Uil: richiesto urgente incontro sulle modalità per lo svolgimento del lavoro agile e del telelavoro

La Segreteria territoriale della Uil Federazione Poteri Locali di Benevento in una nota inviata al segretario generale del comune di Benevento, Riccardo Feola, ai dirigenti comunali Catalano, Verdicchio, Santamaria, Ambrosio, Iadicicco e Perlingieri, nonché al sindaco della Città di Benevento, Mario Clemente Mastella, ha richiesto un urgente incontro per discutere delle modalità per lo svolgimento del lavoro agile e del telelavoro.

Questo il testo della richiesta: <<La scrivente Segreteria Uil Federazione Poteri Locali sottolinea che “lavoro agile” non è che la traduzione letterale dell’inglese smart working. Concentriamoci ora sulla differenza ben più sostanziale che esiste tra smart working o lavoro agile, e il telelavoro. Entrambe le modalità sono rese possibili grazie all’utilizzo di strumenti informatici e telematici. Questi ultimi consentono di svincolare lo svolgimento del lavoro dalla localizzazione geografica. La differenza sta in come queste modalità sono regolate e il grado di flessibilità che ne consegue. Il lavoro agile si definisce come una forma di lavoro da remoto (o a distanza). Su accordo stipulato con l’azienda, il dipendente potrà eseguire le proprie mansioni in luoghi differenti da quelli che normalmente si prestano allo svolgimento del lavoro grazie all’utilizzo di strumenti e canali telematici.

In base al tipo di contratto possiamo distinguere almeno tre tipi di lavoro agile, caratterizzati da diverso grado di flessibilità:
1.     lavoro agile autonomo: è la tipologia di lavoro agile che prevede maggiore libertà, dal momento che il lavoratore può pianificare in libertà il proprio lavoro;

2.     lavoro agile parasubordinato: in questo caso il lavoratore non avrà la possibilità di organizzare il lavoro in maniera libera perché dipenderà, almeno in parte, dalla coordinazione con il committente del lavoro;

3.     lavoro agile subordinato: questa è la tipologia che prevede minore flessibilità in quanto il lavoratore si troverà sotto la direzione più stretta del datore di lavoro.

Un dipendente con contratto di lavoro agile non sarà più obbligato a recarsi tutti i giorni sul luogo di lavoro. Generalmente, si suppone che un dipendente con contratto di lavoro agile abbia una posizione fissa, che però è diversa dall’ufficio o la sede di lavoro. Infatti, la postazione da cui il lavoratore praticherà il proprio mestiere viene definita e dichiarata nel contratto di lavoro. Allo stesso modo della postazione, anche l’orario di lavoro viene esplicitato sul contratto. Il lavoro agile può anche essere discontinuo. Ciò significa che i lavoratori potranno decidere di recarsi a lavorare, uno o più giorni a settimana o al mese, nella sede aziendale. Normalmente il lavoro agile viene effettuato a domicilio una volta che l’impresa avrà fornito l’accesso al server aziendale e tutti gli strumenti necessari per garantire il corretto svolgimento del lavoro. L’esecuzione del lavoro avviene attraverso l’utilizzo di apparecchiature tecnologiche. Di solito gli strumenti utilizzati sono computer fissi, laptop, tablet, cuffie professionali.

Va ricordato però che esiste anche una tipologia di lavoro agile a cui ci si riferisce prevalentemente definendola “telelavoro offline”. In caso di lavoro agile offline gli strumenti elettronici e la connessione a Internet non saranno dei requisiti fondamentali ai fini dello svolgimento del lavoro. Il lavoratore riceverà incarichi e istruzioni sul lavoro da portare a termine. Una volta ultimato, il prodotto finale del lavoro potrà essere consegnato per via telematica o fisicamente dal lavoratore al richiedente.

Questa l’interpretazione del Ministero del Lavoro dello smart working: “Il lavoro agile (o smart working) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro; una modalità che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività”.

Tenuto conto che il Comune di Benevento vorrebbe interrompere ogni tipo di lavoro che non presupponga la presenza fisica in Ufficio, chiediamo che venga convocato un urgente incontro con le rappresentanze sindacali al fine di ricercare un’intesa che consenta, specialmente per le lavoratrici, una modalità di lavoro non necessariamente sempre in presenza>>.

“C’è l’esigenza di discutere immediatamente di questo tema delicato – avverte Giovanni De Luca, segretario generale della Uil Fpl sannita – molto avvertito dai lavoratori e dalle lavoratrici del comune di Benevento. Non vorremmo che con l’amministrazione Mastella si creasse un braccio di ferro, se rimanesse chiusa a ogni proposta di miglioramento. Nei prossimi giorni dobbiamo far sentire la compattezza unitaria delle organizzazioni sindacali, della Rsu e delle lavoratrici e dei lavoratori”.

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