Nella splendida cornice di un palazzo storico, Bosco Lucarelli appartenente alla baronessa Maria Rosaria che emana fascino ed atmosfera di altri tempi, lâartista romana, scultrice di opere di rara bellezza in bronzo e terracotta, narra la propria interioritĂ con i propri ricordi, pensieri e istanti che fuoriescono dai volti che sembrano emergere dalle pagine di libri. Paola Grizi è cresciuta in una famiglia in cui lâarte è tradizione. Il nonno paterno, Piero Grizi, era pittore e scultore, la zia materna Giovanna Ceccaroni Cambi-Voglia, ceramista. Ha coltivato la sua passione per la scultura parallelamente ad altri percorsi di studio e di lavoro (laurea in lettere, giornalismo). Lâargilla è uno dei materiali usati dalla Grizi che riveste per lâartista una funzione importante. âEâ per me un modo per esprimere compiutamente, sinteticamente e iconograficamente il mio mondo interiore e la mia emotivitĂ . Ă anche unâattivitĂ di meditazione e concentrazione, in cui lâelemento tridimensionale e fisico della materia fa la differenza rispetto ad altre arti, favorendo un coinvolgimento globale che va dal cuore alle ditaâ spiega Paola Grizi. Volti eterei emergono dallo sfogliare di pagine di libri che conferiscono allâopera un dinamica eccezionale che con la sua tridimensionalitĂ scava a fondo nellâanimo di chi guarda facendo emergere in ognuno emozioni diverse legate a propri elementi ancestrali ma proiettati in prospettive nuove sempre diverse ma in ogni caso che toccano il cuore ed i sentimenti piĂš reconditi. La mostra organizzata da Fabio e Maria Vittoria Apollonj Ghetti vuole essere anche una occasione di sviluppo sociale ed economico del Sannio cui la mamma di Maria Vittoria, la Baronessa Maria Rosaria Bosco Lucarelli, era profondamente legata e con il quale non ha mai spezzato il cordone ombelicale. Palazzo Bosco Lucarelli negli ultimi mesi sta vivendo, grazie allâopera certosina e competente dei coniugi Apollonj Ghetti, una stagione di elevata cultura ospitando cerimonie per Borse di Studio Universitarie e concerti di Musica classica. Eâ lo scatto in avanti che il territorio sannita aspettava con la speranza che la comunitĂ sappia apprezzarlo e sfruttarlo.
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