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Bocchino : Si alla secessione del Sannio dalla Campania

21/07/2012
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Per la regione Molisannio e la nuova Provincia dei Sanniti.

Luigi Bocchino

Il Governo Monti, sostenuto dal trio Alfano-Bersani-Casini, e votato disciplinatamente dai sei parlamentari sanniti – scrive Luigi Bocchino -, nella seduta del Consiglio dei Ministri del 20/07/2012, in prosieguo del decreto legge n.95/2012, ha sancito la cancellazione della Provincia di Benevento che non rientra nel criterio dei 350.000 abitanti. Al Sannio, trattato peggio delle serve, è stato dato il benservito senza alcun preavviso con buona pace dei nostri parlamentari che, nei giorni scorsi, si erano spesi in lettere e letterine, e naturalmente nelle solite conferenze stampa, ed oggi nelle lacrime di coccodrillo. Non contiamo nulla a Roma – continua l’esponente politico -, men che mai a Napoli: tra l’altro il Governatore Caldoro, che come al solito non ha mosso un dito, era stato facile profeta quando tempo fà ci aveva già consigliato l’accorpamento con Avellino. Se lo avessimo seguito ci saremmo risparmiati l’ennesima figuraggia! Né c’è da aspettarsi rivoluzioni dal consiglio delle autonomie locali, in Campania volutamente nemmeno eletto e comunque nelle mani del “napolicentrismo”, o da iniziative parlamentari di chi lotta solo per la propria ricandidatura alle politiche e certamente non vorrà mettersi contro i padroni dei partiti. D’altro canto il PDL e l’UDC le Province le volevano già abolire, a prescindere dal decreto Monti, mentre il PD tace ma acconsente: sfido a trovare una sola dichiarazione di Bersani a favore della sua Piacenza che scompare così come Benevento. Le Province, per il Governo Monti, oramai non hanno più alcuna prospettiva, prive come sono di funzioni e di deleghe: additate al ludibrio pubblico ed agnello sacrificale di una finta riforma costituzionale che non cancella la spesa pubblica e gli stipendi dei manager e dei pensionati d’oro, a partire dallo stesso Monti. La serie di sconfitte consecutive della nostra classe politica, in primis parlamentare, si allunga: cancellata la Provincia di Benevento, al palo la Telese-Caianello, zoppicante la Fortorina, vuota la diga di Campolattaro, morti l’Ospedale di San Bartolomeo in Galdo e di Cerreto Sannita (in preagonia quello di Sant’Agata dei Goti), chiusa la Banca d’Italia, emigrata altrove la Scuola Allievi Carabinieri a Benevento e la Brigata della Finanza a San Bartolomeo in Galdo, annullato il deposito delle Ferrovie e gli uffici commerciali Telecom, soppressi 2 Tribunali (Airola e Guardia) ed 11 Uffici dei Giudici di Pace, accorpati 14 uffici scolastici, la Scuola di Magistratura a Firenze. E’ L’ORA DELLE SCELTE: “NESSUN PROBLEMA PUO’ ESSERE RISOLTO CONGELANDOLO “ (Winston Churchill).
Presidente Cimitile – conclude Bocchino – non si faccia prendere in giro ancora una volta da questi personaggi politici in cerca di autore: non lo meritano i Sanniti che si sono sempre saputi difendere, e le forche caudine ne sono l’emblema! Rompa gli indugi, convochi ad horas il Consiglio Provinciale e deliberi subito l’indizione del Referendum per l’adesione di Benevento con il Molise per la Regione MOLISANNIO; e la nuova PROVINCIA DEI SANNITI. A questo punto il POPOLO SOVRANO ASSUMERA’ LE SUE DECISIONI PER IL SANNIO CONTRO IL NAPOLICENTRISMO DI IERI; DI OGGI E DI SEMPRE !

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