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Conclusa ieri a Ceppaloni l’esperienza formativa sulla danzoterapia

11/04/2022
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Si è conclusa ieri a Ceppaloni l’esperienza formativa sulla danzoterapia di 16 persone provenienti da cinque Paesi europei

Il presidente della coop “Immaginaria” D’Agostino: “Creiamo un sistema di accoglienza forte e produttivo”.

Il sindaco De Blasio: “Ceppaloni comunità aperta all’integrazione e all’aggregazione socio-culturale”


“Certe cose si possono dire con le parole, altre con i movimenti. Ci sono anche dei momenti in cui si rimane senza parole, completamente perduti e disorientati, non si sa più che cosa fare. A questo punto comincia la danza!”. Si è conclusa l’esperienza “Social Arts Hub” presso il Castello di Ceppaloni, che ha permesso per una settimana, a 16 persone provenienti da varie parti d’Italia e d’Europa, di svolgere un corso di formazione residenziale sulle arti performative nell’ambito della cooperazione internazionale per la mobilità europea “Erasmus Plus”.


L’organizzazione è stata curata dalla cooperativa sannita “Immaginaria” operante in Campania, nel Sud Italia e nell’intero continente dal 2012 mediante attività di progettazione sociale artistico-culturale e animazione territoriale. Il corso è stato incentrato sulla danzoterapia, utilizzata come attività terapeutica di riabilitazione e di crescita. I protagonisti della residenza, selezionati in una fase preliminare, sono stati ospitati all’interno di abitazioni del centro storico di Ceppaloni, messe a disposizione da privati cittadini con la collaborazione dell’Amministrazione comunale.

“Siamo molto contenti del risultato raggiunto in questa settimana di residenza e formazione – spiega il presidente della cooperativa “Immaginaria” Claudio D’Agostino – come pure della risposta delle persone, purtroppo non tantissime, che vivono nel centro storico di Ceppaloni. Si è creata curiosità attorno alla nostra iniziativa e ritengo che in funzione di questo interesse che abbiamo raccolto, sia auspicabile costruire, per il futuro, una visione comune tra enti del terzo settore, istituzioni e privati cittadini per cercare di sviluppare un sistema di accoglienza forte e produttivo. Il nostro obiettivo è quello di creare nel tempo, attraverso questa possibilità che ci viene offerta dalla Comunità Europea e dalla cooperazione “Erasmus Plus” che spinge molto verso orizzonti di questo tipo, una comunità educante che favorisca un processo di crescita comunitario e che permetta a realtà delle aree interne come Ceppaloni che hanno un potenziale di sfruttarlo appieno. Cosa ricorderò di quest’esperienza? L’atmosfera magica del Castello Medievale: lavorare all’intero di una maestosa struttura che trasuda arte è semplicemente fantastico. Ringraziamo il sindaco e l’Amministrazione comunale per la disponibilità e la fiducia che hanno riposto nel progetto, a cominciare dall’assessore Tranfa”.

Soddisfatto anche il primo cittadino di Ceppaloni, Ettore De Blasio. “E’ già la seconda residenza promossa dalla Comunità europea che abbiamo l’onore di ospitare nella nostra cittadina nel giro di 7 mesi, e questo non può che rendermi orgoglioso. La scelta degli operatori in ambito social-culturale che ci hanno preferito non è stata casuale, tantomeno indirizzata da qualcuno: ascoltare che Ceppaloni è stata riconfermata dopo Jawo Music Residencies per il potenziale del suo borgo e del suo centro storico, per la magia del castello, e per la capacità di proporre accoglienza per noi rappresenta lo stimolo per perseguire su questa strada. In un momento così delicato per il mondo intero, aprire le porte a chi ha bisogno, senza distinzioni di razza, etnia, nazionalità, ha un significato speciale. Siamo per la politica dei piccoli passi, per i risultati raggiunti mattone su mattone, e mi auguro che in futuro questa collaborazione che si è venuta a creare possa finalmente vedere realizzato l’obiettivo comune di trasformare la nostra piccola realtà in una comunità capace di attrarre, ospitare, lasciarsi contaminare e sostenere forme di integrazione e aggregazione sociale e artistico-culturale. Noi ce la stiamo mettendo tutta e stiamo creando i presupposti, anche se a causa della pandemia la gente ha ancora un po’ di paura”.

I protagonisti del percorso formativo hanno beneficiato degli insegnamenti di trainer altamente specializzati come Enzo Mirone
(attore, regista, video-maker, performer e musicista), Giulia Ciani
(danzatrice professionale presso la Compagnia Xe di Julie Ann Anzillotti) ed Erica Mariano (danzamovimentoterapeuta, danzatrice e performer presso il centro “Ali di Farfalla” di Benevento).

I primi due giorni di lavoro sono stati dedicati al risveglio del corpo ed alla preparazione al successivo approccio alla danzoterapia: esplorazione di differenti livelli di energia strettamente connessi alla qualità del movimento ed al respiro. Poi i successivi sono stati dedicati agli aspetti tecnici e a quelli più creativi del movimento, all’ascolto del proprio corpo e l’ascolto del gruppo, al rispecchiamento, al contatto e al movimento libero come atto creativo. L’ultimo step è stato incentrato sull’approfondimento del legame esistente tra mondo interno e movimento spontaneo, a nuove gestualità e agli antichi suoni e balli del sud Italia.

Diverse anche le attività collaterali svolte nel corso della settimana di lavoro: presso il Centro Servizi di via Roma in Beltiglio c’è stata la videoproiezione del documentario “Dancing with Maria”, mentre l’8 aprile è stato  l’Open Day di “Social Arts Hub” presso il Castello Ceppaloni con la partecipazione della cittadinanza, un momento di condivisione e di restituzione del progetto alla comunità locale.