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Raffaele Simone(PD): “Covid-19, non fare della scuola terreno divisivo”

18/10/2020
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“Stiamo attenti, in questo tempo drammatico del COVID 19, a non fare, anche della Scuola, un terreno divisivo, mentre c’è paura, sofferenza e impegno a fare bene, nella Comunità Scuola di Docenti e p. ATA, Studenti e Famiglie!  Innanzitutto occorre ascoltare chi con encomiabile responsabilità nella Scuola vive, dirigendola,insegnando, studiando, partecipando alle varie attività,ed  è impegnato/a a garantire, in primo luogo, lo svolgersi, nella sicurezza di tutti, il fare scuola. È indispensabile poi considerare le problematiche condizioni in cui gran parte delle nostre scuole, specialmente nelle zone interne del Mezzogiorno, vivevano già prima della pandemia: edifici inadeguati e spesso insicuri, mobilità territoriale assolutamente non funzionale agli orari scolastici di mattino e pomeriggio, scarso  interesse a promuovere una Scuola di qualità da parte delle Amministrazioni del territorio, unendosi in una rete di Comuni a sostenere la Scuola come Bene Comune prioritario, con un progetto di Poli scolastici  ben strutturati e funzionali ai saperi in una società globale, e, cosa gravissima, l’assenza di un piano di un grande investimento nazionale dedicato alla Scuola (chi non ricorda che ci sono stati anni in cui dal governo centrale si propagandava che ” con la cultura non si mangia” e si “tagliavano” investimenti per la Scuola, la Ricerca e la loro centralità nella società della Conoscenza?!). È cosa preziosa, per il nostro paese Italia e per la nostra Comunità Sannita, che la Scuola Pubblica, con l’impegno professionale, culturale e civile delle sue componenti, ha retto bene finora, nonostante tutto. Ora è certo che la nostra Scuola deve continuare a vivere svolgendo il suo ruolo centrale per le nuove generazioni e per il Paese; ma è altrettanto scontato che dobbiamo adottare una strategia condivisa tra Scuola, famiglie, Comunità territoriali e Governo Regionale e Nazionale che riesca a  ribadire  il compito storico della Scuola e a salvaguardare la vita di tutti gli operatori, a cominciare  dai bambini/bambine e ragazzi/e. Ma non dobbiamo lasciare sola la Scuola! Non possiamo condividere la formula “la Scuola è un luogo sicuro”, come se fosse un corpo separato! Facciamo un gravissimo torto a chi oggi rende, con tanto impegno, sicura la scuola e non chiamiamo alla responsabilità tutte le istanze che debbono rendere sicuri  e funzionali gli spazi di vita, di mobilità, di incontro sociale e di promozione culturale con i quali la Scuola è collegata e di cui è il cuore pulsante. Mi ha molto impressionato, negativamente, che in piena pandemia, nel nostro territorio si sono messe in crisi e commissariate Amministrazioni comunali importanti, indebolendo  l’azione in sicurezza della riapertura delle Scuole!  Non solo, ma nella tornata amministrativa del 20 e 21 Settembre non si è  sentito la doverosa responsabilità istituzionale di porre al centro dei programmi e della comunicazione elettorale la Scuola, in una visione territoriale,nonostante l’emergenza in atto! NON LASCIAMO SOLA LA SCUOLA.  Attiva solidarietà a chi ci vive e opera, da parte di tutti:istituzioni e società civile,con una forte volontà di condivisione nel cammino di uscita insieme da questa brutta pandemia”, conclude Simone.

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