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Altrabenevento: “Pozzi contaminati, cerino acceso e l’artata confusione del PD”

06/06/2019
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Di seguito la nota stampa a firma si Sandra Sandrucci per Altrabenevento che dice la sua in merito alla riunione di ieri presso la sede del PD sulla questione acqua e Pozzi contaminati:

“Due dirigenti comunali, uno prestato alla Provincia, si rimbalzano le competenze per la caccia al responsabile dell’inquinamento da tetracloroetilene ma i pozzi contaminati rimangono aperti. Il PD che non ha il coraggio di pronunciarsi per evidenti contraddizioni interne, organizza riunioni per alimentare confusione”.

“L’Amministrazione comunale di Benevento ha comunicato che dopo sette mesi dalle segnalazioni di Altrabenevento sulla presenza di Tetracloroetilene nei pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni, sono cominciati i lavori per ulteriori accertamenti.

La ditta incaricata scaverà sei pozzi di piccolo diametro a Pezzapiana e Campo Mazzoni  per prelevare ed analizzare l’acqua di falda. Questo tipo di accertamento è stato ipotizzato a febbraio quando l’ARPAC aveva comunicato di aver trovato nell’acqua dei pozzi valori di tetracloroetilene vicino al limite di contaminazione. Da allora, però, l’ARPAC e anche il laboratorio privato della GESESA hanno trovato più volte in tutti i pozzi analizzati distanti tra loro almeno 500 metri, concentrazioni del pericoloso inquinante ben oltre la Soglia di Contaminazione (Tabella 2, Allegato 5- parte IV del Decreto Legistativo 152 del 2006).

E’ certo, quindi che l’inquinamento è esteso e riguarda l’acqua profonda. Se proprio fossero stati necessari ulteriori accertamenti sulla contaminazione della falda, sarebbe bastato prelevare campioni dai 23 pozzi privati (compreso quelli di tre industrie alimentari) che si trovano a Pezzapiana e al rione Ferrovia e pescano alla stessa profondità.

Perchè questi accertamenti non sono stati fatti?

Intanto i pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni sono ancora utilizzati per fornire acqua alle abitazioni, alle attività commerciali e ai luoghi di cura a differenza di quelli industriali di Ponte Valentino che sono stati chiusi per cautela a difesa della salute pubblica perchè anche in quel caso era stato verificato il superamento della Soglia di Contaminazione di alcuni inquinanti.

Invece per i pozzi di Pezzapiana e Campo Mazzoni la Provincia non ha emesso ordinanze per la chiusura ai sensi dell’art. 240 lettere m) e t) del Testo unico ambientale (cautela a difesa della salute pubblica) e neppure li ha chiusi perchè privi delle Concessioni per l’emungimento.

La Provincia si è limitata ad avviare le procedure per l’identificazione del soggetto responsabile dell’inquinamento. Ha risposto il Comune lamentando l’incongruenza della notifica perché l’Ente è proprietario dei pozzi ma non responsabile dell’inquinamento.

E’ davvero significativo che l’atto della Provincia sia firmato dal Dirigente Tecnico da poco nominato, l’ing. Maurizio Perlingieri che è anche dirigente del settore Opere Pubbliche del Comune di Benevento, Ente che risponde con la lettera risentita del dottore Andrea Lanzalone, dirigente del settore Ambiente.

E mentre gli enti e le autorità competenti si continuano da mesi a scambiare lettere e responsabilità, l’acqua viene ancora servita alla parte bassa della città e il Partito Democratico, che non se la sente di esprimere una posizione sulla gestione della crisi da parte di ACEA-GESESA, organizza riunioni che creano altra confusione strumentale”.

Anche il presente comunicato viene inviato al Procuratore della Repubblica.

Per altrabenevento- Sandra Sandrucci

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