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I giorni del leone: completate le riprese a San Marco dei Cavoti

Sono state completate in questi giorni le riprese de “I giorni del Leone”, con la regia di Umberto Rinaldi, cortometraggio interamente girato a San Marco dei Cavoti, nell’ambito dei laboratori curati dal CineFortFestival.

“Quando mi é stato sottoposto questo progetto –dice Umberto Rinaldi- sono rimasto immediatamente colpito dalla vicenda, anche umana, di Sandrino Licari. Per alcuni versi commovente, per altri analitico e comunque sempre lucido e ficcante “50 giorni al bar la Frontiera” é uno spaccato di quello che poteva essere ma non é stato, il racconto di una vicenda che aiuta a comprendere meglio l’animo umano. Sceneggiare e girare il corto é stato come rendere omaggio a Sandrino Licari.”
La storia risale al 1992, anno difficile per la vita politica italiana. “Scavando tra le poche informazioni disponibili –prosegue Rinaldi- e solo dopo lunghe ed estenuanti ricerche, siamo risaliti all’ormai defunto Sadrino Licari. Poche le notizie sul suo conto. In un suo instant book, risalente a quell’epoca, è narrata una vicenda avvincente, un’esperienza unica, un salto oltre l’immaginario. Ciò che mi ha colpito è stato un passo del libro: “ …in quei giorni gli anziani si trasformarono in poderose fiere a guardia della propria storia ed i giovani divennero penne libere ed ansiose di riscrivere il loro futuro.”
Ideatore del corto è Alberto Scarino, della Faraone Produzioni: “L’inizio dell’instant book –dice Scarino- è significativo e rende alla perfezione perché ci siamo lanciati nell’iniziativa: “E tutto prese vita. Con un entusiasmo carico di aspettative, con aspettative che travalicavano i personalismi, con personalismi al servizio del bene ncollettivo, con il bene collettivo che era la ricchezza di tutti e non del singolo. Un anacronistica fusione tra una visione apostolica ed un’interpretazione trotzkista.” Questo é ciò che videro gli occhi di Sandrino Licari. Ció é quanto da lui fu percepito e sentito. Questo é quanto lui tradusse in parole. Un’esperienza che é stata rimossa, cancellata dal tempo, dalla storia, dai libri e dalle menti.” L’idea del mockumentary è quella che è riuscita a coniugare meglio le esigenze narrative e la durata del corto che, per la sua stessa natura, non può andare oltre un certo minutaggio: “Con Umberto Rinaldi –dice Angelo Trotta, anch’egli della Faraone Produzioni- abbiamo svolto un accurato lavoro per rendere agile e veloce la produzione. La storia non è facile da narrare. Per Sandrino quei 50 giorni rappresentarono il senso di una intera vita. Tutto ciò che era avvenuto prima e tutto quanto avvenne dopo furono un corollario. Egli ritenne “quella” la sua esperienza psichedelica”
San Marco dei Cavoti nei giorni delle riprese di “I giorni del Leone” è stato un vero e proprio set a cielo aperto, per i concomitanti laboratori di CinemadaMare: “Quando siamo stati contattati dai responsabili del CineFortFestival –dice Eva de Corso, la coordinatrice produttiva- per valutare la possibilità di dare vita ad un CFF Lab a San Marco non avremmo mai pensato di avere un risposta così entusiastica da parte di tutti coloro che abbiamo interpellato per recitare, per mettere a disposizione le location, per finanziare la produzione. Si è venuta a creare una forma di empatia tale che ci fa ben sperare per la conclusione di questo lavoro, ma soprattutto per la prosecuzione dell’iniziativa.”
La direzione della fotografia è di Giovanni Bocchino, storico partner professionale del regista sannita. Le musiche originali sono di Pellegrino Cirocco, che ha in più occasioni collaborato con Umberto Rinaldi. Il corto è stato realizzato dal CFF_Lab di San Marco dei Cavoti, prodotto da Vocidentro Film e Faraone Produzioni.