Una serata diversa quella che si è vissuta ieri sera al “Beach Volley” di Piazza Risorgimento dove l’attenzione, per qualche ora, si è spostata dai giocatori della “pelota” in aria a quelli che la “pelota” la prendono a calci, nel senso buono della parola. E si! Perchè ieri sera tutta Piazza Risorgimento fremeva per i propri beniamini, i calciatori del Benevento Calcio, alla loro prima uscita, di presentazione della nuova stagione agonistica 2012/13.
Un Parterre de rois con una madrina d’eccezione, l’attrice Cecilia Capriotti ed un frase di Jorge Luis Borges ad accompagnare i video iniziali “Ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa per strada, lì ricomincia la storia del calcio” che ha fatto accapponare la pelle a tutti i presenti.
Si inizia. Riparte l’avventura e riparte, come ogni volta, piena di buoni propositi, speranze, certezze e, perchè no, guasconerie. Signori, questo è il mondo del calcio, che con tutti i suoi difetti e le sue pecche, riesce sempre e comunque a scuotere gli animi ed a muovere folli a volte spropositate. Si parte. Destinazione la Sila, in Calabria, dove si cercherà di mettere a punto le strategie giuste per riuscire a raggiungere un sogno che fino ad oggi ci è sfuggito. Nel momento clou ci hanno risvegliato bruscamente ma adesso, ancora a bocce ferme, lasciateci sognare e, per favore, non svegliateci, ne adesso ne dopo, svegliateci fra un anno giusto quando speriamo, di star qui a presentare la squadra per il prossimo campionato di serie B.
Ritorniamo però a quanto visto ieri sera. Il pubblico giallorosso ha già fatto le prove ed ha invocato i propri beniamini dimostrando di essere già a buon punto con la forma, segno che la preparazione per loro è già iniziata. I cori e le bandiere si sono fuse in un tutt’uno che partiva dal cuore, dal grande cuore giallorosso, dal cuore del gladiatore che pur sconfitto, come si vedeva nel video mandato in onda relativo alla sfortunata gara con il Crotone quando la curva ad inizio partita fu coperta da un’enorme bandiera raffigurante proprio il gladiatore sannita, è ritornato a battere più ardito e forte di prima. E’ la fede. La fede in una bandiera, in una squadra, la fede nel suo Presidente che difficilmente vedrà la fine. E’ come una droga. Ma una droga che non fa male, che ti entra dentro dritto fino al cuore, ma non lo blocca anzi lo fa battere più forte sempre di più davanti ai colori giallorossi.
Una fede che ha coinvolto anche vecchi campioni del passato che non hanno voluto mancare, campioni che hanno scritto un pezzo della storia giallorossa, a volte anche con il sangue, figurativamente parlando, come Salvatore Bertuccelli, Sasà, che con un suo gol infiammò lo stadio del Mare in quel di Lecce regalando la serie C1 al Benevento in una memorabile finale playoff. Ma prima di lui anche Nicola D’Ottavio artefice della galappota che si concluse con la promozione in C2.
“La parola arrendersi non esiste nel mio vocabolario” ha detto Oreste Vigorito. Presidente, vi possiamo assicurare neanche nel nostro, anzi noi abbiamo stracciato tutta la pagina per non commettere errori. Ora voi fate lo stesso e stracciate tutti i nostri avversari perchè il Gladiatore Sannita ha fame e sete, fame di calcio e sete di vittorie.
Trenta i calciatori che sono andati in ritiro in Calabria ma si aspettano novità ancora a breve. Per il momento i colori giallorossi saranno difesi da :
Gori, Mancinelli, Baican, Agostini, D’Anna, Pedrelli, Rinaldi, Siniscalchi, Signorini, Furno, Anaclerio, Zullo, D’Angelo; Cristiani, Montiel, Rajcic, Carotti, De Risio, Kanoutè, Falzarano, Aracri; Altinier, Cipriani, Marchi, Montini, Germinale, Buonaiuto, Caranci, D’Andrea.
Intanto già si pensa alla prima amichevole allo stadio Ciro Vigorito con una squadra di serie A, il Cagliari, il primo Agosto. E’ buon auspicio tutto ciò perciò Presidente, ricordate cosa scrisse Virgilio : ” Vince solo chi è convinto di poterlo fare”. E noi siamo convinti.
Durante la serata c’è stata anche la premiazione delle atlete dell’Accademia Volley che quest’anno hanno conquistato la serie B(2). Altra combinazione ? Ed allora dobbiamo per forza crederci!
Servizio di Giovanni Chiusolo
