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Ospedale Rummo 23 milioni per il Programma Straordinario Investimenti

Bilancio più che positivo ha dichiarato Boccalone alla stampa.

Oggi 30 luglio 2012 il direttore generale, Nicola Boccalone, insieme al direttore sanitario, Giampiero Maria Berruti, hanno presentato alla stampa il “Piano Regolatore Aziendale degli interventi strutturali programmati per il periodo 2012/2014”. In esso vengono esplicitati numerosi lavori di ampliamento funzionale e di ristrutturazione dei padiglioni “San Pio” e “Moscati”, che rientrano nella 2° fase del Programma Straordinario Investimenti, all’art.20 legge 11\03\1988, grazie sia ai fondi statali che si aggirano all’incirca sui 21 milioni di euro che ai fondi aziendali sui 2 milioni di euro. Esordisce cosi il direttore generale:” Abbiamo risolto il problema dei problemi, quello che condizionava l’Azienda Ospedaliera da sette, otto anni”. Infatti nel progetto si parla della realizzazione di strutture necessarie per attività mediche libero professionali intra-moenia da allocare nel Padiglione “Rummo”. Sono previsti ben 25 ambulatori con relativi servizi, dieci sale operatorie, 12.600 mq destinati alle degenze, 1100 mq ai servizi, 240 mq alla sperimentazione.
Sebbene così come specificato oggi da Nicola Boccalone “l’azienda ospedaliera sia una vittima del PUC, perché nel documento non c è la possibilità di estendersi, essa può contare comunque su un’efficiente organizzazione come consolidazione interna e proiettare l’azienda ospedaliera all’estero per supportare la domanda sul territorio”. Dopo la questione dell’art.20, affinchè i lavori proseguissero è stata necessaria una profonda opera di interlocuzione con le aziende appaltatrici, che vantano un danno di 5 milioni di euro per l’inerzia dei lavori avviati. Attraverso quindi “un’opera di ritrovato dialogo e di concreta analisi della realtà, – continua Boccalone – sono diminuiti sino alla cifra di 700.000 euro”. “L’estrema negatività del passato – ha aggiunto il direttore generale – rappresenta, oggi, un dato positivo. .
Il Rummo è la prima Azienda Ospedaliera, in Campania, a procedere alla seconda fase delle ristrutturazioni di edilizia sanitaria. .
Nel 2014, potrà guardarsi alla terza ed ultima fase che completerà il percorso che consentirà di rinsaldare la proposta sanitaria con un efficiente collocazione delle unità operative, emergenze più compatte, velocità di intervento e collegamento delle strutture”. Inoltre all’interno dell’Azienda saranno accorpati i reparti dediti alle emergenze e differenziati da quelli operanti su richiesta e non per necessità come nel primo caso, degli utenti. Oltre al progetto Alpi ci sono in programmi lavori di realizzazione degli impianti di climatizzazione del padiglione San Pio per i piani 1°, 2°, 3°, 5° e 6° e parte del 4°; sono state realizzate opere di manutenzione ordinaria e straordinaria al fine di assicurare un sufficiente confort ai pazienti degenti e di adeguare le strutture per attività sanitarie ai requisiti minimi previsti dalla Deliberazione Regionale n. 7301 e lavori di ristrutturazione del Piano Rialzato Pal. Amministrativa Sala Convegni – Area Risorse Economiche. Obiettivo è stato quello di una adeguamento funzionale dell’Area Risorse Economiche , dell’Area Affari Generali e della realizzazione di un’Area Polifunzionale per Convegni, Incontri Scientifici – Congressuali e della Formazione aziendale, sono state realizzate anche due sale, la prima di circa 100 posti e la seconda di 25 posti. La chiusura dei lavori è prevista per dicembre 2012 con una superficie interessata dall’intervento di 760 mq. Il programma continua con lavori di realizzazione della UOC di Riabilitazione e dell’adeguamento alla normativa vigente di Neurochirurgia , incentrando l’attività sulla riabilitazione cognitiva, sull’esercizio terapeutico, alla Gayt Analysis e alla pedana; la chiusura dei lavori è prevista per Maggio 2013 con 1450 mq di superficie interessata. Sono previsti lavori di ristrutturazione di parte del Secondo Piano del Pad. Santa Teresa per la realizzazione della “Bio- Banca”, che nasce dalla collaborazione dell’Azienda ospedaliera ed il Prof Antonio Iavarone che dirige un centro di ricerca presso la Columbia University di New York. All’interno della Bio-Banca sarà possibile congelare e coltivare” pezzi anatomici tumorali”, da essere usati per analisi bioinformatiche e biologiche e tanto altro ancora. L’area interessata è quella del Reparto ex Detenuti gestita dal Ministero Grazie e Giustizia con la fine dei lavori prevista per Febbraio 2013 e aree interessate di circa 220 mq.
Il miglioramento delle aree destinate a Servizi nonché quelle individuate per attività specifica di sperimentazione significano voler avviare percorsi innovativi “per essere presenti nei possibili nuovi scenari – dichiara Boccalone – che legheranno la fase della ricerca al luogo dell’esercizio della pratica sanitaria”. Sarà cosi possibile marcare la differenza tra emergenza ed attività elettive, mediante accorpamento e suddivisione di attività dislocate oggi in diversi ambienti nei Padiglioni, perché lo sviluppo appropriato dell’offerta sanitaria non può non essere accompagnato da una adeguata dislocazione dell’intera struttura aziendale in ambienti lavorativi che assicurino operatività in sicurezza e facilità di accesso da parte dell’utente. “La sanità del Sud – evidenzia per ultimo Boccalone – non ha nulla da invidiare a quella del Nord” e “c’è una totale inversione di rotta – ha spiegato Berruti – e ciò è evidentemente un segnale positivo”.