venerdì 29 Marzo 2024 Magnifico Visbaal Teatro: presentata la settima edizione | infosannionews.it venerdì 29 Marzo 2024
In evidenza

Strada Provinciale 55, Mauriello e Cormano: Immobilismo dell'Amministrazione comunale di Baselice

“Il sindaco di Baselice, Ferella, dovrebbe preoccuparsi di redigere un ...

Benevento, violazioni urbanistiche in contrada San Vitale: scattano i sequestri

In data 27/03/2024 Ufficiali ed Agenti del Corpo di Polizia ...

Riaprono le Piste ciclopedonali Paesaggi sanniti e Acquafredda di Benevento

Il Lunedì dell’Angelo 1° aprile 2024 riaprono le Piste ciclopedonali “Paesaggi ...

AIR Campania, consegnati altri 16 nuovi pullman

Continua il piano di rinnovo delle flotte aziendali delle società ...

Stampa articolo Stampa articolo

Magnifico Visbaal Teatro: presentata la settima edizione

27/09/2019
By

Annunciata anche una rassegna parallela dedicata alla commedia.

E’ stata presentata stamattina la settima rassegna teatrale organizzata del Magnifico Visbaal Teatro.
Dodici appuntamenti che raccolgono il meglio delle proposte delle moderne drammaturgie alla quale sarà affiancata, dal mese di Gennaio, una rassegna parallela dedicata esclusivamente alla commedia.
E’ stato Peppe Fonzo a dare il via alla conferenza partendo come sempre dalle difficoltà affrontate dal momento dell’alluvione che distrusse lo spazio teatrale a via Cupa Ponticelli.
“Nonostante tutto, abbiamo provato a risalire alla china – ha affermato Fonzo – e siamo riusciti ad avere tanti contatti con compagnie giovani, alcune già pluripremiate dalla critica. Ci siamo confrontati con altre realtà teatrali a livello nazionale e stanno nascendo sinergie che probabilmente mi permetteranno di portare al Visbaal altri due grandi nomi del teatro con i quali sto avendo contatti proprio in questi giorni”.
Una rassegna di teatro Off intendendo l’off non come forma di teatro di nicchia o teatro per falliti.
E’ stato chiaro Peppe Fonzo in questo senso: “Portare teatro Off in città è per noi un grande onore perché ci dà una precisa collocazione e perché ci permette di portare in scena nuovi linguaggi drammaturgici. Non è teatro di nicchia, anzi, la nostra idea è portare il teatro alla gente ed essere sempre più inclusivi”.
“Il teatro Off non è fallimentare – ha concluso Peppe Fonzo – il fallimento è nel pensiero di teatro off che alcuni hanno!”
Un teatro sorto nel cuore della città più antica e proprio ai giovani del rione verrà offerta, presumibilmente da gennaio prossimo, la possibilità di frequentare gratuitamente i laboratori teatrali tenuti da Peppe Fonzo.
Accanto alla rassegna sono al via anche diversi laboratori di Teatro per bambini, ragazzi e adulti e di danza del ventre
Da domani, 28 settembre, telefonando al 3336304056, sarà possibile sottoscrivere gli abbonamenti alla stagione teatrale nei formati small, 5 spettacoli a 50 euro; medium, 8 spettacoli a 80 euro; large, 12 spettacoli a 120 euro.
Il costo del biglietto sarà, come sempre di 1232 euroL’appuntamento è per il 5 ottobre prossimo, alle 21:00, con lo spettacolo Oriente – Intercultural Dance Show a cura di Vladia Villani

Questo il programma:
Sabato 5 ottobre 2019 ore 21
Intercultural Dance Show a cura di Vladia Villani
Uno spettacolo interamente dedicato alla Danza Orientale nelle sue derivazioni più coinvolgenti e meno conosciute. Si esibiranno l’artista di fama internazionale Sandy D’Alì, stile Classico egiziano e Floklore arabo; Ilenia Borrelli, Flamenco arabo e Veronica Aishanti, Danze indiane.
Aprono lo spettacolo le allieve del primo anno di corso della scuola T-dance di Vladia Villani.

Sabato 26 ottobre 2019 ore 21:00
Cento volte sì
Una produzione Magnifico Visbaal Teatro, scritta, diretta e interpretata da Peppe Fonzo con le atmosfere musicali di Vanni Miele.
Lo spettacolo è tratto da una storia realmente accaduta, che l’autore cerca di raccontare in maniera delicata e poetica la brutta storia di un abuso, una storia comune, una delle tante nascoste, taciute e dimenticate.

Sabato 9 novembre 2019 ore 21:00
Teatro Segreto – Rusina
interpretazione, regia, scene e costumi Rossella Pugliese, luci Desideria Angeloni, aiuto regia Alessia Francescangeli, tecnico luci e audio Desideria Angeloni.
Rusina è una drammaturgia in calabrese originale di Rossella Pugliese, che rielabora per la scena una vicenda autobiografica. Una voce monologante introduce la vicenda: nel 2013, a 83 anni, moriva Rusina.
Lo spettacolo è l’occasione per una nonna e sua nipote di scambiarsi di ruolo: tutto passa attraverso lo sguardo di una donna che improvvisamente torna giovane, riprende vigore.

Sabato 23 novembre 2019 ore 21:00
Carbonio
Produzione Taverna Est Teatrodrammaturgia e regia Sara Sole Notarbartolo con Peppe Papa e Fabio Rossi.
Pianerottolo di una palazzina metropolitana.
A qualcuno è stata indotta morte. Arturo e Piero devono uscire da lì. Ne parlano. Cercano di capire, non capiscono, cercano di parlarne ma le parole si rompono, si confondono, perdono sempre più di senso. Tutto perde di senso. Chi sono loro due e in che rapporto sono fra loro e in che rapporto sono con il morto di nome Luca cui è stata indotta morte? La colpevolezza e l’innocenza sono giochi di parole, la sostanza si perde e ogni traccia lasciata può significare tutto e niente. Il DNA, la saliva, i bicchieri di latte, i capelli, ma soprattutto il carbonio, cosa emette carbonio? Carbonio è uno spettacolo pensato per luoghi inusuali, a stretto contatto con il pubblico.

Sabato 7 dicembre 2019 21:00
Pangea
Produzione Magnifico Visbaal Teatro, drammaturgia e regia di Peppe Fonzo, con i migranti dello SPRAR di Pietrelcina, Newton Fusco e Katiuscia Romano.
Sabato 11 gennaio 2020 ore 21:00
Teatro della Maruca: Bollari, “Memorie dallo Jonio”
Sulle coste desolate del Mar Jonio, immersi nel silenzio tra i colori della macchia Mediterranea, è divenuto sempre più raro assistere a quel miracolo che avveniva tra i pescatori e il mare, un fenomeno che veniva indicato con il termine “Bollari”. Una parola antica tradotta nel suono gutturale dei pescatori per annunciare l’avvistamento dei tonni a largo delle coste. Lo spettacolo narra la contesa di mare tra due anziani pescatori e le vicissitudini di quella che fu la “Cecella”, il miglior peschereccio dello Jonio, negli anni del fascismo fino alle porte della seconda guerra mondiale. Tratto da racconti orali di anziani calabresi, “Bollari” è una storia di mare che si chiude sopra il deserto dei valori di un mondo travolto dal regime e dalla guerra.

Sabato 25 gennaio 2020 ore 21:00
Non plus ultras
Spettacolo di Adriano Pantaleo e Gianni Spezzano, con Adriano Pantaleo, drammaturgia e regia Gianni Spezzano, scene Vincenzo Leone, costumi Giovanna Napolitano, luci Giuseppe Di Lorenzo, assistente alla regia Raffaella Nocerino, contributi multimediali e foto di scena Carmine Luino, collaborazione alla drammaturgia Adriano Pantaleo,organizzazione Carla Borrelli
produzione Argot produzioni / Teatro Eliseo / Nest / un ringraziamento a La Corte Ospitale
Qual è il modello di vita degli Ultras? Attraverso un’indagine teatrale durata quattro anni, abbiamo cercato di dare una risposta a questa domanda. Il modello di vita degli Ultras si racchiude in una sola parola: Mentalità.
Dunque, cos’è la Mentalità? È una filosofia di vita basata su delle regole non scritte ma condivise tacitamente da tutti gli Ultras. L’impianto drammaturgico dello spettacolo procede alla scoperta di questo codice etico e comportamentale svelandone i pregi e i limiti.
Ciro cerca di conquistare la dolce Susanna, figlia del temuto capo Ultras Biagio ‘O Mohicano. La sua strategia è semplice: riuscire ad introdursi nel mondo della curva e conquistare la benedizione dal padre della ragazza. Ciro nel tentativo di sedurre resta sedotto, completamente catturato da quella mentalità che sembra dare un senso alla sua vita piatta e monotona che ha sempre detestato. Però. Cosa vuol dire essere un Ultras? Che responsabilità porta? Che legame corre tra lo stato civile e il movimento Ultras? Che costi ha essere un ultras? Non Plus Ultra, ovvero “non più oltre”, la scritta che Ercole incise, sulle colonne omonime, per stabilire il limite al quale l’uomo aveva accesso.
Qual è questo limite? Ciro lo scoprirà, a sue spese.
Sabato 15 febbraio 2020 ore 21:00
Mis(S)take
di e con Fabiana Fazio
Giulietta e Romeo. Per una serie di sventurate coincidenze tutto finisce. L’amore. La vita. Il conflitto, infine. Per una serie di stupidi errori. What a mistake! Tutto va come deve andare perchè sia la tragedia che deve essere. E se non fosse andata così? In che altro modo sarebbe andata? La tragedia è tragedia perchè non può andare altrimenti. Qualsiasi cosa si faccia. Essere in un non luogo a ripetersi sempre la stessa frase. Continuare nelle stesse azioni, lo stesso dire. Perpetuamente. Tornare indietro. Riformulare le domande. Farsi la domanda giusta, se la si trova, provare con altre risposte, magari. Non trovarne. Più. Continuare in eterno. Sempre uguale nel tempo.
MisStake, come mistake: sbaglio. To mistake: scambiare, confondere, travisare, fraintendere
MisStake, come Miss… reginetta, signorina. Come mistress… padrona, signora (del proprio destino?)
MisStake, come miss- take: to miss – mancare il bersaglio, non riuscire, fallire, mancare e sentire la mancanza, non comprendere, perdere, non prendere ma anche però prendere – to take – accettare, portare, portare via, catturare, sopportare. Take come “attenzione!” – take care. Take com smontare, separare – take apart. Take come opinione, punto di vista. Take come registrazione, ripresa. Take come presa. Prendendo la famosa frase della scena del balcone: “Romeo, Romeo, perchè sei tu Romeo…” come incipit e provando a considerarla in tutte le sue declinazioni, partono un serie di riflessioni sull’amore. Quello con la A maiuscola (se davvero ne esiste uno). L’amore impossibile e perciò tanto voluto (“volere è potere, ma potere è volere?”), quello ostinato (“che amore non è, che cos’é?”), quello illusorio, quello ideale, quello sempre sognato (il mio Romeo), quello smarrito, l’amor perduto, nel tempo e nello spazio… (“Romeo, Romeo… perchè sei tu Romeo? …Io non so più come chiamarti per farti tornare, Amore. Mio”)Potremmo anche dire: “dell’impossibilità dell’Amore e di altri demoni” che noi stessi mettiamo e teniamo in piedi.

Sabato 29 febbraio 2020
Clitennestra
Liberamente ispirato a “Clitennestra o del crimine” di Marguerite Yourcenar
VINCITORE PREMIO PARODOS 2014 – TINDARI TEATRO FESTIVAL
Miglior spettacolo e miglior interpretazione regia e interpretazione Paolo Cutuli prod. Compagnia Dracma
Clitennestra uccide suo marito Agamennone al ritorno dalla guerra di Troia. Cos’ha fatto durante i dieci anni d’assenza del suo grande amore? Perché l’ha ucciso con l’aiuto del suo amante? Quale prezzo ha dovuto pagare per il suo sconfinato amore e per il suo efferato delitto? Le parole mai scontate della Yourcenar descrivono con precisione chirurgica non solo i fatti, ma anche le motivazioni che portano la sventurata eroina dai capelli (ormai) grigi ad impugnare il coltello che ucciderà l’unico vero amore della sua vita. L’ispirazione al “monologo” della Yourcenaire dà spunto ad uno spettacolo performativo in cui la regia, asciutta e moderna, con l’avallo scenico e drammaturgico di tre trolley da viaggio restituisce vita ai personaggi narrati in un alternarsi di pantomine e teatro d’attore, restando comunque rigorosamente a servizio del testo. Un testo preciso e spietato. Il pubblico di questo spettacolo diventa la corte che giudica Clitennestra; diventa il popolo di vedove in attesa del ritorno del marito soldato; diventa un campo solitario in cui si nasconde Egisto. Il pubblico respira le invasioni di Clitennestra e Clitennestra respira gli sguardi e ad essi si rivolge come ultima preghiera: per chiarirsi e per chiarire; per prendere una decisione finale
7 marzo 2020 ore 21:00
Le indomabili
Produzione Magnifico Visbaal Teatro, drammaturgia e regia Peppe Fonzo.
Spettacolo in allestimento

Sabato 21 marzo 2020 ore 21:00
AVE
progetto e regia: Eduardo Di Pietro con: Martina Di Leva, Alessandro Errico, Giulia Esposito, Cecilia Lupoli, Monica Palomby
costumi: Federica Del Gaudio elaborazioni musicali: Ivan Guybrush Caso
foto di scena: Mauro Frojo produzione: collettivo lunAzione
Un evento sorprendente e inquietante sconvolge la vita di un paesino campano e soprattutto la vita di Cesare, rinomato parrucchiere della cittadina. Con un sogno ricorrente, una misteriosa figura femminile insiste nel chiedergli un gesto inspiegabile. Per questo Cesare non dorme più. Ciò che può essere frutto dell’immaginazione, assume tra l’altro fattezze angoscianti quando in negozio si verifica una dannosa serie di casualità che paiono rifarsi proprio a quel sogno. La notizia si diffonde in paese sfuggendo progressivamente di mano: tutti assecondano quello che pare un presunto ricatto, ma davvero nessuno sembra si curi del volere di Cesare. Il progetto di messinscena si basa su una suggestione: un comportamento mafioso assurdo oltre la consuetudine. Con il personaggio di Cesare si pone l’uomo in rapporto a un atto comune di violenza e prevaricazione minacciati non da altro essere umano ma, ipoteticamente, da un’entità trascendente, con tutte le paradossali conseguenze che ne derivano: tra queste, un problematico caso di opposizione al sopruso.
Il lavoro di realizzazione è frutto dell’organizzazione e della strutturazione del materiale autoriale elaborato dagli attori attraverso un percorso creativo condiviso. Dalla proposta iniziale di pretesto, si è progressivamente dipanata un’impegnativa serie di problematiche, temi e possibilità intorno alla figura di Cesare e alla società di Santa Maria del Pozzo.

​ Sabato 4 aprile 2020 ore 21:00
Aspettando che spiova – la ventesima replica
“Aspettando che spiova la ventesima replica”, scritto e diretto da Gianluca d’Agostino, con Luigi Credendino e Gianluca d’Agostino.
“Sono due le storie che raccontiamo contemporaneamente: la prima è quella di due uomini molto diversi,e per estrazione sociale e per animo; i quali durante un acquazzone dalle proporzioni bibliche avranno l’occasione forzata di mettersi a confronto e di conseguenza, scontrarsi. La seconda è la storia parallela dei due attori che interpretano questi personaggi. Uno di loro non riesce più a scindere la realtà dalla finzione ed è per questo imprigionato all’interno del suo personaggio.”

Tags: