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Altrabenevento: non è scomparso il pericolo biodigestore-inceneritore di rifiuti

10/09/2020
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Il sindaco Mastella è contrario alla localizzazione a Ponte Valentino ma non esclude che si possa fare in altro sito del Comune di Benevento. Tacciono i politici del PD. Bisogna fare chiarezza sugli intrecci societari che coinvolgono imprenditori e tecnici locali, un super Prefetto e un Generale dei Carabinieri.

Il progetto per il biodigestore-inceneritore di rifiuti umidi che una società di Torino vuole realizzare a Benevento ha fatto discutere per una settimana ma sembra che le polemiche si sono placate dopo che il sindaco Mastella si è limitato a dichiararsi contrario solamente alla localizzazione del mega impianto nella zona industriale di Ponte Valentino.

Si capisce l’imbarazzo dell’ex Ministro della Giustizia che deve barcamenarsi tra Rummo-Minicozzi e Nestlè che non vogliono il biodigestore-inceneritore vicino ai propri stabilimenti (ma pare che convivono bene con altri puzzolenti impianti di trattamento di rifiuti liquidi) e gli industriali molto trasversali politicamente e considerati soprattutto dal Partito Democratico, alleati mastelliani non solo per interessi di De Luca.

E’ probabile, quindi, che dopo le elezioni regionali del 20 e 21 settembre, ricominceranno le grandi manovre per fare affari con la monnezza.

In effetti, senza un piano provinciale serio per smaltire i rifiuti, il nostro territorio diventa terra di conquista per collocare mega impianti inquinanti che prevedono l’arrivo di centinaia di tonnellate di materiali di ogni tipo dalla intera regione.

E’ necessario, pertanto, pretendere chiarezza sui progetti presentati, il ruolo dei tecnici, degli industriali e dei politici locali.

Un progetto per un impianto di biodigestore e produzione di compost  da collocare nella zona industriale San Giovanni (nel comune di San Nicola Manfredi, vicino San Giorgio del Sannio) è stato presentato il 15 ottobre 2019 dalla società Pantar srl di Taranto.

Il progetto che prevede il trattamento di 60.000 tonnellate all’anno di rifiuti organici (più del doppio di quelli prodotti nel Sannio) è stato firmato dal geologo Massimo Romito, ex direttore dell’ASIA e da agosto 2019 direttore dell’ATO rifiuti, e dall’ing. Fiorenzo De Cicco, anch’egli con esperienze maturate nell’azienda trattamento rifiuti del comune di Benevento.

Dopo la netta contrarietà dell’ASI e delle  amministrazioni comunali della zona, la società proponente ha chiesto un pò di tempo per riflettere ed eventualmente integrare la documentazione.

Intanto, il 28 maggio scorso, un nuovo progetto di Biodigestore-inceneritore per 110.000 tonnellate di rifiuti da realizzare nella zona industriale di Ponte Valentino, nel comune di Benevento, è stato presentato dalla società Energreen di Torino che ha un solo socio, la Greenenergy con capitale sociale di un milione di euro.

Il presidente del Consiglio di Amministratore della holding è Mario Morcone, ex super prefetto, capo di gabinetto del Ministro degli Interni, Marco Minniti del Partito Democratico, candidato sindaco del PD a Napoli, è stato anche Direttore dell’Agenzia per i Beni Confiscati alla mafia e direttore del Consiglio Italiano Migranti, anche con il ministro Angelino Alfano.

Sfumata la possibilità di fare il Ministro degli Interni con il governo Conte bis, Mario Morcone dal 3 febbraio 2020 si occupa di rifiuti guidando la holding Greenenergy , insieme ad un Generale dei carabineri in pensione, Pasquale Gattellaro e l’amministratore unico di Ambiente spa, Bruno Rossi. Le quote di Greenenergy sono in mano alla società SO.F.Invest dei fratelli Bruscino, noti imprenditori campani del settore rifiuti.

Proprio la So.F.Invest è la proprietaria del suolo sul quale dovrebbe sorgere il biodigestore-inceneritore di Ponte Valentino, acquistato a febbraio 2018 dalla società GSM di Mario De Santis, imprenditore beneventano che da tempo si occupa di smaltimento dei rifiuti.

Quindi, l’idea di realizzare a Benevento un mega impianto per smaltire i rifiuti organici proveniente da tre province della Campania è nata almeno due anni fa, agli inizi del 2018, perché se ne parla solo ora?

I rappresentanti di tutti i partiti devono dire adesso, prima delle elezioni regionali, se sono favorevoli o contrari ai progetti per gli impianti da realizzare a Benevento e San Nicola Manfredi, a cominciare dai politici del Partito Democratico che finora non si sono pronunciati.

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