venerdì 19 Aprile 2024 Costituzione SAD rifiuti a Benevento,l’assessore De Nigris replica a Ruggiero(PD) e Paolucci(FdI) | infosannionews.it venerdì 19 Aprile 2024
Stampa articolo Stampa articolo

Costituzione SAD rifiuti a Benevento,l’assessore De Nigris replica a Ruggiero(PD) e Paolucci(FdI)

23/10/2019
By

“L’ipotesi di rendere il Capoluogo autonomo nella gestione dei rifiuti, attraverso la costituzione del Comune di Benevento in Sub Ambito Distrettuale, non è piaciuta al Vice Sindaco di Foiano Valfortore, Ruggiero del Pd, e a Federico Paolucci portavoce di Fratelli d’Italia. La convergenza (sinistra-destra) mi fa ritenere di essere sulla strada giusta”. – così Luigi De Nigris Assessore Raccolta differenziata e Ciclo dei rifiuti –
“Tuttavia, a parte la battuta, per le riflessioni espresse da Ruggiero penso sia bastevole ricordargli gli esiti dell’Assemblea dei Sindaci tenuta lo scorso 12 luglio presso la Rocca dei Rettori. In quella occasione, alla presenza di una stragrande rappresentanza degli amministratori sanniti, emerse chiaramente come il ciclo dei rifiuti nella nostra provincia, con tutti i suoi riflessi negativi, è un argomento non riferibile ad una colorazione politica o a singole amministrazioni. Enti che tutt’al più possono avere in comune la difficoltà di scegliere e realizzare un’impiantistica in grado di garantire l’autonomia nel ciclo dei rifiuti.
Vi sono poi le riflessioni di Paolucci. Esse offrono almeno la possibilità di aprirsi ad una discussione; di stimolare una risposta che mi auguro possa aggiungere ulteriori elementi per il confronto.
Anche in questo caso occorre partire da una constatazione. E cioè che molti piccoli e medi comuni della Regione Campania, non potendo costituirsi in “automatico”, come consentito ai capoluoghi, hanno da tempo avviato attività propedeutiche per unirsi e chiedere il riconoscimento del proprio SAD (vedi comuni dell’area nolana, quelli della Piana del Sele, Vallo di Diano, etc.). Viene quindi da chiedersi: decine di comuni e centinaia di amministratori con percorsi e sensibilità politiche ed amministrative differenti, che altrove scelgono questa strada, possono anch’essi essere definiti autarchici, politici dell’annuncio, con scarso amore per la propria comunità ed insensibili alle ipotesi di sviluppo territoriale?
Pur non conoscendoli sono certo che a spingerli sia stata principalmente la presa d’atto che sui rifiuti non si può aspettare; che le drammatiche emergenze loro collegate impongono l’assunzione di decisioni coraggiose.
Per decenni lo smaltimento dei rifiuti è stato infatti gestito in modo emergenziale, con una debole convinzione di molti amministratori nell’affrontare ciò che avviene dopo la raccolta. Probabilmente consapevoli che la causa di un’insufficiente dotazione impiantistica rispetto alle esigenze dei territori, è frutto anche di un generalizzato clima ostile verso qualsiasi tipo di nuovo impianto che, per quanto necessario, non appare conveniente sotto l’aspetto del mero calcolo elettorale.
Poiché sono convinto che le responsabilità di un amministratore pubblico devono prescindere da simili calcoli, ho immaginato che la costituzione di un S.A.D. per la Città di Benevento, oltre al raggiungimento di economie, di ottimizzazione della differenziata e in generale del ciclo dei rifiuti o di suoi segmenti funzionali, potrebbe favorire –  ad accertarlo non sarò io, ma un piano di fattibilità –  la realizzazione di un impianto/piattaforma autorizzata dal CO.NA.I. su base comunale (da mettere a disposizione anche dei comuni limitrofi).
L’incremento delle percentuali di raccolta differenziata e la selezione eseguita localmente per la frazione valorizzabile, darebbe un immediato riscontro sulla qualità della raccolta. Gli scarti da smaltire si ridurrebbero notevolmente determinando un drastico calo della spesa, sia abbattendo i costi di conferimento in discarica, sia quelli legati ai trasporti.
In questo quadro, ritengo seriamente ipotizzabile anche l’impiego di lavoratori, da tempo ai margini del circuito produttivo, gestiti di volta in volta come un’emergenza piuttosto che come un patrimonio di competenze”.

 

Tags: ,