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Azione Cattolica diocesana, un tempo estivo prezioso quello speso per gli altri attraverso i campiscuola

In Azione Cattolica il cuore del tempo estivo del riposo e delle vacanze si coniuga soprattutto con i campiscuola, vale a dire con l’esigenza di vivere e di far vivere, per più giorni consecutivi, un’esperienza comunitaria di condivisione, preghiera, riflessione e testimonianze. Le singole esperienze degli “io” fuse in un’esperienza di “noi” arricchente e formativa, che matura e migliora il cammino nella propria vita e nella propria comunità. Cammini fatti di amore e sofferenza, speranza e resilienza. E’ il viaggio sulla barca della vita che solca i mari di una storia e di un’umanità in cammino, con tanti talenti e tanti limiti. Due i campi organizzati dall’Azione Cattolica diocesana, quello dell’ACR per i ragazzi delle medie a San Gregorio Matese, e quello Giovani per giovani dalle Superiori ai 30 anni svoltosi a Minturno (in provincia di Latina). Testimone d’eccezione e compagno di viaggio dei 60 ragazzi del camposcuola ACR, provenienti dalle diverse comunità parrocchiali della nostra Diocesi, Abramo. Le tappe della vita di Abramo sono state ascoltate nella Parola e attraverso una narrazione drammatizzata, vissute nella preghiera e negli spunti di riflessione dell’assistente diocesano don Ionut Pirtac, concretizzate nelle attività e nel gioco e condivise nella fraternità, nel servizio e insieme alle proprie famiglie nella festa finale organizzata nell’ultima sera. Un’opportunità per i ragazzi delle scuole medie di vivere un’esperienza formativa importante e preziosa per la loro vita. Il momento conclusivo del camposcuola diocesano ACR è stato vissuto insieme ai genitori dei ragazzi, a cui, prima del campo, era stato chiesto di scrivere una lettera ai propri figli. Un’emozione unica, una condivisione gioiosa di sorrisi e di sguardi, una fraternità vera, autentica e schietta, molto apprezzata dalle famiglie intervenute. Gesti d’amore che si rinnovano di giorno in giorno.

Al convento francescano di Minturno, dove s’è svolto il campo Giovani, probabilmente i corridoi possono ancora parlare perché “osservatori”, tra quelle mura, del lavoro interiore su fragilità e paure fatto da 54 giovani. Essi si sono spesi e messi in gioco, fidandosi di quanto gli veniva loro proposto e  scavando così a fondo dentro di loro con coraggio e spensieratezza. Ad aiutarli, spiritualmente, i due assistenti diocesani don Giacomo Buffolino e don Antonio Macolino. Ha voluto fortemente essere presente per un pomeriggio ed una sera, in entrambi i campi, il vescovo diocesano mons. Giuseppe Mazzafaro. Una presenza molto bella e incoraggiante, segno di una grande attenzione del nostro pastore verso i nostri percorsi associativi.

In entrambi i campi sono stati presenti i 4 vicepresidenti diocesani dei settori dell’ACR e del settore Giovani (Pietro Festa, Giuseppe Cutillo, Grazia Carlo e Marco Lavorgna), sia come desiderio profondo di cooperare insieme in maniera intersettoriale, come ambiti diversi ma congiunti del Consiglio Diocesano, sia come generoso attività d’insieme, messa al servizio soprattutto per i ragazzi che hanno fatto il passaggio dalla terza media al primo superiore.

I campiscuola, forse più di ogni altra forma di cammino, con il lavoro di discernimento e di realizzazione che c’è dietro da parte dei componenti delle Equipe che s’impegnano con responsabilità, ci ricordano che il prezioso tempo speso per gli altri non è mai tempo perso, ma rappresenta una gioia e un dono inestimabile, quello della pienezza della dimensione umana in tutte le sue forme. Tempo per sé, tempo per Dio, tempo per gli altri.