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Uffici Postali a rischio a Bagnara e Pastene, il Pd si mobilita

28/07/2012
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Poste Italiane ha inviato all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ( AgCom) il piano per la chiusura e la riorganizzazione degli Uffici Postali anti-economici in tutta Italia.

Si tratta di 1.156 sportelli da chiudere con altri 638 da razionalizzare riducendo l’orario e i giorni di chiusura nel rispetto delle norme che disciplinano il servizio minimo, ma che non tengono conto della morfologia territoriale dei due uffici postali ubicati nel territorio Comunale e precisamente quello della frazione Bagnara e di Pastene, anch’essi rientranti nel piano di chiusura. I cittadini, – dice un comunicato stampa del circolo Pd di Sant’Angelo a Cupolo – in particolare gli anziani delle frazioni sopra indicate rischiano di fare dei chilometri con l’auto per recarsi all’ufficio Postale di Sant’Angelo a Cupolo, non potendo peraltro contare sul sostegno dei più giovani ormai sempre più rari , né su un servizio pubblico di trasporto.

Oramai certi servizi locali offerti direttamente al cittadino, in un rapporto diretto tra impiegato pubblico e cittadino, vengono sempre più razionalizzati: cioè ridotti, tolti, eliminati. Questo perché le esigenze e la domanda di servizi cambiano nel tempo. Ma, in primis, si nota, in questo momento che la geografia della scomparsa di uffici pubblici dal territorio, è data dalla priorità di ridurre drasticamente i costi di servizi troppo onerosi.
Dobbiamo essere consapevoli che i comuni, ogni realtà urbana, non potranno avere le generose risorse di una volta intanto i costi dei servizi sono sempre più alti.

Quello che accadrà con la chiusura degli uffici postali di Bagnara e Pastene è molto preoccupante poiché luoghi e strutture geografiche radicati nel DNA di ciascun peculiare paesaggio urbano, con alcune loro funzioni sociali (gli anziani che ritirano direttamente la pensione, senza imposizione di accrediti automatici; la possibilità che essi hanno di recarsi presso l’ufficio postale vicino casa in un luogo comunque familiare dove conoscono l’impiegato, a cui magari chiedere qualche consiglio su come impiegare il l risparmio sembra che debbano scomparire del tutto.

La situazione è insostenibile per questo il locale Partito Democratico chiede alle Istituzioni, di attivarsi su due fronti: da un lato dialogare con Poste Italiane per trovare una soluzione magari offrendo anche la disponibilità a coprire i costi fissi di locazione dell’immobile e dall’altro studiare delle alternative guardandosi attorno e cominciando a confrontarsi con altri soggetti in grado di garantire il servizio.

Il Circolo del Partito Democratico di Sant’Angelo a Cupolo rivolge un appello ai parlamentari affinchè si mobilitino in tutte le sedi opportune, evitando che gli anziani possano ritirare risparmi in segno di protesta , e soprattutto che le frazioni di Bagnara e Pastene siano private di questo servizio fondamentale.

Si invita- si legge ancora nel comunicato – la Direzione Provinciale delle Poste ad aprire un dialogo al fine di trovare una soluzione alternativa alla chiusura dei due sportelli, inoltre viene chiesto il massimo coinvolgimento dell’ Amministrazione Comunale, al fine di trovare soluzioni condivisibili. Nell’approvare il contenuto dell’atto deliberativo del Consiglio Comunale datato 18 luglio 2012 nel quale il Consiglio Comunale di Sant’Angelo a Cupolo si è opposto alla Chiusura del Uffici Postali del territorio e ai processi di riorganizzazione che prevedono soppressioni senza tenere conto delle criticità geografiche, delle difficoltà degli utenti e delle ripercussioni negative sulla qualità delle prestazioni erogate, evidenziando altresì, che è inaccettabile di chiudere gli uffici postali senza un confronto con i Comuni. Un cattivo metodo di lavoro di cui l’Ente Poste dovrà farsi carico di trovare soluzioni che devono garantire a ciascuno cittadino il diritto alla fruibilità e alla continuità del servizio.
“Ingiusto e insensato chiudere gli sportelli di Bagnara e Pastene, due frazioni abitate da molti anziani che usufruiscono di tanti servizi erogati da Poste italiane.

La protesta dell’Amministrazione Comunale deve essere accompagnata da una mobilitazione degli abitanti delle frazioni interessate con una raccolta di firme.
Il locale Circolo del Partito democratico chiede al Sindaco, alla Giunta Comunale di verificare le reali intenzioni delle poste, di attivarsi nelle sedi istituzionali per il mantenimento di un servizio che si pone essenziale e adottare ogni strumento possibile per sensibilizzare la Provincia, la Regione, il Parlamento e i vari livelli di dirigenza di Poste Italiane.
Garantiamo pertanto l’appoggio a qualsiasi iniziativa, istituzionale o meno, finalizzata a contrastare questa decisione, per cercare di mantenere alta l’attenzione sul problema e sosteniamo l’ Amministrazione di Sant’Angelo a Cupolo nella prosecuzione della battaglia su tutti i fronti possibili.

Il presente documento – conclude il circolo Pd – sarà inviato all’Ente Poste, al Prefetto di Benevento, al Presidente della Regione Campania, ai consiglieri Regionali e provinciali del P.D. , all’ A.N.C.I. –Campania e. al Sindaco del Comune di Sant’Angelo a Cupolo e alla stampa locale.

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