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Pietrelcina, Pesco Sannita e Pago Veiano. Dal 2021 i tre comuni avranno il Dirigente Scolastico titolare come pure il Dsga

10/01/2021
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Istituto Comprensivo “San Pio da Pietrelcina: addio alla reggenza. La soddisfazione di tantissime famiglie: con 500 alunni iscritti si ritornerà all’autonomia degli anni passati.

di Lino Santillo

Per diversi anni l’Istituto Comprensivo “San Pio da Pietrelcina” è stato costretto a ricorrere secondo la normativa di legge del dimensionamento alla reggenza di un Dirigente Scolastico proveniente da un’altra sede di titolarità. Una situazione abnorme e paradossale come tantissimi altri Istituti Scolastici italiani. Il motivo di tale procedura legata alla mancanza di alunni nel numero di 600 per cui è scattata la normativa del sotto- dimensionamento con tutte le conseguenze deleterie e di organizzazione per l’intera comunità scolastica. Ovviamente, in tutta questa situazione davvero surreale la politica e quindi le amministrazioni locali hanno avuto il loro peso. Naturalmente, come dichiarato da molte famiglie pietrelcinesi e anche dei paesi limitrofi, non vi è stato un grande impegno da parte di coloro che dovevano impegnarsi fino allo spasimo, per evitare “emorragie” legate a iscrizione di alunni che hanno preferito Benevento o altre località. Ovviamente, il numero iniziale di 600 è sceso paurosamente per cui si è stati costretti a ricorrere a reggenze nel corso degli anni, senza una presenza del Dirigente Scolastico a tempo pieno. Le conseguenze sono state tantissime per alunni e docenti, malgrado la presenza di un vicario o di rappresentanti vari nel corso degli anni scolastici passati. Finalmente, l’attuale governo si è reso conto di tali anomalie e ha risolto la problematica che ha portato a tantissime proteste in Italia facendo scendere a 500 il numero degli alunni, considerato come minimo per non fare scattare l’annessione di un istituto scolastico ad un altro con la formula della reggenza, quindi perdendo i posti di Dirigente Scolastico e di Dsga (Direttore dei servizi generali e amministrativi). Infatti, è stato approvato un emendamento. Un emendamento alle Legge di Bilancio di fine 2020 riformulata dalla maggioranza, alla vigilia dell’approdo nell’Aula della Camera del testo, in vista del via libera definitivo prima dell’approdo a Palazzo Madama, prevede che “per l’anno scolastico 2021/22, alle istituzioni scolastiche autonome costituite con un numero di alunni inferiore a 500 unità, ridotto fino a 300 per le istituzioni site nelle piccole isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche, non possono essere assegnati dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato”. Solo al di sotto di questi numeri, quindi, scatterà la reggenza. Al di sopra, invece, si manterrà l’autonomia, quindi la presenza del Dirigente Scolastico e del Direttore dei servizi generali e amministrativi. Dopo quasi un decennio, quindi, vengono a cadere  i più restrittivi parametri del dimensionamento, contenenti 100 alunni in più in entrambi i casi: a seguito dei commi 5 e 5 bis dell’art. 19 della legge n. 111/2011, modificati con la legge n. 183/2011, art. 4 comma 69, infatti i tetti stabiliti erano più alti: rispettivamente di 600 alunni, per le scuole collocate in aree non disagiate, e di 400 alunni nelle piccole isole, nei comuni montani e nelle aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche. Andare al di sotto dei nuovi numeri – si legge ancora nell’emendamento approvato il 20 dicembre – è motivo di conferimento “in reggenza a dirigenti scolastici con incarico su altre istituzioni scolastiche autonome”. A questi istituti, inoltre, “non può essere assegnato in via esclusiva un posta da Direttore dei servizi generali e amministrativi (Dsga)”. La disposizione è stata infine finanziata con 13,61 milioni di euro per il 2021 e 27,23 milioni di euro per il 2022. Secondo la maggioranza, il provvedimento comporterà una riduzione delle reggenze, agevolando quindi la gestione delle scuole, proprio grazie al mantenimento del loro capo d’istituto e Dsga. “Abbassando il numero di studenti necessari per avere un proprio dirigente scolastico e un dirigente dei servizi generali e amministrativi, si aumenta l’autonomia scolastica degli istituti italiani”, hanno dichiarato Gabriele Toccafondi e Vito De Filippo, capigruppo di Italia Viva in Commissione Cultura e Affari sociali della Camera. “Questa innovazione, introdotta con un emendamento sottoscritto anche da Italia Viva, riduce il ricorso alla reggenza per entrambe le figure che, soprattutto in questo momento, è molto dannosa sia per la scuola affidata al reggente che per quella di titolarità del reggente. Ciò pone le premesse per una gestione degli istituti più partecipe e vicina alle esigenze dei ragazzi”, hanno concluso i due renziani.

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