Pesco Sannita – Consiglio comunale: Spartico Capocefalo abbandona l’aula consiliare. Capocefalo: “il sindaco non ha gradito le mie richieste di chiarimenti sull’uscita dall’ambito B2”.
di Lino Santillo
Nella mattinata del 30 luglio si è tenuta la seduta del consiglio comunale per discutere tematiche di indubbia valenza inerente la vita amministrativa e dell’intera collettività locale. Fari puntati dunque, su due punti in particolare. Nello specifico, il sindaco Antonio Michele nel testo della convocazione aveva inserito: ambito territoriale “B2” di San Giorgio del Sannio: proroga durata convenzione ex articolo 30 decreto legislativo n. 267 del 2000; come pure ambito territoriale “B2” San Giorgio del Sannio. Approvazione statuto e atto costitutivo per azienda speciale consortile per i servizi alla persona. Dopo che lo stesso primo cittadino aveva illustrato le procedure e le modalità ha preso la parola l’ex sindaco Spartico Capocefalo attuale consigliere di minoranza il quale ha contestato al primo cittadino ogni tematica portata all’attenzione dei presenti. Lo stesso poi, ha abbondonato la seduta in segno di protesta. “Sono stato costretto ad abbandonare la seduta del consiglio comunale – ha dichiarato Spartico Capocefalo – perché chiedevo lumi sull’uscita dall’ambito B2 deliberata all’unanimità in una precedente seduta su richiesta esplicita del gruppo di minoranza. Il sindaco non ha gradito affatto le mie richieste di chiarimento, né ha specificato i motivi per i quali non avevano inviato la delibera in regione, né tantomeno avevano chiesto appuntamento al presidente della regione Vincenzo De Luca per far deliberare l’uscita dall’ambito B2. Per cui, lo stesso primo cittadino mi ha costretto ad abbandonate l’aula consiliare. Nella fattispecie – rimarca l’ex sindaco Capocefalo – avevo chiesto apposita delega per perorare la richiesta di uscita dall’ambito B2. Voglio solo aggiungere che “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”. La distanza culturale è abissale. Tengo inoltre a precisare, che l’attuale primo cittadino fissa le sedute consiliari nella prima mattinata, per cui i consiglieri che lavorano sono costretti a non poter partecipare in quanto impegnati nelle proprie attività lavorative. Questo modo di agire impedisce la partecipazione del pubblico e dei consiglieri che lavorano. Infatti, nella seduta di martedì 30 luglio 2019 solamente il sottoscritto era presente tra i banchi dell’opposizione. Senza dubbio una situazione insostenibile e paradossale che non può durare a lungo”.
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