
Vittime di usura che non collaborano e smentiscono e finiscono imputati di favoreggiamento, c’è anche questo nella indagine della Procura che ha portato agli arresti di Vincenzo Collarile, 62 anni, Ivano Nizza, 47 anni, Cosimo Parrella, Pasqualino Parrella, 42 anni, Armando Piscopo, 45 anni. Imprenditori sanniti spaventati a tal punto da negare le evidenze o le intercettazioni nel mentre una sola vittima, titolare di un agriturismo con piscina, che ha dovuto cedere, si è fatto coraggio ed ha denunciato il tutto. E’ stato anche minacciato dagli usurai quando gli stessi si sono accorti della denuncia per intimorirlo e farla ritirare.
Le indagini hanno accertato l’attività del gruppo in piedi almeno dal 2013 fino ad oggi con interessi che diventavano ben presto insostenibili per le povere vittime raggiungendo anche il 240%. Fondamentale è stata anche l’attività delle Associazioni antiusura ed antiracket e l’attività della squadra mobile che non ha fatto mai mancare un aiuto psicologico all’imprenditore oggetto anche di gesti ritorsivi con l’incendio dell’autovettura.
E’ questa la punta di tutta un’attività malavitosa che si differenzia rispetto alle altre province solo nella modalità con la quale si avvisano i malcapitati a pagare. Altrove si spara, qui si incendiano le auto, ha detto il Procuratore dott. Policastro !
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