L’11 settembre 2009, a poco meno di 6 anni dagli attentati del novembre 2003, il Comune di Airola, allora retto dal sindaco Biagio Supino, organizzò una solenne cerimonia con cui si ridenominavano due luoghi assai significativi della città.
La centralissima Piazza Mercato veniva trasformata in “Piazza Caduti di Nassiryia”, in memoria dei militari e civili italiani periti nell’operazione “Antica Babilonia”, mentre la III Traversa Lavatoio diventava Via Salvo d’Acquisto, in onore dell’eroico vice brigadiere dell’Arma dei Carabinieri che, il 23 settembre 1943, con il sacrificio della propria vita, salvò 22 innocenti dalla fucilazione già ordinata da un reparto delle SS.
Alla solenne cerimonia presero parte, oltre ad autorità civili, militari e religiose del Sannio e della Campania, anche familiari delle vittime dell’attentato di Nassiryia, alcuni membri della famiglia D’Acquisto e la Fanfara del 10° Battaglione Carabinieri “Campania” (dell’evento c’è ancora traccia sul sito web istituzionale dei Carabinieri.
L’iniziativa dell’Amministrazione comunale airolana, incoraggiata dalla società civile e da tutte le parti politiche, non è mai stata completata con la doverosa apposizione delle targhe. Dopo numerose sollecitazioni ad opera del gruppo Facebook “I Love Airola”, fondato da Antonio Ruggiero, professionista e carabiniere in congedo, e dei cittadini di via Salvo d’Acquisto, l’Amministrazione ha provveduto a fornire un palo nella sede stradale. A fissare le targhe, a proprie spese, sono stati gli stessi abitanti dell’arteria stradale.
Nessuna azione, invece, per Piazza Caduti di Nassirya. “Nonostante diverse, prolungate e circostanziate richieste al Comune di Airola, ad oggi non abbiamo avuto alcuna notizia su che fine abbia fatto la lapide commemorativa”, afferma Ruggiero. “Sottolineo il gravissimo danno.
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