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Gargano(PSI) sulla questione del Teatro Romano: “Le nostre rivendicazioni sono fondate”

04/08/2012
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Apprendiamo con soddisfazione che sono stati impiegati 460 mila euro per la manutenzione ed il restauro del Teatro, ma ciò non può cancellare un decennio di abbandono e degrado.

Dopo le dichiarazioni della Dottoressa Tomay, Dirigente della Soprintendenza ai beni culturali per le provincie di Benevento, Avellino, Salerno e Caserta, e della soprintendente Adele Campanelli, a seguito del mio intervento durante la conferenza stampa del PSI di Martedì scorso, mi preme ritornare sull’argomento con alcune precisazioni che sono quantomeno d’obbligo.
Il Partito Socialista Italiano di Benevento, durante la conferenza stampa tenutasi presso la Galleria Commerciale Malies, ha rimarcato una situazione che da svariati anni è salita alla ribalta, purtroppo per noi in senso negativo, per lo stato di completo abbandono e degrado del teatro Romano, situazione che è stata sotto gli occhi di tutti, seppur nel disinteresse generale nessuno abbia sollevato in modo concreto il problema. Tale protesta fra l’altro è stata sollevata anche e soprattutto da comuni cittadini e residenti della zona i quali, forse più degli altri hanno vissuto sulla propria pelle questa situazione. Vogliamo forse mettere la testa sotto la sabbia e far finta di non vedere o non ricordare, quante volte i turisti giunti nella zona hanno dovuto far marcia indietro perché il teatro era chiuso, nello stupore generale? Vogliamo dimenticare forse, quando per una pulizia del Teatro Romano in un recente passato, si organizzarono associazioni, rappresentanti Istituzionali, cittadini, comitati spontanei, al fine di renderlo parzialmente decoroso, il tutto confermato fra l’altro, nella stessa conferenza di presentazione per il ritorno di Ciro, dalla Dottoressa Tomay la quale ha ringraziato pubblicamente tutti coloro chi si sono spesi per tenere pulita l’area? Con grande rammarico, c’è da rilevare invece che la Soprintendenza ha ritenuto eccessivo che un partito promuovesse un’azione per la tutela e la valorizzazione del Teatro Romano e di altri siti di interesse culturale in generale, dimenticando che la stessa Soprintendenza, dovrebbe invece ringraziare che vi sia qualcuno che tenti di porre l’attenzione su una questione così importante, con il solo scopo di aiutarla a preservare al meglio l’immenso patrimonio storico culturale di cui disponiamo.
Che il teatro romano ritorni al suo antico splendore noi tutti ne siamo felici ed orgogliosi. Che nel prossimo futuro sia oggetto di interventi di manutenzione ancor di più ci rende felici. Ma che qualcuno voglia negare che il monumento sia stato per anni trascurato e mal tenuto, appare una difesa ardua ed estrema.

In questo caso non dobbiamo certo rievocare la giornata della “memoria” per ricordare i fatti concreti.
Dopo queste piccole considerazioni la Dottoressa Tomay ritiene ancora che tutto ciò che è stato esposto dal PSI in conferenza stampa, non risponde al vero? Noi siamo portati a credere che lei, estasiata dalla serata abbia dimenticato, come svegliandosi da un brutto sogno, il calvario a cui è stato sottoposto quel luogo storico e culturale tanto invidiato alla nostra città. Se il mio intervento è altresì servito per accendere una discussione che per anni è rimasta inascoltata, ponendo finalmente al centro dell’attenzione il Teatro Romano, quale patrimonio dei beneventani e della nazione, allora ne sono felicemente soddisfatto, vorrà dire che qualcosa si sta finalmente muovendo e che si è finalmente risvegliata dal torpore la bella Dormiente del Sannio! L’intervento che il partito metterà in campo a livello nazionale deve essere apprezzato e condiviso, in quanto non deve esse percepito come una forma di critica mirata, ma come un’azione a sostegno del nostro patrimonio archeologico. C’è necessita di remare tutti nella stessa direzione, non dimenticando che a volte le critiche, quelle costruttive e non pretestuose, servono a stimolare l’interesse generale ed a far crescere un’intera comunità.


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