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Acqua inquinata ma potabile Altrabenevento:”nessuna comunicazione ufficiale ai cittadini”

26/07/2019
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Comune di Benevento, Provincia, Arpac, ASL e Regione confermano gli inquinati nell’acqua ma rimangono aperti i pozzi per la parte bassa della città. Il Prefetto non interviene per garantire informazioni precise ai cittadini. Il PD che cosa ascolta ? Cosa pensano i portavoce del M5S?
Si sono riuniti ieri con il Prefetto i rappresentanti del Comune di Benevento, della Provincia, della GESESA, dell’ARPAC, della ASL e dei servizi Ecologia e Acquedotti della Regione Campania per decidere cosa fare dopo l’accertato aumento di tetracloroetilene nell’acqua servita agli abitanti dei rioni Libertà, Ferrovia e Centro storico.
I convenuti si sono scambiati reciproci complimenti per il lavoro svolto che ha consentito di accertare la grave contaminazione che per diversi mesi proprio loro hanno negato recitando il “tutt’apposto” e accusando Altrabenevento di “procurato allarme”. Adesso sono tutti impegnati a dare la caccia al presunto autore dell’inquinamento, cominciato 20 anni fa, ma intanto, nonostante la gravità della situazione, Enti ed autorità varie hanno deciso che i pozzi devono rimanere aperti perché l’acqua contaminata servita agli abitanti della parte bassa della città, si può considerare ancora potabile. Nessuno però si assume la responsabilità di attestare che il bio accumulo di tali inquinanti non produce danni alla salute, soprattutto di anziani e bambini.
Nessun comunicato è stato emesso per informare correttamente e ufficialmente i cittadini e di tanto non si duole neppure il Prefetto che pure dovrebbe richiamare i rappresentanti istituzionali al dovere della massima trasparenza, soprattutto sulla qualità e la fornitura di acqua, bene indispensabile per la vita.
Quindi bisogna rincorrere le contraddittorie indiscrezioni di stampa dalle quali risulta che nessuno dei presenti all’incontro, tantomeno la direttrice dell’ARPAC, Elina Barricella, ha smentito la presenza di Bromodiclorometano nella falda che alimenta i pozzi già inquinati da Tetracloroetilene e Triclorometano, per valori di 0,37 microgrammi/litro quindi molto superiori alla Soglia di Contaminazione di 0,17 microgrammi/litro.
Sempre da indiscrezioni di stampa si conferma che la Regione fornisce alla città di Benevento circa 70 litri in più di acqua buona del Biferno ma nessuno spiega come e dove viene utilizzata. Apprendiamo, infine, che il geometra Ciro Pesacane del servizio acquedotto della Regione Campania, dopo aver assicurato insieme al sindaco Mastella che la crisi dei pozzi inquinati di Benevento si sarebbe risolta a settembre con la fornitura di acqua dai pozzi di San Salvatore Telesino, adesso comunica che bisogna attendere i lavori per la fornitura dalla diga di Campolattaro. Cioè ventanni, forse!
E’ ovvio il silenzio, colpevole, dei consiglieri di maggioranza, ma sarebbe interessante sapere cosa ne pensano di tutta quest’assurda situazione i dirigenti del Partito Democratico, formalmente all’opposizione a Benevento ma al Governo della Regione Campania. Qualche mese fa assicurarono di “essersi posti in ascolto” ma non hanno spiegato di chi.
E sarebbe necessario sapere anche cosa fanno i parlamentari, i portavoce e gli attivisti del Movimento 5 Stelle”.
Il presidente, Gabriele Corona

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