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Di Santo : “Chi ci accusa di dire falsità lo fa in malafede”

03/09/2020
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Riformulo il mio appello al confronto pubblico.

“Ci hanno accusato di dire falsità. Dispiace per loro, e per la loro malafede, ma le tante cose fatte nei dieci anni dall’amministrazione Carofano e di cui stiamo dando evidenza in questi giorni sono vere. Corrispondono alla realtà e sarebbe bastato poco per verificarle. Probabilmente, però, si è preferito insinuare, alimentare dubbi negli elettori, piuttosto che prendere un documento pubblico ed ufficiale come la relazione di fine mandato (quella del 2015 e quella di quest’anno) per riscontrare il tutto. A chi ci accusa di “fare i conti della massaia” solo perché con una “operazione verità” stiamo rendicontando ogni giorno agli elettori telesini l’importante opera di risanamento, di programmazione, di rilancio e di cambiamento avviata e portata a termine in questi anni dopo i debiti e gli sprechi dell’amministrazione D’Occhio-Caporaso, voglio spiegare che per noi è un complimento. I conti della massaia di Telese Città tornano, non come quelli delle gestioni che nel 2009 portarono allo scandalo “Telesia”. In questa campagna elettorale abbiamo tracciato una strada, quella del rispetto, della chiarezza e della trasparenza, non scenderemo al livello delle schermaglie e delle provocazioni. Riformulo, quindi, il mio appello al confronto pubblico. Non lo chiede Nicola Di Santo. Non lo chiede Telese Città. Lo chiedono gli elettori.”

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