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Ruggiero:”La revoca di Margherita Giordano all’ASI è un paradosso di difficile comprensione. Proporrò un’interrogazione formale”.

La revoca di Margherita Giordano all’ASI è un paradosso di difficile comprensione. Proporrò un’interrogazione formale.

Comunicato stampa del Consigliere Provinciale del Partito Democratico Giuseppe Antonio Ruggiero.

“Solo alcune ore dopo gli scrutini delle elezioni regionali, ed immediatamente si è manifestata la priva azione dal significato assolutamente incomprensibile sottoscritta dal Presidente della Provincia di Benevento. E’ difficile trovare un significato alla velocità con cui si è assunta questa decisione, e certamente diventa difficile credere che le cause possano essere ascritte unicamente ad una bassa frequenza di telefonate fra in due protagonisti della vicenda. Una ripercussione politica per il risultato di Forchia in cui ha vinto il centro destra è un motivo apparentemente poco valido se si pensa che lo stesso Presidente della Provincia è stato eletto nel Centrodestra, traslando successivamente in una sorta di ragionamento di centro sinistra che appartiene unicamente alle peripezie di Clemente Mastella a Palazzo Mosti. Infatti Margherita Giordana era ed è rimasta di centro destra. Non credo che le ragioni siano nell’attività svolta presso il Consorzio ASI di Benevento, altrimenti la revoca sarebbe toccata di diritto al Presidente Barone, non solo per il grosso pasticcio che ha portato le aziende dell’agroalimentare a proporre ricorso contro le sue delibere, quanto per il fatto che lo stesso Barone sostiene una posizione totalmente in contrapposizione a quella assunta dalla stessa Provincia, almeno ufficialmente, sull’iniziativa proposta dalla Greenenergy per la realizzazione di un termovalorizzatore da realizzarsi in zona ASi. E’ evidente che l’azione legale di aziende che temono di subire danni di immagine per un’infrastruttura concepita in modo capestre, per giunta in aree non idonee e che senza l’apporto di rifiuti di natura diversa da quelli da inviare al biodigestore non si reggerebbe economicamente, il tutto accompagnato da atti amministrativi che presentano enormi ed inquietanti vizzi di forma, certamente sarebbe stato un episodio più giustificabile agli occhi dell’opinione pubblica se ad essere revocato fosse stato Luigi Barone. Invece ad essere revocata in pochi minuti è stata Margherita Giordano, con Barone che rimane lì nonostante la sua posizione sia a dir poco imbarazzante e abbia portato addirittura un colosso come la Nestle ad intentare causa al Consorzio ASI per tutelare un proprio investimento di circa 50 milioni di euro. Anche questi sono paradossi della politica Beneventana”