venerdì 29 Marzo 2024 Frode Informatica: portata a termine dalla Polizia Postale di Benevento un articolata indagine conclusasi con il deferimento di quattro persone | infosannionews.it venerdì 29 Marzo 2024
In evidenza

Quarantottenne di Benevento perde la vita in un incidente nel modenese

Si era stabilito da anni, ormai, nel modenese, Angelo Russo, ...

Strega Alberti dona uova di Pasqua a mamme e neonati del FBF

Anche quest'anno la storica azienda Strega Alberti ha voluto regalare con un “Uovo ...

Benevento. Domani raccolta firme pro coltivazione cannavis per uso personale

Vogliamo ribadire l'importanza della giornata di raccolta firme che si ...

Carabinieri. Controlli per Pasqua contro i furti e le truffe agli anziani

In questi giorni prossimi alle festività pasquali, in cui si ...

Mortaruolo a F.I. : “Per me parla il popolo: due volte candidato e due volte eletto”

Mortaruolo a F.I. : Per me parla il popolo: due volte candidato e due volte eletto

“Le ragioni del Sannio”, alle quali la segreteria provinciale Forza ...

Stampa articolo Stampa articolo

Frode Informatica: portata a termine dalla Polizia Postale di Benevento un articolata indagine conclusasi con il deferimento di quattro persone

13/10/2012
By

La Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Benevento al comando del Sostituto Commissario della Polizia di Stato Giovanni DE LUCIA, ha portato a termine nelle ultime ore un’articolata attività d’indagine info-telematica riguardante diversi episodi di “frode informatica”, uno dei fenomeni delinquenziali in più costante aumento in questo periodo, consumati in danno di diversi cittadini sanniti.

Attraverso l’utilizzo di messaggi di posta elettronica fasulli, imitanti grafico e logo dei siti di istituti di credito, ad esempio Poste Italiane, l’utente viene ingannato ed invitato a comunicare i propri dati personali, come numero di conto corrente, numero di carta di credito e codici di identificazione.
Tale artifizio informatico detto “phishing” permette di fatto alle organizzazioni criminali di procurarsi in rete ingiusti profitti.
Nella circostanza, le indagini avevano il preso il via nei mesi scorsi a seguito di alcune denuncie sporte da titolari di carte Postepay che, si erano visti stornare online dalle proprie carte prepagate cifre assai considerevoli, il tutto nell’arco temporale di pochi minuti.
Le connessioni telematiche dalle quali risultavano materialmente effettuate le operazioni fraudolente risultavano associate ad utenze radiomobili intestate a cittadini extracomunitari risultati inesistenti.
Gli uomini della Squadra Criminalità Informatica della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Benevento, dopo aver acquisito ed incrociato più dati telematici, hanno compiutamente verificato che in più casi il denaro sottratto in frode veniva accreditato su alcuni “conti online di moneta elettronica”.
Questi “veri e propri conti bancari virtuale”, attivabili online mediante il semplice invio di un documento d’identità, pertanto facilmente attivabili con documenti falsi, permettono ai fantomatici titolari di accreditarvi “denaro reale” mediante operazioni di bonifico gestite da circuiti bancari internazionali e pertanto difficilmente tracciabili.
Sono stati così deferiti alla locale Autorità Giudiziaria quattro soggetti, P. S. di anni 41 ragusano, P. V. ventitreenne di Trentola Ducenta (CE), P. E. cinquantenne di Casal di Principe (CE), pregiudicata per rapina e reati specifici ed S. F. venticinquenne rumeno, pregiudicato per furto e reati relativi ad indebito utilizzo di carte di credito, da qualche settimana irreperibile presso il proprio indirizzo di residenza italiano.
Le risultanze investigative acquisite nel corso delle indagini hanno permesso di accertare che, le operazioni online fraudolente sono state in molti casi operate dal ragazzo rumeno, particolarmente abile nell’utilizzo del computer ed esperto nelle tecniche di frode informatica mentre gli altri soggetti erano semplicemente incaricati di aprire i conti e riscuotere successivamente il denaro accreditato.
Sono tuttora in corso ulteriori approfondimenti finalizzati ad identificare eventuali complici dei soggetti incriminati che, come certificato dalla documentazione acquisita in collaborazione con Poste Italiane, avevano già racimolato in poche settimane alcune migliaia di euro.

Stampa articolo Stampa articolo