promulgazione del decreto con cui la Serva di Dio Maria Crocifissa poteva essere dichiarata Venerabile. Ai fini della beatificazione la Chiesa cattolica ha considerato miracolosa la guarigione della quarantaseienne Michelina Formichella, domestica di Torrecuso (Bn), affetta da un tumore maligno al piloro. Il 22 luglio 1975 i medici la operarono, ma interruppero l’intervento perché la trovarono piena di metastasi e dovettero ricucirla senza asportare nulla. Le furono dati tre mesi di vita, dal momento che la neoplasia si era diffusa al fegato, al pancreas e al mesocolon. Il 5 agosto fu dimessa senza speranze dall’ospedale. Durante la malattia la donna non aveva smesso d’invocare madre Maria Crocifissa, che aveva conosciuto[3] e di cui era devota, e due mesi dopo il ritorno a casa la sognò mentre le preannunciava la guarigione. Al risveglio non aveva più alcun sintomo, e in breve tempo poté tornare al suo lavoro. La donna morì nel 2015 per un infarto del miocardio, senza aver mai avuto ricadute nella precedente malattia. Il 26 gennaio 2018 papa Francesco ha riconosciuto che la guarigione era da ritenersi inspiegabile, completa, duratura e ottenuta per intercessione della Venerabile Maria Crocifissa del Divino Amore, la cui beatificazione è avvenuta il 2 giugno 2018. È stata la prima figlia spirituale di Padre Pio a diventare beata. La Chiesa la ricorda il 23 maggio. “Per la prima volta, l’insigne reliquia del corpo di madre Maria Crocifissa del Divino Amore, al secolo Maria Gargani, – dichiara Stefano Campanella Direttore TeleradioPadrePio – il 2 giugno, nel quinto anniversario della beatificazione, la beata Maria Crocifissa ha lasciato la casa madre del suo istituto delle Suore Apostole del Sacro Cuore, a Napoli, e portata nel paese natio: Morra De Santis, in provincia di Avellino, dove è rimasta fino al 4 giugno. Custodito e venerato nella Parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, dove Maria Gargani ha ricevuto i Sacramenti dell’iniziazione cristiana”. L’annuncio è stato dato nei giorni scorsi dalla superiora generale della Congregazione, madre Hortense Yameogo, durante il ringraziamento espresso nella chiesa di San Pio, in San Giovanni Rotondo, al termine della solenne Concelebrazione eucaristica presieduta dal card. Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, per commemorare il cinquantesimo anniversario della nascita al Cielo della Beata”. “Il luogo in cui oggi stiamo celebrando la santa Messa – ha affermato il cardinale Semeraro – ci ricorda anche la figura mistica di san Pio da Pietrelcina, del quale la nostra la Madre Gargani fu figlia spirituale e del quale conservò come reliquie le lettere: “Ebbi relazione con Padre stimmatizzato per diverso tempo – ha lasciato scritto nella sua Autobiografia – e ricevevo quelle sue lettere, scritte con la destra piagata e, forse, non senza dolore, che mi producevano un benessere sensibile e mi facevano versare lacrime di gioia. Le lettere erano sempre da me custodite come reliquie”». «Padre Pio – ha concluso il Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi – può a buon titolo essere descritto come “l’uomo della speranza” perché non soltanto era l’uomo della speranza e della fiducia totale in Dio, ma pure perché infondeva queste virtù in tutti quelli che lo avvicinavano, con le parole e con l’esempio. Ed è pure modello di fortezza» e «la nostra Beata imitò anche nell’esercizio della virtù della fortezza il suo padre spirituale». In prima fila, nell’assemblea, erano presenti gli unici due nipoti ancora in vita di madre Maria Crocifissa del Divino Amore: Angelo e Giuseppe Gargani. La Celebrazione è stata preceduta da una cerimonia civile: l’intitolazione di una piazza della cosiddetta “zona internazionale” di San Giovanni Rotondo a Maria Gargani, con gli interventi del sindaco Michele Crisetti e della stessa Superiora generale, con la partecipazione dell’ambasciatore del Burkina Faso presso la Santa sede, sig. Régis Kévin Bakyonoalle, dei sindaci di Morra De Sanctis, Volturara (Fg) e Pescopagano (Pz). La benedizione della lapide che denomina l’ampio spazio pubblico è stata impartita dal card. Semeraro, alla presenza dell’arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo, padre Franco Moscone, del Ministro provinciale dei Cappuccini e di una delegazione di suoi confratelli. L’evento è stata l’occasione per l’adesione formale del Comune di Morra De Sanctis, con la sottoscrizione da parte del sindaco Vincenzo Di Sabato, all’associazione di comuni per il cammino religioso denominato “Via della Fede di San Pio”. La giornata commemorativa è stata anticipata di due giorni rispetto all’effettiva ricorrenza per farla coincidere con la domenica e permettere una più ampia partecipazione. È stata, inoltre, preceduta da un triduo di preparazione, iniziato il 18 maggio, alle 17,30, con la Celebrazione del transito della Beata, presieduto da fr. Nicola Monopoli, responsabile della pastorale giovanile del Santuario, durante la quale la Superiora generale ha portata all’altare una reliquia della Fondatrice, consistente in alcuni capelli e in un frammento del cuoio capelluto, che è rimasta a San Giovanni Rotondo fino al 21 maggio. È seguita, alle ore 18, la santa Messa presieduta da fr. Francesco Dileo, ministro provinciale dei Frati Minori Cappuccini della Provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio, che ha incentrato l’omelia sul tema: “Maria Gargani e i padri Benedetto e Agostino da San Marco in Lamis”. Nei due giorni seguenti la Celebrazione vespertina è stata officiata: il 19 maggio da don Donato D’Amico, vicario generale della Diocesi di Lucera – Troia, che ha delineato “L’origine della vocazione di Maria Gargani alla vita religiosa e alla fondazione dell’Istituto”, e il 20 maggio dall’arcivescovo di Manfredonia – Vieste – San Giovanni Rotondo, padre Franco Moscone, che si è soffermato sul legame spirituale tra “Maria Gargani e Padre Pio”.
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