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Pesco Sannita. Pro – Loco: bilancio positivo per le festività natalizie

Circa 1000 persone per la serata “Festa al Borgo” con la partecipazione “A’ Paranza ro’ Tramuntan”. Laudato : “sono state serate memorabili, dove tutti hanno partecipato. Un sentito grazie a tutti”.

di Lino Santillo

Bilancio più che positivo per la Pro – Loco di Pesco Sannita presieduta da Guglielmo Laudato. Diverse le serate fantastiche  e di grande attrazione per l’intera collettività , organizzate con particolare cura e professionalità dal gruppo della Pro – Loco unitamente ad altre associazioni presenti sul territorio. Una sinergia che dura da diversi anni e che rappresentano il fiore all’occhiello di tutta Pesco Sannita. Ovviamente, il tutto organizzato unitamente all’amministrazione comunale, con il consueto beneplacito del sindaco Nicola Gentile come pure di assessori e consiglieri comunali. Una serie di serate e di manifestazioni natalizie che hanno visto la presenza di bambini, ragazzi, giovani, adulti e anziani, come pure di cittadini di altri comuni che hanno apprezzato le varie serate organizzate dalla Pro- Loco. Serate natalizie di grande attrazione, legate alla solidarietà, ai giochi per i più piccoli, alla degustazione, al gioco della tombola, il tutto con la consueta degustazione di prodotti tipici locali. Naturalmente, sempre in maniera gratuita, dove tutti hanno apprezzato e trascorso serate indimenticabili e con grande serenità e aggregazione. La serata “principe” è stata senza dubbio “Festa al Borgo”, una prima edizione che hanno visto la collaborazione di altre associazioni oltre alla Pro – Loco, quali Pesclum, Forum Giovani e Centro anziani.

“Nel corso della serata, – ha dichiarato il presidente della Pro – Loco Guglielmo Laudato – vi è stata musica dal vivo, falò e degustazioni con prodotti della tradizione contadina. Il tutto, con la tanto attesa partecipazione del gruppo “ A’ Paranza rò’ Tramuntan”. Circa 1000  persone hanno invaso il nostro paese per tuffarsi e partecipare  a tale tipo di musica popolare, molto attesa e apprezzata da tutti i convenuti. E’ stata una serata spettacolare e indimenticabile con larga partecipazioni di cittadini arrivati anche dai paesi limitrofi.  E, poi la grande sinergia che si è instaurata tra le quattro associazioni è stato l’elemento cardine di tutta la serata. Per cui, tale successo va ascritto anche e in particolare al sindaco Nicola Gentile e all’intera amministrazione comunale, che ci hanno sempre supportati nell’arco del periodo natalizio, come pure durante tutto l’anno. Questo a significare la stima reciproca e l’impegno che ogni associazione pone a totale servizio della collettività e anche per tutti coloro che visitano e apprezzano il nostro paese nel corso delle manifestazioni di ogni genere nell’arco di ogni anno. Un ringraziamento doveroso a tutti i soci della Pro – Loco e a coloro che si sono impegnati per la fattiva riuscita di tutte le manifestazioni natalizie, come pure un doveroso grazie anche ai giovani del servizio civile sempre puntuali e professionali nel corso di ogni manifestazione”. Come dicevamo, la parte del leone nel corso della splendida serata dedicata alla “Festa al Borgo” è stato senza dubbio il gruppo  “A’ Paranza ro’ Tramuntan”. La tradizione della Tammurriata sopravvive anche nell’antica Tramonti – provincia di Salerno – nel borgo di Corsano per merito de “’A paranza do tramuntan” guidata da Isidoro Caso che nella sua cantina-museo – dove sono esposti gli strumenti musicali contadini accanto ai salumi di casa – ricorda con un approccio narrativo la genesi di questa particolare forma di balli su tamburo (tammorra). Mentre ti spiega l’origine cilentana dei semi di grano di un viscuotto locale, Caso, parte dall’antica origine romana e medievale di questa forma d’arte che è soprattutto un modo che avevano i contadini per stare bene assieme e che in Costiera amalfitana assume anche una forma di difesa comune avverso le scorrerie saracene. Dopo una pasta e fagioli con le cotiche che farebbe risuscitare anche i morti, Caso, passa alla dimostrazione pratica proponendo anche una tarantella di Pagani che si suona con le sole castagnette, la tammorra e con il contributo esterno di un triccheballacche. Completano il trio i danzatori: la napoletana Dora Galiero originaria de la Sanità ed il locale Raffaele Venosi. “La tammurriata è una cosa che s’hanna inventata i contadini per stare in grazia di Dio, nun è nient’ di eccezionale!”, questa la definizione che Caso dà della Tammuriata dell’agro nocerino – “la regina delle tammurriate”, che segue alla tarantella – definizione che forse farebbe storcere il naso a molti antropologi. Vagno, Avvocata, Pagani, Pimonte, Lettere, questi i luoghi fisici dove la tammurriata sopravvive – “paese che vai tammurriata che trovi”. L’origine romana degli strumenti di questa danza popolare popolare è certificata dal ritrovamento di un antico tamburo in un mosaico degli Scavi di Pompei – “’o stesso tamburo e 42 centimetri comm’ ‘ a chisto che ‘e cimbali e con un doppio flauto di canna” -: quindi già nel 79 d.C. questi strumenti costituivano la base di un divertimento contadino. “La nostra tammurriata è una danza di che nasce sul suolo: quando i contadini di Tramonti, Scala, Ravello – da tutti i punti dei Monti Lattari – scendevano al mare per difendersi dalle incursioni dei saraceni: il ritmo era un tam tam che annunciava i briganti, ed è l’unica tammurriata che si può suonare con cento tamburi assieme perché ha una sua struttura similare. Era un ritmo tribale che serviva a scacciare gli invasori. Ecco perché ancora oggi il lunedì dopo la Pentecoste tutti gli abitanti della Costiera amalfitana salgono al Santuario dell’Avvocata per ricordare quei tempi di coesione e difesa con una danza che nasceva come sfida e diventava sfottò e che ora costituisce una tammurriata storica. Il nostro santo protettore è San Vincenzo Ferreri, ‘O munacone – molto miracoloso – che noi non festeggiamo solo il 5 di aprile ma anche e soprattutto il lunedì in Albis, ma è nei giorni dell’Avvocata “che si pumpea”. Senza dubbio, una serata di grande attrazione e particolare aggregazione che hanno coinvolti tutti i convenuti arrivati a Pesco Sannita.