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Continuano i reati di “frode informatica” e “truffa on line”. Brillante operazione della Polizia Postale di Benevento

29/10/2012
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L’operazione giudiziaria condotta dalla Sezione di Polizia Postale e delle Comunicazioni di Benevento, è stata sapientemente diretta dal Sostituto Commissario della Polizia di Stato Giovanni DE LUCIA.

Dodici persone, fra i quali quattro sanniti (tre uomini ed una donna, C. M. di anni 18, B. E. di anni 34, P. L. di anni 32 e F. P. di anni 28), responsabili a vario titolo dei “reati di frode informatica” e “truffa online”, sono state denunciate alle competenti autorità giudiziarie di varie Procure Italiane al termine di un’articolata operazione di polizia giudiziaria condotta dalla Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Benevento diretta del Sostituto Commissario della Polizia di Stato Giovanni DE LUCIA.
Gli altri otto denunciati, tra cui due cittadini rumeni e due donne, risultano residenti nel pistoiese (S. G. anni 28), nell’aretino (F. M. anni 19), nel ternano (S. C anni 25), nell’anconetano (P. V. anni 31), nel campobassano (G. G. anni 27 e B. M. G. anni 47) e nel catanese (A. S. anni 20 e C. R. anni 32).
Dalle risultanze investigative acquisite nel corso delle indagini è emerso, che in più casi, i rei offrivano a senzatetto, tossicodipendenti e persone indigenti una cinquantina di euro per acquistare carte Postepay e sim card da utilizzare poi per operare numerose truffe sulle maggiori piattaforme online di commercio elettronico (e-Bay, subito.it e Kijiji).
Mediante “falsi profili” venivano così posti in vendita oggetti inesistenti e particolarmente “appetibili” dagli utenti in rete.
“Accalappiati” i potenziali acquirenti, i falsi venditori chiedevano il pagamento della merce mediante ricarica Postepay e per dissipare il sospetto di un’eventuale truffa si facevano contattare su una delle sim intestaste ai prestanome.
Una volta che l’acquirente effettuava la ricarica, il denaro veniva ritirato direttamente agli sportelli postamat mentre e contestualmente i truffatori scomparivano dalla rete abbandonando i “profili utilizzati”. Le altre sim card e le Postepay invece venivano utilizzate per “monetizzare” i proventi del “phishing”.
Attraverso mail “trappola” alcuni utenti in rete erano indotti a visitare siti clone dei propri istituti di credito.
Accettata la connessione alle pagine web truffaldine ed inserite le proprie credenziali di accesso ai conti correnti online, in pochi minuti, le vittime si vedevano prosciugare discrete somme di denaro.
Mediante connessioni telematiche estere i soldi sottratti venivano in parte utilizzati per ricaricare le schede telefoniche e le carte postepay intestate ai prestanome ed in parte utilizzati per effettuare giocate sui siti di poker online, dove, chi vinceva la mano era normalmente un complice dei rei.
Sempre al fine di far perdere le tracce del denaro illecitamente acquisito, i due cittadini rumeni denunciati, spacciandosi per procacciatori di ricariche radiomobili, proponevano ad ignari connazionali e cittadini stranieri di ricaricare loro le proprie utenze ad un prezzo inferiore rispetto a quello del taglio di ricarica.
Una volta effettuata la ricarica i due “procacciatori” pretendevano il corrispettivo in denaro contante.
Molti gli stranieri truffati con questa modalità.
La maggior parte dei dodici denunciati risulta avere a già carico diversi precedenti di Polizia per reati specifici.
Sono tuttora in corso ulteriori approfondimenti investigativi finalizzati ad identificare eventuali complici dei rei la cui attività criminale ha fruttato loro diverse decine di migliaia di euro.

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