Torna Pippo Inzaghi nel Sannio alla guida del suo Brescia e per il Benevento è una partita importante per continuare a dare una impronta diversa al suo campionato. Di certo però non è una partita facile ed anche l’ora, 12,30, è un incognita per entrambe le squadre. Caserta ha comunque esortato i suoi a fare una grande gara contro un forte avversario che è stato costruito per vincere il campionato. Non sarà facile ma nei giallorossi c’è la volontà di continuare a fare bene. Inevitabilmente un occhio interessato va ai calciatori, alle loro condizioni e a chi scenderà in campo dal primo minuto. In ripresa le condizioni di Elia che potrebbe scendere in campo. Si candidano anche Brignola, schierato tra le linee a Crotone con lo spostamento di Ionita sulle fascie, Acampora che contro i pitagorici ha fatto bene, lo stesso Calò e Viviani che, essendo di Brescia, può vivere la partita in modo particolare. Bisognerà vedere anche come hanno recuperato dopo la gara infrasettimanale. Avanza la sua candidatura anche Insigne, fuori in quest’ultimo periodo per scelte tecniche, ma che può fare tanto e che può giocare sia come esterno d’attacco che dietro la punta. Da valutare anche l’impiego di Sau o Moncini che hanno caratteristiche diverse. Insomma al momento sono molti i dubbi e le variabili che occupano i pensieri di mister Caserta. Sul fronte infortuni Paleari tornerà dopo la sosta mentre Pastina e Improta dovranno essere valutati ma potrebbero essere convocati anche pr il match contro il Frosinone.
Alla decima giornata, comunque, il mister ha chiarito, non è il momento di fare i bilanci, con tante squadre che ancora non sono uscite fuori. Ad ogni modo Caserta ritiene buono il campionato fatto dai giallorossi fino ad ora e vuole continuare così. E’ comunque questo un campionato diverso rispetto al passato, ha aggiunto il mister, con tante compagini attrezzate per vincere. Mi limito a vedere la crescita della mia squadra, ha aggiunto, e sono contento di ciò che stanno facendo. C’è sicuramente da migliore, ma non posso rimproverare nulla ai ragazzi perché vedo una crescita costante.